Capitolo 33

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"Cosa diavolo starai combinando?"

Pensò Law emettendo l'ennesimo sospiro irritato. Aveva lasciato Toshiro al suo lavoro, senza nemmeno dilungarsi in parole o spiegazioni. Si era semplicemente voltato e si era allontanato in un luogo lontano da occhi indiscreti, persino dagli occhi innocenti di quell'anziano. Aveva tirato fuori la vivre card e aveva iniziato a seguire la direzione sgusciando tra un'ombra e l'altra delle piccole case colorate della Capitale. Era impossibile capire fin dove si sarebbe spinto per cercarla, ma il foglietto era ancora intatto e perfettamente vibrante, segno che Mei era ancora viva e vegeta. Almeno quella disgraziata si era ricordata di tenere il benedetto foglio madre con sé. O meglio, era quello che stava sperando Law.

A passi lunghi e svelti percorse una stradina dietro l'altra fino ad arrivare a costeggiare un fiume. Lo stesso fiume che aveva visto nella regione precedente e che, secondo la mappa di Kin'emon, divideva tutte le regioni dell'intera isola di Wano. Il foglietto bianco puntava esattamente dall'altra parte della sponda, nella regione che più di tutti differiva dalle altre. Da lontano poteva vedere la bianca e fredda distesa di quella che era una regione invernale. Le stagioni su Wano sembravano dividersi nelle varie regioni, rendendo quell'isola molto variegata a livello climatico.

"Oi," lo chiamò un signore a pochi passi da lui, seduto lungo la riva del fiume con una lenza in mano. "Hai intenzione di andare là?" chiese con un tono di voce piuttosto annoiato.

Law si voltò, con il volto mascherato dal roningasa, verso di lui, rimanendo in silenzio per qualche istante. Il pescatore sbadigliò rumorosamente, poi riprese a parlare: "Il ponte per accedere a Ringo è chiuso oggi, non lo sapevi? Ci sono un sacco di guardie dello Shogun appostate là per bloccare il passaggio. Chissà cosa diavolo stanno combinando..."

Il pirata serrò la mascella per un istante, strinse leggermente la Kikoku nella mano e poi si voltò a fissare Ringo a distanza. Aveva appena avuto la conferma che stava accadendo qualcosa e lo Shogun era coinvolto in quella situazione. Le probabilità che Mei fosse andata là aumentavano di minuto in minuto e Law continuava a non capire il perché del gesto di lei. Il capitano degli Heart si fidava di lei, forse un po' meno del suo lato troppo imprevedibile e irrazionale, ma sapeva che la promessa che gli aveva fatto Mei non era composta solo da parole al vento.

Il pescatore si grattò con nonchalance la nuca, fissando di sbieco la figura dal lungo kimono nero che, silenziosa e immobile come una pietra, fissava Ringo senza degnarlo di una risposta. Alla fine, il pescatore scosse il capo, come a voler cacciare vie le numerose domande che aveva per la testa ma, quando si voltò per fissare Law, il pirata era già scomparso dalla sua vista. Il pirata si ritrovò ben presto teletrasportato dall'altra parte della sponda, infischiandosene bellamente del ponte e dell'acqua. Lui ricordava bene la mappa di Wano, sapeva che nella regione più a sud-est c'era un altro ponte che portava a Ringo, ma il tempo era poco e lui aveva bisogno di chiarire quella situazione il più presto possibile.

I simil-geta di Law atterrarono nella neve fredda, un brivido gli percosse la schiena e allungò il passo per evitare di morire congelato. Tirò fuori la vivre card, che aveva custodito dentro al kimono per evitare che si bagnasse, e il piccolo lembo di carta iniziò a vibrare, finché un angolo si colorò di rosso e iniziò a bruciare. Il pirata deglutì lentamente, fino a qualche minuto prima era intatto e perfettamente bianco, mentre ora aveva iniziato a bruciare. Cosa diavolo stava accadendo a Mei?


[...]


La tempesta di neve imperversava violenta, le poche abitazioni malridotte vennero rase al suolo dalle potenti raffiche di vento. Da lontano il cimitero era completamente avvolto da una tempesta innevata improvvisa, la cui visibilità da fuori era completamente a zero talmente era forte il vento che turbinava. Non sarebbe stato semplice entrare o uscire da quel posto...non se non sapevi teletrasportarti da un punto all'altro, ovviamente.

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