SANGUE E POTERE

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Una carica, una corsa, un ultimo urlo...

I due eserciti finalmente si scontrarono, e rapidamente la terra venne coperta da cadaveri e sangue. Percy aveva perso di vista Nico appena lo scontro era iniziato, ma non era per nulla preoccupato, era impegnato a sterminare chiunque fosse così coraggioso, o pazzo, da affrontarlo. Già sei semidei, molto giovani, gli si erano parati davanti. Speravano che uccidendo lui avrebbero messo fine alla guerra, e volevano avere l'onore di aver sconfitto il grande Perseus Jackson...poveri illusi. Il Principe non dovette nemmeno impegnarsi, per quanto fosse in inferiorità numerica, li sbaragliò con un singolo attacco. Gli venne davanti un altro guerriero, decisamente più alto e robusto di lui. Non indossava nessun elmo, il volto era bello ma pieno di vistose cicatrici, indossava un'armatura greca, ammaccata e sporca di sangue. <<Non sei di quest'epoca, vero?>> gli domando Percy senza perder tempo, puntando Vortice ancora grondante di sangue verso il nemico. Il guerriero si avvicinò<<Io sono Diomede, Principe Jackson>> aggiunse secco, con voce ferma e sicura. Percy rimase colpito, ma fu lieto di poter fronteggiare un eroe del calibro di Diomede. Chinò il capo in segno di rispetto, e senza aggiungere altro si preparò al combattimento. Diomede scagliò la propria lancia con una potenza impressionante, e Percy, che non aveva uno scudo, dovette crearne uno d'acqua per salvarsi. Fu il suo turno di attaccare, creò intorno a sé un ciclone e caricò il rivale. Diomede non si lasciò intimidire e parò ogni attacco, contrattaccando e mettendo in difficoltà il semidio, che in più di un'occasione riuscì a salvarsi solo grazie al proprio ciclone, che deviava leggermente i colpi dell'avversario. Si allontanarono l'uno dall'altro, e in questo frangente un Fedele tentò di colpire Percy, che senza sforzo parò il suo attacco e con un sol colpo lo decapitò, poi caricò nuovamente Diomede. L'eroe fu costretto ad arretrare sotto i colpi furiosi del Principe, ma con una finta riuscì a schivare un fendente e a colpirlo al basso ventre col taglio della lama. A Percy mancò il fiato, si toccò la ferita e vide la propria mano piena di sangue. Si voltò nuovamente verso il proprio avversario, con sguardo sofferente. Non poteva combattere Diomede in queste condizioni, ma non poteva fuggire. Attirò a sé una sorgente d'acqua dal terreno e si bagnò completamente, restando sotto il getto per alcuni secondi. La ferita era già completamente guarita quando Diomede capì: urlò rabbioso e caricò il Principe, che distratto fu colpito in faccia dallo scudo del greco. Venne colpito con tale potenza che stordito non riuscì a controbattere alla serie di fendenti di Diomede, e fu costretto ad arretrare goffamente. Atterrò sulla schiena, e Diomede stava già calando la spada su di lui, ma il Principe con un incredibile scattò riuscì a rialzarsi di colpo, colpendo in pieno petto con un calcio Diomede. L'antico eroe si voltò rabbioso verso il giovane semidio, ma quando incontrò gli occhi del principe le membra gli si sciolsero per la paura. Gli occhi erano blu elettrici, lo sguardo folle e assassino. Il Principe percepì la paura del rivale<<Ahahah Diomede, non dirmi che hai paura?>> lo schernì. L'acheo in risposta lo caricò violentemente, ma Percy ora era troppo potente... dopo una breve serie di colpi, i due si ritrovarono lama contro lama. Diomede sperava di sopraffare Percy fisicamente, ma il semidio seppur più esile di lui era sempre infinitamente più forte. Con una spinta decisa sbilanciò Diomede, che non riuscì a parare efficacemente i fendenti e le stoccate di Percy. Il Principe ferì l'acheo al braccio sinistro impedendogli di tenere alto lo scudo. A quel punto Diomede tentò un colpo di taglio, ma Percy roteò rapidamente su sé stesso schivando senza problemi, e poté colpire Diomede alla schiena. Il greco imprecò per il dolore, ma tentò disperatamente di reagire, colpendo con una gomitata lo stomaco del Principe, che accusò senza problemi il colpo. Diomede si lanciò goffamente all'attacco, ma Percy era troppo veloce. In un baleno, Diomede era disarmato in ginocchio, ai piedi del Principe<<Ultime parole?>> chiese Percy serio<<Ci vediamo nel Tartaro, ragazzo>> rispose Diomede sorridendo. A quel punto Percy lo trafisse al cuore, lasciando morire il grande Diomede in una pozza di sangue.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora