SENTIMENTI

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Nico volava verso il passo da qualche ora, pregando di arrivare in tempo per salvare Percy e Valiryon. Grazie al loro legame riusciva a percepire che stavano perdendo le forze. Doveva fare presto.

Anax ruggì violentemente, tentando di richiamare il proprio compagno Valiryon, senza però udire alcuna risposta. In sella Nico scrutava preoccupato la foresta sottostante, cercando segni della presenza di Percy, ma sembrava che il Principe e il suo drago non fossero mai passati di lì. Sbuffò sonoramente prima di sussurrare al suo drago, che piangeva triste <<Non preoccuparti bello, li troveremo>> e lo accarezzò sul collo. Nico cercò di concentrarsi, doveva trovare Percy e doveva farlo subito. Cercò di sfruttare il loro legame, ma non riusciva a percepire più niente. Sentì d'un tratto delle potenti grida provenire da qualche parte nel bosco, molto lontana probabilmente. Nico spronò Anax a lanciarsi verso la fonte di quel suono, magari avrebbero trovato Percy sperò il Principe. Dopo pochi minuti, Nico si accorse che la terra sotto di loro si stava squartando, e numerose voragini inghiottivano alberi, mostri e animali, e a quel punto non ebbe più nessun dubbio: Percy era lì vicino. <<Anax veloce!>> e il drago si diresse ruggendo verso l'epicentro del terremoto, vomitando fiamme rosse e arancioni nella nera notte. Ci misero poco tempo a raggiungere la zona dalla quale era partito il terremoto, ma ancora di Valiryon e Percy nessuna traccia. Nico stava per arrendersi, ma notò tra gli alberi decine di mostri che accorrevano verso un'unica direzione: enormi ciclopi, dracene ed empuse, figli della terra e lupi giganti, tutti si dirigevano nello stesso posto. Il Principe decise di seguirli per capire cosa fosse successo. Dopo nemmeno un minuto li vide: in una radura giaceva a terra sanguinante l'enorme Valiryon, e appoggiato a lui c'era Percy, non sembrava essere ferito, ma stava comunque morendo, Nico riusciva a sentirlo. <<Anax, bruciali tutti!>> e la bestia si lanciò in picchiata vomitando fiamme sui mostri che si avvicinavano ai due morenti. In quel momento Nico vide Percy chiudere definitivamente gli occhi. Ordinò al drago di atterrare e smontò dalla sella, mentre senza problemi Anax bruciava e azzannava qualsiasi mostro osasse avvicinarsi. Si accasciò su di lui, prendendogli il volto tra le mani <<Cazzo Percy apri gli occhi!>> urlava mentre schiaffeggiava l'amico che ancora teneva gli occhi chiusi. Dopo qualche tentativo il semidio aprì leggermente gli occhi<<Nicoo...>> sussurrò<<sei arrivato finalmente>> e allungò una mano verso di lui. Nico gli prese la mano e rispose<<Sono arrivato fratello, siamo qui>>. Frugò nel proprio zaino fino a trovare alcuni cubetti d'ambrosia, che porse a Percy<<Mangia, veloce!>> ordinò, e il figlio di Poseidone ingoiò senza discutere. Nico sperava che l'ambrosia facesse velocemente effetto e per accelerare la guarigione prese anche la borraccia con il nettare<<Bevi tutto, Percy, devi rimetterti in piedi>> la passò all'amico, che recuperate un po' di forze, la prese e bevve tutto d'un sorso. Il sapore era gradevole e delicato per i primi sorsi, ma a mano a mano che mandava giù il nettare il sapore si faceva acido e fastidioso. D'altronde, per quanto fosse potente, Percy era sempre un semidio, e queste due sostanze non erano fatte per lui. Un tempo una tale quantità di nettare e ambrosia in così poco tempo lo avrebbe incenerito all'istante, ma potente com'era poteva non badare più a ciò, ma il sapore sgradevole rimaneva sempre quando superava il limite, come monito della sua natura mortale. Appena finito di bere si alzò in piedi, poggiandosi sul corpo del morente Valiryon. Si voltò e lo guardo con espressione distrutta <<Dobbiamo salvarlo Nico>> disse risoluto ma con voce spezzata all'amico. Nico annui e in un secondo aveva tirato fuori dallo zaino un'enorme quantità di bende, medicinale, polvere di unicorno e un'infinita serie di unguenti<<Aiutami su, non so se sui draghi le nostre medicine funzionino, ma non abbiamo alternative>> spronò Percy. In un balenò i due bendarono le ferite più profonde di Valiryon, disinfettandole con un po' di nettare e applicando la polvere di unicorno per accelerarne la cicatrizzazione. Dopo qualche minuto, il grande drago era ricoperto di bende e fasciature, ma il respiro sembrava essere più regolare e il battito più potente. Lo stesso Percy si sentì rinvigorito, segnale del fatto che anche Valiryon si stava pian piano riprendendo. <<Cos'è successo per ridurlo così Percy?>> chiese Nico voltandosi verso il figlio di Poseidone con sguardo serio. Percy inspirò e socchiuse gli occhi <<Ero arrivato ad Avignone, ma i Fedeli e i Rinnegati avevano già preso le armi e il ferro di Cristo>> iniziò<< avrei potuto bruciarli subito, ma sono cascato nel tranello di Enea...>> abbassò lo sguardo e alcune lacrime rigarono il suo volto<< Insieme a Jason e Sarpedone mi ha sfidato a duello, e io ho accettato...ma ovviamente era solo un modo per guadagnare tempo...>> fece un profondo respiro e continuò<<gli avevo sconfitti tutti e tre, ma proprio quando stavo per dar loro il colpo di grazia le baliste hanno colpito. Due violente scariche si sono abbattute su Valiryon, p-per fortuna sono arrivato in tempo per evitare la terza e siamo scappati qui, ma era stato ferito gravemente come hai visto...>> concluse piangendo a dirotto e singhiozzando. Nico si avvicinò e lo abbracciò forte, lasciandolo sfogare<<Non è colpa tua, tranquillo>> gli sussurrava all'orecchio, mentre sullo sfondo un infuriato Anax bruciava e azzannava qualsiasi mostro fosse così stupido da affrontarlo.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora