Capitolo 16

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Il rumore secco dell'ultima porta della cella frigorifera decretò la fine della necroscopia di Law. L'uomo si levò con estrema velocità e abilità i guanti e li buttò dentro ad un cestino vicino al lettino delle biopsie. Nel momento stesso in cui i guanti finirono nel cestino, improvvisamente, iniziò a suonare un allarme in tutti gli edifici.

Mei si bloccò di colpo, fissando con sguardo terrorizzato Law, mentre lui si limitò a guardarla serio, come se stesse facendo ruotare gli ingranaggi del suo incredibile cervello per capire come avrebbero dovuto agire da lì a poco.

Il lumacofono di Law iniziò a suonare, così l'uomo fece partire la chiamata con Robin: "Cosa avete combinato?" chiese con una punta di astio.

"Hanno provato a togliere le katane a Zoro, così Luffy si è arrabbiato ed entrambi hanno iniziato a fare...casino," si limitò a dire Robin con estrema calma, mentre strani rumori di sottofondo iniziavano a sentirsi anche oltre il lumacofono della donna.

Il chirurgo sospirò esasperato. Immaginava che la copertura sarebbe saltata, ma non così velocemente. "Cosa sta succedendo?" chiese con la sua solita tonalità di voce bassa.

"È arrivato un certo Eustache Black della sicurezza, sembra aver riconosciuto Luffy e Zoro come pirati," rispose prontamente Robin.

Il dottore si trovò ad annuire piano: "È la manticora che abbiamo visto prima," dichiarò con serietà, "questo è un problema, la sua taglia ammontava a 300.000.000 berry, ma potrebbe essere diventato molto più forte."

"Avete scoperto qualcosa? Siamo stati portati ad una riunione dentro ad una biblioteca, non abbiamo visto molto del laboratorio. Stanno conducendo esperimenti sulla riprogrammazione mentale, ma non sappiamo altro," disse Robin frettolosamente.

"Abbiamo scoperto più cose ma..." Law non fece in tempo a finire la sua frase, poiché Mei si voltò di scatto verso l'uscita dell'obitorio, prima di dire: "Non manca molto prima che ci scoprano, io vado a liberare le persone che abbiamo visto poco fa, tu vai ad aiutare Luffy e Zoro," detto ciò, volò via e sparì dalla stanza senza lasciare il tempo al chirurgo di dire qualsiasi altra cosa.

"Dannazione," soffiò il dottore, "Robin-ya, vai a cercare un mezzo di trasporto che ci permetta di scendere da quest'isola e di portare dietro anche i pazienti che abbiamo trovato qui."

"D'accordo," rispose la donna, che evidentemente aveva capito che quella era la cosa più logica da fare se volevano salvare quelle persone.

Law sospirò con nervosismo. Il loro piano era saltato davvero troppo precocemente, Mei era scappata dal suo controllo senza nemmeno dargli l'opportunità di ribattere, cosa che lo aveva infastidito non poco, e ora avevano alle calcagna persino Eustache Black.


[...]


Mei si ritrovò a correre a perdifiato per andare a salvare le persone rinchiuse in quella dannatissimo posto. Quella situazione le ricordava tanto Punk Hazard, con l'unica eccezione che, almeno a quel giro, non c'era una nuvola velenosa a rincorrerla da tutte le parti.

Il vantaggio di quella situazione era che, benché Luffy, Robin e Zoro si fossero fatti scoprire, lei e Law avevano avuto a che fare solo con Tori e poca gente che li aveva salutati velocemente. Se non avevano ancora trovato i corpi dei cinque scienziati dentro all'ingresso principale, allora c'erano buone probabilità che nessuno l'avrebbe ostacolata più di tanto.

Arrivò al settore C molto velocemente, decidendo di affidarsi solo alla forza e alla velocità delle sue gambe, per evitare di dare nell'occhio con il suo frutto del diavolo. Dentro alle stanze bianche sembravano essere spariti tutti i pazienti, persino gli scienziati e i medici che aveva visto prima erano spariti.

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