Capitolo 31

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Così Mei, Franky, Zoro, Usopp e Robin si misero in marcia verso la Capitale. Arrivare alla Città dei Fiori fu abbastanza semplice, gli abiti che Kin'emon aveva dato a loro li avevano mimetizzati con il resto dei paesani e nessuno attirò sguardi indiscreti. Mei aveva indossato un caschetto color nocciola che le incorniciava il viso e le mascherava ancora di più il volto. A differenza di tutti gli altri, il suo volto era appeso sui manifesti dei ricercati di Wano e proprio per questo non sarebbe stato prudente per lei dare troppo nell'occhio o ritornare a fare la geisha.

Una volta arrivati alla Capitale, per Mei fu abbastanza semplice aiutare gli altri a trovare un impiego. Per prima cosa Mei condusse Franky dal falegname Minatomo, l'uomo che in passato aveva costruito la fortezza di Kaido e, proprio per questa ragione, aveva fatto sospettare a Kin'emon che lui potesse ancora avere i progetti della fortezza di Kaido. Far introdurre Franky nel gruppo di falegnami di Minatomo fu un gioco da ragazzi per due motivi: l'abilità manuale di Franky era così notevole che Minatomo riconobbe subito il suo valore, e in secondo luogo perché cercava da tempo personale per lavorare e lui capitava letteralmente a fagiolo.

"Ehh? Vuoi esibirti al banchetto dello Shogun?" esordì la maestra. La donna anziana, con i capelli pettinati in uno shimada, fissava le due donne seduta su un piccolo cuscino rotondo.

"Sì, Umi-san," intervenne Mei, facendo un piccolo inchino riverenziale, "O-Robi è davvero brava a ballare, anche se ha iniziato da poco, ha bisogno di una maestra che possa insegnarle in maniera impeccabile l'arte praticata dalle geishe. So che lei è la più brava della città, non posso che consigliare a questa splendida donna una maestra formidabile come lei."

La scelta che aveva optato Mei per Robin era stata molto particolare. Dato che nelle okiya* venivano affidate bambine in tenera età, trovare qualcuno disposto a finanziare una geisha sconosciuta e con poca esperienza era davvero difficile. Mei conosceva bene Umi, dato che aveva fatto da bambina diverse lezioni con la donna per imparare a danzare, sapeva che era severa ma solidale, che avrebbe accolto Robin con lei per aiutarla a realizzare "il suo desiderio". Quella non era proprio una okiya, ma Robin avrebbe ripagato le lezioni aiutando Umi in quello di cui aveva più bisogno, inoltre i piccoli guadagni che Robin avrebbe avuto dalle serate, prima di andare dallo Shogun, sarebbero serviti per "pagare le lezioni di Umi". Insomma, Umi avrebbe dovuto fare davvero molto per insegnare a Robin tutto quello che Mei non era riuscita a insegnarle a causa del poco tempo, ma sarebbe stata anche ripagata in seguito. In sostanza, Mei aveva cercato di trovare la soluzione migliore per quello che sarebbe stato un tempo limitato.

L'anziana signora gongolò un po' a tutti quei complimenti, poi si ricompose e infine disse: "Il banchetto dello Shogun sarà a breve, non sarà facile istruirla a dovere per farla chiamare direttamente da lui."

Robin eseguì lo stesso inchino che aveva visto fare a Mei. "La prego, mi aiuti a realizzare il mio desiderio," chiese lei con risolutezza.

Umi sbuffò, poi scrollò le spalle con disinvoltura. "E va bene, ti aiuterò," acconsentì la donna.

Così Mei uscì dalla piccola struttura di legno dal tetto viola e si diresse vicino ad Usopp, quest'ultimo era stato ad aspettarla fuori per tutto il tempo. Lo sguardò contento di Mei fece capire al cecchino che l'impresa era riuscita e che ora mancavano solo loro due.

"Sei sicuro di non volere una mano?" chiese Mei piegando la testa di lato.

Usopp mostrò un pollice all'insù, si toccò la lunga e bianca barba finta che aveva deciso di utilizzare per mascherarsi, poi parlò: "Ho già in mente qualcosa, Mei, stai tranquilla che nessuno mi scoprirà," la rassicurò lui prima di mischiarsi nella folla di persone.

Mei ridacchio divertita. Di una cosa era certa: Usopp sicuramente avrebbe cercato di non dare troppo nell'occhio per evitare di mettersi nei guai. 

Mei sospirò silenziosamente, poi si voltò a cercare Zoro. "EHHH? Ma dove diavolo è finito???" sbraitò lei sul punto di una crisi isterica. Si era dimenticata del pessimo orientamento di Zoro e l'uomo era solo secondo a Luffy in quanto casino e disordine.

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