RIVELAZIONI

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Seduti intorno a una grande tavola rotonda, Frank, Hazel, Ippolita e i due Principi, discutevano da ore su come uscire da quella situazione di stallo. I Rinnegati erano stati sconfitti, e per adesso non rappresentavano una minaccia, mentre i Fedeli erano più determinati che mai a sterminare i Principi... Il grande salone, ornato da arazzi ricamati e troni dorati, emanava un'aria densa di tensione. Le fiamme danzanti nelle candele gettavano ombre incerte sui volti preoccupati dei presenti.

<<No Hazel, non possiamo affrontare diecimila semidei in campo aperto, sarebbe un suicidio>> sbottò Frank nei confronti della fidanzata, che però continuava<<Non si parla di uno scontro diretto, ma una schermagli temporanea: noi e le legioni teniamo il fronte con l'aiuto dei draghi, mentre Ippolita e Clarisse guidano le Amazzoni nel bosco per accerchiare i Fedeli, privandoli in contemporanea delle baliste, i draghi faranno il resto>> spiegò pratica e decisa la figlia di Plutone mentre illustrava il suo piano su un'antica mappa. Negli anni anche lei era molto cambiata, e la timida ragazzina degli anni Trenta aveva lasciato il posto a un temibile guerriera e impavida comandante, temuta e rispettata sia dai nemici che dai compagni.

Nico teneva le gambe accavallate e si grattava il mento, pensieroso, mentre Percy beveva un bicchiere di vino, come al solito d'altronde<<Potrebbe essere una buona idea...>> ammise Nico<<Ma è molto rischioso, i Fedeli sono ben addestrati e hanno ottimi generali>> constatò. Hazel e Frank sbuffarono all'unisono, sembravano condannati a una sconfitta certa. A quel punto Ippolita prese la parola<<Se non erro vicino Parma c'è una grande pianura, sarebbe perfetta per lo scontro campale>> spiegò avvicinando a sé la cartina<<Allora, seimila semidei contro diecimila, la storia ha visto battaglie più sbilanciate, no? Il problema è non poter usare i draghi, ma forse grazie ai poteri di Hazel, e grazie al territorio...potremmo riuscire>> disse indicando una zona sulla, cartina, e tutti si sporsero per vedere meglio. Solo Percy, restò seduto col capo chino, ma un accenno di sorriso gli rigò il volto<<Qui, c'è un dislivello nel terreno, se Hazel creasse delle barriere naturali a fortificare questa postazione, i draghi potrebbero ripararsi dai dardi e attaccare durante la ricarica>> spiegò con sguardo trionfante. Tutti si guardarono stupiti, effettivamente il piano poteva funzionare, persino Nico annui. 

Percy si concesse una silenziosa risata, poi, con un rapido gesto della mano, fece calare drasticamente la temperatura della sale, gelando l'aria e facendo rabbrividire i presenti. Tutti si guardarono perplessi e spaventati, ma la loro attenzione fu catturata dal Principe, che posò delicatamente il proprio bicchiere ormai vuoto, e finalmente dall'inizio della riunione, degnò i presenti di uno sguardo. Tutti arretrarono e restarono e bocca aperta eccetto Nico, che resto immobile lasciandosi però sfuggire un sorriso. Con passo teatrale, Percy camminò intorno al tavolo, la sua presenza emanava un'aura di potere mentre gli occhi erano completamente blu elettrici, con qualche accenno di verde, ma non irradiavano nessuna sicurezza o nessuna emozione positiva, solo un infinito potere. Si scompigliò i capelli con fare teatrale<<Ippolita, Ippolita, devo dire, che hai avuto una buona idea... oh anche tu Hazel, erano due ottimi piani>> iniziò con voce ironica e tagliente, e la sua aurea di potere si espanse ancora di più, abbassando ulteriormente la temperatura<<Ma vedete, peccate d'ingegno, capacità e follia>> pronunciò l'ultima parola con un tono diverso, come se fosse un qualcosa di divertente. Camminò un po' intorno al tavolo, fermandosi poi accanto a Nico, che era l'unico a non sembrare turbato<<Non ci sarà nessuna grande battaglia, ma solo un grande numero di semidei morti, e i loro corpi preda degli uccelli>> affermò sicuro, con sguardo folle, sembrava fuori di sé. Si avvicinò a una mensola, da cui prese una bottiglia di rum, e si versò il contenuto nel bicchiere, e bevve tutto di un sorso<<Nico, fratello mio, che ne dici? È arrivato il momento che anche loro sappiano?>> domandò all'amico. Nico scosse la testa divertito<<Si, sono curioso di vedere le loro facce>> rispose. Anche lui abbassò qualche secondo il capo, e quando lo rialzò i suoi occhi erano diventati come quelli di Percy, solo di un viola scuro, con sfumature sul nero e sul rosa<<Vedete, i Principi, vogliono diventare re...>> iniziò Nico<<E per farlo, hanno fatto qualcosa, di molto, molto pericoloso>> continuò alzandosi a sua volta. Tutti erano ammutoliti e terrorizzati<<C-cosa avete fatto?>> domandò Frank balbettando<<Oh Frank, non preoccuparti, siete tra le uniche persone in questo mondo che possono dire di non doverci temere...>> gli rispose Percy<<Vedete, abbiamo fatto un patto con il diavolo>> si intromise Nico<<Ma non abbiamo intenzione di pagare il prezzo>> terminò Percy. Ippolita sgomenta disse<<Avete fatto un patto con Tartaro>> e si portò le mani alla bocca per lo stupore. Percy rise e le se avvicinò, e le prese il mento tra le dita<<Bella, intelligente e anche sveglia, mi stupisci Ippolita>> disse con voce calda e provocante. Solo in quel momento la Regina si rese conto di quanto fosse straordinariamente bello, occhi grandi e pieni di vita, labbra sottili e sorriso perfetto, lineamenti morbidi, capelli nerissimi e scompigliati. Si ricompose e, sapendo che, se avesse voluto avere qualche speranza avrebbe dovuto saper fare il gioco del Principe, e non mostrarsi come un'oca in cerca di attenzioni, rispose<<E ancora non ha visto niente, mio Principe>> disse con voce altrettanto provocante. Percy rise e annuì<<Quindi, per concludere>> dissero all'unisono lui e Nico, facendo tornare gli occhi al loro stato naturale<<L'esercito si posizionerà dietro di noi, e i draghi saranno coperti da un'armatura di una nuova lega, fabbricata di recente da Tyson, madreperla e bronzo celeste, per proteggersi dai dardi>> spiegò Nico. Tutti annuirono, la paura era ormai passata, e rimaneva solo una profonda ammirazione verso i due Principi, spietati, brutali, ma anche giusti e onesti. Ippolita senti il proprio cuore perdere un battito, quando il Principe le passò vicino sussurrandole<<Vieni in camera mia tra mezzora, mia Regina>> e diventò paonazza. 

Quando furono usciti tutti, rimase solo Hazel insieme a lei<<Gli piaci, però mi dispiace per te, il suo cuore non potrà mai essere tuo...>> disse affranta, d'altronde era la migliore amica di Percy, e sperava che potesse trovare una persona da amare, ma sapeva anche che ciò non era possibile, non più. Ippolita sbuffò<<Ho sentito molte storie su di lui, ma pensavo che fossero solo leggende, invece...>> disse<<Hazel, la storia sul tradimento è vera?>> domandò infine. La figlia di Plutone aspettò un po' prima di rispondere<<Ti basta questo Ippolita, il cuore di Percy da quel giorno ha smesso di amare>> rispose infine, e, dopo averla salutata, si congedò.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora