POCHI CONTRO MOLTI

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Il Castello Nero, la fortezza dei Principi, imprendibile per qualsiasi esercito mai esistito sulla terra, ora era sotto assedio. I Rinnegati erano arrivati con cinquemila semidei e cinquanta navi, pronti a conquistare il simbolo del potere dei Vendicatori. Piper McLean in persona guidava l'assalto assieme a Leo Valdez. Avevano circondato il forte, nessuno sarebbe potuto uscire per terra o per mare, nemmeno usando gli incredibili poteri di Hazel. Le armi d'assedio continuavano a cercare di aprire una breccia nelle solide mura, che nonostante le cannonate restavano in piedi, neanche scalfite dai proiettili. I cinquecento difensori bloccavano quella che era l'unica entrata: il ponte d'ingresso. Lì si combatteva, i romani Rinnegati cercavano con un ariete di sfondare la porta, ma i Vendicatori erano furbi. Grazie al potere di Hazel emergevano dalla terra e uccidevano alle spalle i nemici, e i loro arcieri bersagliavano con dardi acuminati chiunque fosse a tiro.

<<Leo, di cosa cazzo sono fatte quelle maledette mura>> sbraitò Piper, in sella al suo pegaso bianco, Cadmo << Pip, penso sia ossidiana, è inutile tentare di distruggerla, secondo le leggende solo alcuni mostri possono farlo>> gli rispose affranto Leo, poi ebbe un'illuminazione<<Fidati di me, PUNTATE TUTTE LE BALISTE VERSO LA PORTA D'INGRESSO, FORZA FORZA!!!>> ordinò il figlio di Efesto e Piper non osò obbiettare. In due minuti tutte le armi d'assedio erano in posizione <<Cosa vuoi fare Leo?>> gli chiese Micheal << Distruggere quella cazzo di porta, abbiamo già perso mille uomini in meno di un giorno>> gli rispose risoluto Leo. Ordinò alle coorti in prima linea di arretrare sulla linea delle falangi oplitiche, e queste eseguirono riparandosi dai dardi nemici con grandi scudi. Una volta in posizione, Leo diede l'ordine di aprire il fuoco: una scarica di dardi, massi e arpioni si abbatté sulla porta blindata, che accusò visibilmente il colpo subito <<RICARICATE, PRESTO PRESTO! POSSIAMO FARCELA!>> urlò a squarciagola, e un boato si levò dalle fila dei rinnegati. Purtroppo per loro la risposta degli assediati non si fece attendere. Anche loro avevano approfittato della ritirata delle coorti per caricare le catapulte, e scagliarono una pioggia di massi contro le linee nemiche, che non avendo il tempo di reagire furono colpite in pieno. Vennero distrutte anche molte macchine d'assedio, fondamentali per i Rinnegati. << Cazzo cazzo, veloci, fuoco!>> ordinò Piper caricando lei stessa una balista dopo aver lanciato un dardo. Questa scarica deformò notevolmente la porta blindate, e la terza raffica di colpi allentò notevolmente i cardini. Prima che una quarta potesse partire, arrivò il contrattacco dei Vendicatori, e un'altra pioggia di massi colpì gli assedianti, distruggendo molte delle loro armi pesanti. << Basta così>> ordinò Piper << Non abbiamo abbastanza macchine per abbattere la porta adesso, ed è quasi notte, non hanno speranze comunque>> continuò << Leo, Micheal, fate portare nuove baliste e catapulte dalle navi, ne abbiamo caricate parecchie per questo motivo>> ordinò e i due si diressero immediatamente verso le navi ancorate di fronte il Castello.

...

<< Forza veloci, curate i feriti e aiutatemi a sistemare questa porta>> ordinava gesticolando Hazel. Il castello era in macerie, macchine distrutte, pietre e dardi ovunque, semidei caduti. La porta aveva resistito grazie ad Hazel, che dopo la seconda scarica aveva evocato dei supporti di pietra e metallo che avevano rinforzato la porta, ma non sarebbe bastato a lungo, dovevano fare qualcosa, e dovevano farlo adesso. << Quanti caduti?>> domando ad Alexander Smith, uno dei suoi sottoufficiali, figlio di Ares << Quarantatré comandante, e dodici feriti, per fortuna non gravi>> gli rispose lui aiutando nel mentre a sistemare la porta <<I Messaggi Iride sono sempre bloccati?>> chiese ancora la figlia di Plutone <<Si signora, Valdez avrà trovato un modo per schermarli>> rispose il ragazzo <<Sa, potremmo provare con i corvi>> continuò lui <<Ti ascolto>> e incrociò le braccia Hazel <<Beh, mandiamo un corvo a Roma, con un po' di magia semidivina arriveranno in un giorno o due, anche se noi non li abbiamo...>> concluse pensieroso << Non abbiamo altre soluzione, appena finisci fai mandare un corvo a Roma, chiedi a Frank di inviare rinforzi al più preso>> decise lei risoluta. Era cresciuta molto in questi anni, diventando meno ingenua rispetto alla piccola ragazzina degli anni Trenta. Era una leader forte e capace, un comandante militare spietato, ma molto amato dalle proprie truppe. Inoltre, era diventata enormemente potete, il suo controllo su rocce e metalli era assoluto, riusciva a evocarne enormi quantità in qualsiasi luogo, se necessario attingendo al centro della terra. Riusciva a entrare in contatto con le anime dei defunti, e stava finalmente imparando a viaggiare nell'ombra grazie gli insegnamenti di suo fratello. E come combattente era fenomenale, a terra era un abile spadaccina, ma in groppa ad Arion, il suo fedele stallone dal manto dorato, poteva sconfiggere intere schiere senza bisogno di aiuto.

<<Comandante Levesque, la porta è stata riparata al meglio, ma abbiamo subito danni ingenti, ci restano pochissime catapulte...>> la informò un soldato <<Va bene, ordina di fare fuoco sul campo dei Rinnegati, mirate alle loro macchine d'assedio>> rispose lei decisa <<ah e un'altra cosa, cerca il sottoufficiale Smith, dì che deve inviare un corvo anche ai principi, al più presto, sono partiti da ormai tre giorni, potrebbero essere più vicini rispetto a Frank>> aggiunse. Il soldato annuì e corse ad eseguire gli ordini.

Dopo pochi minuti, le catapulte erano pronte e cariche, e i semidei rimasti si riunirono nel cortile del castello, attorno al proprio comandante << Soldati, amici >> iniziò Hazel <<Io non sono né il Principe Jackson né il Principe Di Angelo, non posso promettervi che usciremo vittoriosi da questa battaglia, non posso promettervi che quando domattina il sole sorgerà saremo ancora in piedi, a combattere il nemico. Non ho il potere per assicurarvi questo, ma ho il potere di promettervi che combatterò con voi fino al mio ultimi respiro, fino a quando mio padre verrà a reclamare la mia anima>> il discorso era carico di sentimento, e i soldati guardavano meravigliati la loro comandante << Questa notte vinceremo, o moriremo provandoci. Ma anche nel caso in cui venissimo sconfitti, faremo sì che il mare si tinga di rosso per il sangue dei nostri nemici caduti sul campo di battaglia>> un boato si levò tra i soldati << Siete con me Vendicatori?>> chiese <<SISSIGNORA!!!>> urlarono << Non vi ho sentito bene, siete con me?>> chiese ancora lei <<SISSIGNORA!!!>> urlarono ancora più forte<< Bene, andiamo verso l'Elisio amici miei, tutti ai propri posti, cominciare il bombardamento, mirate alle loro armi d'assedio!>> ordinò.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora