FUOCO E SANGUE

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L'alba sorgeva sui resti della battaglia, mentre i due eserciti si preparavano allo scontro. Da una parte, tremila semidei, dall'altra, poco più di trecento. Pochi contro molti, valorosi eroi raggiungeranno l'Elisio da entrambe le parti, lo giuro sullo Stige.

Hazel era alla testa dei suoi, all'interno delle mura, sulla porta, a pochi metri dalla sua vecchia amica Piper, anche lei alla testa delle sue truppe << Arrenditi Hazel, avrete una morte rapida, non possiamo tenervi prigionieri, purtroppo, ma almeno morirete senza soffrire ancora. Renderemo i vostri cadaveri per la sepoltura, ma non spargiamo altro sangue inutilmente>> disse la bella figlia di Afrodite, utilizzando la sua lingua ammaliatrice << Non usare i tuoi trucchetti con me, figlia di Afrodite, non funzionano. Noi non ci arrendiamo, non ci ritiriamo, moriamo combattendo>> le rispose decisa Hazel, pronta ad accettare il suo destino, così come gli uomini dietro di lei.

<<Mi dispiace che sia finita così, vecchia amica>> rispose Piper sinceramente. Le dispiaceva uccidere la sua vecchia compagna, erano state molto legate, e tutt'ora le voleva molto bene. << Rinnegati! Avanzar...>> venne interrotta da un forte ruggito proveniente dal cielo. Tutti guardarono in alto sorpresi, compresa Hazel e i suoi. Non erano a conoscenza nemmeno loro di quello che stava succedendo. Un attacco dei Fedeli? No, improbabile. A un certo punto due enormi e bellissimi draghi uscirono dalle nuvole, cavalcati dai Principi in persona. Percy cavalcava un enorme drago bianco e azzurro, con ali percosse da fulmini rossi e neri, mentre Nico spronava all'attacco un drago nero come la pece, con striature rosso sangue sul corpo e sulle ali. Un fortissimo boato si levò tra i Vendicatori mentre le truppe di Piper venivano assalite dal panico <<Ritirata Rinnegati, ritirata>> ordinò Piper, ma era troppo tardi: i due Principi si diressero verso l'esercito nemico e senza pietà spronarono i loro draghi a bruciare le schiere dei nemici, che inutilmente cercavano di fuggire. Qualcuno tentò di sopravvivere scappando nel bosco vicino, ma Valiryon e Percy incendiarono gli alberi al margine della radura per impedire la fuga. Un figlio di Zeus, o di Giove che dir si voglia, tentò di colpire Anax e il suo cavaliere con una tempesta di fulmini, ma nessun potere semidivino poteva abbattere le bestie alate dei principi, e il povero figlio del re degli dèi fallì miseramente nel suo tentativo. Dopo aver superato i fulmini, il terrore nero lo bruciò davanti agli sguardi pietrificati dei compagni, che udirono impotenti le strazianti urla del compagno. La flotta comandata da Leo provò a intervenire, senza risultati: una pioggia di dardi e massi si abbatté sui draghi, in un disperato tentativo. I proiettili delle baliste non scalfirono nemmeno le squame delle magnifiche creature, e i massi vennero evitati senza difficoltà. A quel punto Nico fece un cenno a Percy, e insieme ad Anax si diresse verso la flotta. Un'altra serie di dardi cercò di abbatterlo, ma il drago li evitava senza problemi, e i pochi che lo colpivano rimbalzavano sulla dura corazza. Volò a pelo del mare, incendiando e distruggendo qualsiasi nave si trovasse davanti. I marinai saltavano in mare per evitare le fiamme del terrore nero, che implacabili distruggevano chiunque e qualsiasi cosa si trovasse sulla loro strada. Il mare si tinse di rosso, al pari del campo di battaglia, il sangue dei Rinnegati caduti ascesi all'Ade. In pochi minuti migliaia di rinnegati trovarono la morte, totalmente sopraffatti dai principi e dalle loro imbattibili bestie. << Ci arrendiamo, basta basta!>> urlò Piper, mentre radunava i superstiti, circa quattrocento greci. Davanti il piccolo gruppo di sopravvissuti atterrò Valiryon: se non avesse appena sterminato migliaia dei suoi, Piper lo avrebbe considerato stupendo. Dall'alto tuonò la voce del principe degli abissi <<Va Piper Mclean, solo in nome della vecchia amicizia che ci lega ti risparmierò la vita insieme ai tuoi uomini, considera ciò che è successo oggi come un avvertimento, va via, ora!>> ordinò deciso. Piper obbedì e fece segno a Micheal di obbedire senza fiatare, visto ciò che era successo alle Amazzoni dovevano solamente ritenersi fortunati vista la magnanimità dei Principi. Raccolse i suoi uomini e si addentrò nel bosco, cercando di non pensare alle migliaia di vite stroncate dal fuoco distruttore dei draghi. Mentre si allontanava una voce le sussurrò all'orecchio << Pensavi davvero che vi lasciassimo andare così facilmente>>

Non ebbe il tempo di reagire: la nera lama di ferro dello Stige del principe degli Inferi gli premeva sul collo, impedendole qualsiasi movimento. I suoi uomini si fecero avanti per liberarla, ma Nico li bloccò << Non lo farei se fossi in voi, o lei muore, e voi poco dopo>> disse subdolo ai soldati, che indietreggiarono << Non avvicinatevi>> ordinò Piper << Cosa volete Nico?>> chiese poi << Mia cara, per te io sono il Principe degli Inferi, sono stato chiaro?>> chiese sussurrando avvicinando ulteriormente la lama alla gola di lei. << Si, principe>> rispose lei sottomessa << Cosa vuole da noi?>> chiese poi << Da loro nulla, da te e Leo tutto>> disse ridendo in modo antipatico. << Queste sono le nostre richieste, tornate a Tebe, non ci interessa, tratterremo solo la cara Piper, e il vostro Leo>> annunciò il Principe. Cazzo. Leo, Piper si era completamente scordata di lui, e si sentì in colpa per aver abbandonato così il proprio amico, nonché compagno al comando. << Micheal, sei il più alto ufficiale ora, riporta i nostri a Tebe>> ordinò decisa Piper << Ma Generale...>> provò a contraddirla lui, ma lei lo bloccò << Niente ma, è un ordine>> lui annui sconfitto << Sissignora, Rinnegati, IN MARCIA!>>

Piper si allontanò con Nico, fino a raggiungere il possente Anax, che per atterrare aveva bruciato una porzione di foresta. Si alzarono in volo, ma quello che accadde dopo fu orribile per la figlia di Afrodite: Nico indirizzò il proprio drago verso il gruppo di Rinnegati in marcia. Il terrore nero non esitò, senza pietà vomitò fiamme sui poveri soldati ignari di tutti, sterminandoli senza pietà, solo alcuni riuscirono a salvarsi scappando nella foresta. << No, perché Nico, perché? Avevi detto che sarebbero tornati a casa! Perché Perché?>> urlò Piper distrutta, tirando pugni sulla schiena del Principe. La reazione di Nico fu ancora più imprevedibile: le tirò un violento schiaffo sul viso, prima di dire << Principe, ho detto>>continuò << Poi piccola, che divertimento ci sarebbe se non infrangessimo le promesse ogni tanto>> e rise di gusto. Poi prese il mento di Piper tra le dita e la baciò dolcemente << Il tuo inferno è appena iniziato, piccola>> disse. Piper era scioccata, da tutto. Da quello che aveva fatto, dalla sua risposta, dallo schiaffo, ma ancora di più dal bacio. E la cosa peggiore fu che non lo trovo per niente rivoltante o spiacevole, e questo la preoccupò parecchio.

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora