Buon compleanno ragazza casinista - [One Shot]

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Oneshot durante l'arco di Wano.



Pochi giorni dopo l'insediamento dei Mugiwara e dei Pirati Heart a Wano, Kin'emon rivelò il giorno del compleanno di Mei. Non perché Kin'emon volesse fare effettivamente qualcosa a riguardo, dato che la ragazza era alla Capitale, quanto perché trovava un po' ironico che il ritorno di Mei a Wano coincideva anche con il suo compleanno.

Law, Shachi, Penguin e Bepo si ritrovarono al palazzo Kuri, luogo che li avrebbe ospitati per diverso tempo e che avrebbero dovuto utilizzare come base operativa per il piano che stavano mettendo in atto.

"È il compleanno della piccola Mei?!" disse Shachi portandosi una mano al mento con fare pensoso.

"Effettivamente non le abbiamo mai chiesto il giorno..." constatò Penguin, ritrovandosi ad annuire assieme al suo compare Shachi.

Bepo rimase a guardarli per un po', abbassò lo sguardo dispiaciuto per fissare un punto indefinito nel terreno, poi parlò: "Non possiamo proprio andare a trovarla?"

"Bepo," lo chiamò Law con serietà, "ti ho detto che non puoi mostrarti in città," lo ammonì lui.

"Aye, Captain," borbottò Bepo senza la sua solita esuberanza.

Il capitano Heart sospirò. Certo, non aveva immaginato che sarebbe potuta succedere una cosa del genere e sapeva bene che Mei non glielo aveva detto apposta. Già sulla Polar Tang aveva dato segni di nervosismo per il ritorno a Wano, ma lungi da lei voler far pesare su di loro ancora di più quella situazione. Alcune volte lei si rinchiudeva un po' troppo in se stessa, nascondeva la sua preoccupazione dietro al suo caos e se stava male preferiva rintanarsi da sola da qualche parte piuttosto che chiedere aiuto. Un po' gli ricordava lui stesso e questo lo coinvolgeva emotivamente più di quello che avrebbe voluto.

"Andrò io alla Capitale dei Fiori," concluse lui estraendo dal kimono nero la vivre card di Mei.

Il trio Heart si guardò un po' dispiaciuto, ma nessuno insistette per andare con lui. Law gli aveva ordinato di rimanere al castello di Oden e di controllare la situazione da quel punto e così loro avrebbero fatto senza replicare. "Falle gli auguri anche da parte nostra," urlarono all'unisono i tre Hearts. Per tutta risposta Law alzò un braccio e mugugnò qualcosa di più simile ad un "certo".



Così Law si incamminò verso la Capitale, indossando i tipici abiti di Wano, tralasciando per quella volta, ma solo per forza maggiori, i suoi bellissimi abiti dedicati a Corazon. Sul capo indossava una sorta di Roningasa, un cappello di paglia che veniva usato a Wano dai viaggiatori, samurai e anche contadini. Il cappello era abbastanza ingombrante, e questo perché sotto doveva contenere anche il capello maculato di Law, mentre sulla parte frontale l'intreccio si allargava leggermente per permettere la vista oltre il cappello.

La cosa buona, se così avessimo voluto chiamarla, era che ai samurai era consentito trasportare la spada e questo permise a Law si portarsi dietro la sua nodachi senza destare troppi sospetti. Il che era un po' assurdo, ma Mei gli aveva detto più e più volte che la gente di Wano era capace di soffermarsi su un dettaglio futile piuttosto che prestare attenzione alle cose più importanti. Ma questa cosa non era da sottovalutare e questo perché Mei gli aveva messo più volte la pulce nell'orecchio riguardo ad una possibile spia. Effettivamente lei era l'unica a vedere quella situazione in maniera più distaccata, come se tutti gli altri non volessero davvero credere che tra di loro si nascondesse un traditore. Law sapeva che la gente di Wano non lo avrebbe mai riconosciuto come "Chirurgo della Morte", ma non poteva dire lo stesso dei sottoposti dello Shogun, o peggio di Kaido.

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