Buon Natale (con i pirati Heart)

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Erano arrivati giusto la sera prima su quella piccola e splendida isola invernale nel Nuovo Mondo. Era talmente piccola e coperta di neve da sembrare una piccola pallina di vetro tanto amata e rivenduta dei negozi di souvenir. Era sempre stata un'isola pacifica, quasi isolata dal resto del mondo. C'era così tanta neve che ogni rumore sembrava ovattato, come se il tempo su quel piccolo paradiso bianco scorresse molto più lentamente del normale. Talmente surreale da sembrare...magica.

Bepo aveva trovato quell'isola per caso e Law aveva deciso di trascorrere quel magico periodo dell'anno in un luogo piuttosto speciale. Un luogo dove solo gli Heart potessero andare, un luogo da dedicare interamente alla sua ciurma. Un luogo speciale dove poter condividere un giorno così importante.

Trafalgar Law non era di certo un sentimentale, ma aveva sempre avuto una forte concetto di "famiglia". Senza contare che l'intero equipaggio aveva pregato Law per settimane per festeggiare il Natale su un'isola invernale, dove poter tagliare un albero da portare sulla Polat Tang, dove poter guardare la neve che cade proprio come facevano anni prima nel mare del Nord, dove poter fare un banchetto tutti insieme per celebrare il Natale. E tutto questo per mostrare a Mei come festeggiavano quella festa e rendere il suo primo Natale qualcosa che si sarebbe portata nel cuore per sempre. Perché sì, Mei era di Wano e a Wano non festeggiavano il Natale. Anzi, a dirla tutta, non sapevano proprio cos'era.

Così la Polar Tang divenne un piccolo punto luminoso in un mare blu e freddo come la notte. Luci colorate lungo il manto metallico giallo si alternavano alla neve che cadeva dal cielo, mentre le urla di festa e gioia sul sottomarino rompevano quel silenzio quasi profano.

"Guarda! Shachi ha scattato questa foto dopo la liberazione di Wano. È passato un po' di tempo da quel giorno...puoi attaccarla sul mobile della cabina, proprio dove ci sono le foto degli altri membri della ciurma. Effettivamente mancava la mia, mi sembra il momento migliore per aggiungerla ora!" pigolò Mei, sventolando la foto di fronte a Law con orgoglio.

"Non ho bisogno di una foto per ricordarmi del giorno in cui ho deciso di farti mettere piede sulla Polar Tang," ribatté con un velo di ironia, "dato che è stato anche il giorno in cui hai spaccato la mia lampada scialitica con una folata di vento."

"Coooosa? Tu ricordi il mio ingresso solo per questo? Sei un essere insensibile, Trafalgar Law," iniziò a piagnucolare lei. "Mi sono informata e ho letto che è usanza fare dei regali, non sapevo cosa farti...non ho mai festeggiato il Natale."

E mentre il Capitano degli Heart guardava la sua nakama sbuffare rumorosamente con le guance tutte gonfie per l'irritazione, da dietro la porta della cabina si levarono basse risatine divertite. Law si avvicinò all'ingresso, fece scattare la maniglia e aprì la porta con un movimento fluido. Dietro la porta comparvero quelli che erano i restanti membri della ciurma, un lungo sorriso sornione compariva sui loro volti, mentre gli sguardi di tutti si spostavano in maniera frenetica da Law a sopra lo stipite della porta.

Law guardò in alto, appeso sullo stipite superiore della porta metallica c'era un rametto di vischio. L'uomo sorrise malizioso, dovevano averlo attaccato loro poco prima che lui aprisse la porta. Benché il capitano fosse sempre stato molto riservato a certi tipi di effusioni davanti ai membri della sua ciurma, era innegabile che ormai da tempo tra lui e la signorina Mei era diventato quasi impossibile evitarlo. E questo perché il tempo era passato e quei gesti semplici e un tempo timidi erano diventati quasi la quotidianità, facendo cadere quel sottile muro che avevano eretto intorno a loro.

Mei fissò Law con un sopracciglio alzato, poi seguì lo sguardo del suo capitano fino ad arrivare a guardare il vischio. "Da quando crescono piante sulla Polar Tang?" chiese lei piegando la testa di lato. "L'ho sempre detto che c'è troppa umidità..."

"Non è una pianta qualsiasi, Mei, quello è il vischio," trillò Ikkaku portandosi una mano sulla bocca per ridere sommessamente.

"Perché appendete quella roba sulle porte? Tiene lontano gli spiriti malvagi?" chiese lei pensierosa.

"Sicuramente non tiene lontano le spine nel fianco," intervenne il Chirurgo della Morte, lanciando l'ennesima frecciatina alla sua nakama dal temperamento un po' troppo esuberante. Law aveva ormai perso il conto delle volte che aveva detto a Mei di non andare a disturbarlo mentre leggeva. Ma puntualmente la donna lo aveva ignorato ogni volta.

Mei si rabbuiò di colpo, incrociò le braccia al petto e iniziò a guardare torvo Law. "Che vuoi dire, Captain?"

"Mei-chan, siamo a Natale," iniziò a dire Shachi, "durante questa festa gli innamorati si scambiano il loro amore baciandosi sotto il vischio."

"E....EHHH? G...gli innamorati?"

"Possiamo darti una dimostrazione io e Ikkaku," disse Shachi sornione, voltandosi a guardare nella direzione dell'ingegnere del sottomarino.

"Scordatelo, Shachi," ribatté la riccia guardandolo di sottecchi, alimentando inevitabilmente l'ilarità della ciurma.

Law abbozzò un sorriso, portò una mano sulla guancia arrossata di Mei, poi si avvicinò al suo orecchio: "Non hai bisogno di farmi regali, Mei-ya, voi siete sempre stati il mio regalo."

Mei arrossì di colpo, un piccolo brivido le percorse la spina dorsale nel sentire la voce vellutata del suo capitano a pochi istanti dal suo orecchio. Da tempo era diventata una costanza piacevole nella sua vita, che però non aveva mai perso di provocarle quella scintilla nel cuore esattamente come la prima volta che si erano conosciuti. "Una famiglia..." sussurrò Mei mentre gli occhi si inumidivano.

Mei aveva passato diverso tempo a cercare il regalo perfetto per Law, come anche per gli altri membri della sua ciurma. Era il suo primo Natale con loro e di certo non avrebbe voluto trovarsi impreparata. Ma mai come in quel momento realizzò che il regalo migliore che tutti gli Hearts avessero mai potuto volere era esattamente ciò che già avevano: una famiglia, un luogo dove poter amare ed essere amati qualsiasi cosa fosse accaduta, delle spalle su cui piangere e gioire, una squadra per le avventure, un gruppo di amici. La giovane musicista degli Heart alzò lo sguardo per incontrare gli occhi grigi come una tempesta del suo capitano, fredde labbra si sfiorarono delicate come fiocchi di neve e si sciolsero in un tocco dall'animo gentile e allo stesso tempo ardente.

"Buon Natale, Mei-ya," sussurrò lui a fior di labbra.

"Buon Natale, Law."

E tra le urla emozionate degli altri Hearts, Law si voltò per entrare nella sua cabina e attaccare la fotografia che tanto gelosamente Mei aveva conservato. Uno scatto semplice, in un momento in cui finalmente la sua nakama aveva messo a tacere i demoni del suo passato sull'ultima isola che aveva decretato l'inizio della vita di Mei assieme a Law.

 Uno scatto semplice, in un momento in cui finalmente la sua nakama aveva messo a tacere i demoni del suo passato sull'ultima isola che aveva decretato l'inizio della vita di Mei assieme a Law

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Sono in ritardo di secoli e mi dispiace. So che avrei detto che avrei rallentato le pubblicazioni perché ero arrivata alla fine della mia riserva di capitoli. Lo so. Però questo mese ha fatto un po' schifo per svariati problemi personali e non avevo proprio il morale per fare niente. Non so come sarà il futuro, personalmente cercherò di affrontare ciò che verrà esattamente come ho sempre fatto.

Ho provato a scrivere due righe poiché ispirata da questo disegno che mi ha fatto una cara amica per Natale. E' un disegno fatto su un cartoncino e colorato con gli acquerelli. E' bellissimo e lo adoro, spero possa piacere anche a voi.

Vi auguro un felice Natale <3

ZéphyrosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora