AMICI NEMICI

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Un'isola, un tempo dimora dell'immortale figlia di Atlante ora terra di nessuno in una guerra fratricida. Il messaggio era giunto a tutti: Jason Grace, Annabeth Chase, Reyna Ramirez Arellano ed Enea erano già seduti intorno a un tavolo rotondo in attesa dei loro rivali. La porta si aprì di colpo, e apparvero Will Solace accompagnato dal suo generale Micheal, scampato per miracolo alle fiamme di Anax, similissimi ma completamente diversi l'uno dall'altro. Mancavano solo i Principi.

<<Ma che piacere vedervi amici miei>> esordì sarcastico Will, inchiodando i suoi occhi di ghiaccio in quelli dei presenti <<Ci siete tutti vedo, Reyna compresa. Sono contento che le voci sulla tua pazzia fossero false, anche se siamo nemici, non ho approvato le azioni dei Principi>> concluse sincero, addolcendo il proprio sguardo. Reyna rimase stupita dall'affermazione del figlio di Apollo, e rimase senza parole incapace di rispondere, si limitò ad annuire. <<Piper e Leo? Li hai lasciati a Tebe?>> chiese Jason dubbioso. Will abbassò la testa, la sua espressione si fece affranta, e rispose con voce sconfitta <<Sono stati presi dai principi, quando abbiamo attaccato il Castello Nero. Nessuno sa se sono vivi o meno, e non sappiamo nemmeno se le voci riguardo le bestie dei principi siano vere o meno>> rispose sempre con il capo chino. Annabeth e Jason si guardarono, soppesando l'idea di rivelare a Will la loro scoperta sul ferro di Cristo, ma con un cenno del capo Jason le disse di tacere. <<Lui chi è?>> domandò Micheal interrompendo l'angosciate silenzio e indicando il ragazzo moro seduto accanto a Reyna. Il ragazzo si alzò con calma<<Permettetemi di presentarmi>> iniziò<< Io sono Enea, figlio di Anchise e di Venere, eroe di Troia e progenitore di Roma>> si presentò con tono solenne e si rimise a sedere <<Wow, è un onore incontrarti divino Enea>> disse Will sinceramente stupito, d'altronde non era da tutti conoscere Enea <<Non sei l'unico eroe del passato che si unisce alla guerra però>> continuò il figlio di Apollo << Anche un tuo vecchio compagno, il licio Sarpedone ha abbandonato gli Inferi e si unito a noi Rinnegati in questa guerra>> concluse. Enea sospirò leggermente<< Lo so bene figlio di Apollo, e posso dirvi che ancora molti eroi prenderanno parte a questa guerra>> gli rispose il saggio figlio di Venere con tono calmo e sereno<< Questa guerra sconvolgerà le fondamenta del mondo stesso, e i vincitori dovranno affrontare un nuovo nemico, più potente del Caos originale probabilmente>> continuò lui. Tutti si voltarono a guardarlo sconvolti << Come fai a sapere queste cose?>> chiese Jason spaventato dall'affermazione di Enea<< Quando vivi quattromila anni, impari molte cose, molte cose che nessuno dovrebbe mai sapere>> rispose enigmatico il moro, facendo capire che la conversazione finiva li. Dopo qualche minuto di totale silenzio Will sbuffò sonoramente <<Dove sono quei maledetti, stiamo aspettando da un pezzo!!!>> disse infastidito. Un momento dopo due possenti ruggiti si udirono in cielo. Istintivamente tutti i presenti guardarono in alto, incuriositi. Dalle nuvole uscirono due enormi draghi, cavalcati dai Principi stessi. Solo provare a descrivere la loro bellezza era impossibile per i giovani semidei, che osservavano terrificati e allo stesso tempo ammirati le due creature: il bianchissimo Valiryon, l'Onda del Mare, e Anax, il Terrore Nero. Le due creature scesero lentamente dal cielo atterrando vicino il tavolo dove erano seduti i semidei: da vicino erano ancora più spettacolari. I due Principi scesero dalle loro cavalcature, accarezzandole prima di raggiungere i vecchi amici al tavolo. I due enormi draghi ruggirono forte prima di spiccare il volo e sparire tra le nuvole, illuminando sporadicamente il cielo con le loro fiamme rosse e azzurre. <<Perdonateci per l'attesa cari>> si scusò con tono mellifluo Percy <<Già ci spiace molto, ma avevamo una sorpresa per voi>> si aggiunse Nico. Tutti i presenti si guardarono stupiti e spaventati<< Oh non temete, nulla di cui dovrete preoccuparvi, non vi uccideremo oggi, non è nel nostro stile>> rispose con tono fintamente offeso il Principe degli Inferi. Annabeth si soffermò a lungo a osservare i due vecchi eroi: finalmente vedeva i grandi Principi dei Semidei, e per una volta, forse la prima volta nella storia, le voci e le leggende che accompagnavano il nome di ogni eroe erano vere. Irradiavano puro potere, non buono o cattivo, solo primordiale. Ed erano bellissimi, lo erano sempre stati, ma ora erano qualcosa di veramente spettacolare entrambi. A riportarla alla realtà fu la voce di Percy << Ohhh cara Reyna, che piacere vederti qui, mi si riempie il cuore di gioia a vederti così forte e sicura di te>> disse Percy sogghignando verso la Console. Brutta mossa, Reyna scattò di colpo attaccandolo: in meno di un secondo il principe era a terra con un pugnale alla gola <<Bastardo, ti farò a pezzi, mi hai capito?>> urlò fuori di sé Reyna avvicinando il coltello alla gola di Percy. Jason pregò che non uccidesse il principe, non per chissà quale motivo, facendolo fuori avrebbe fatto un favore a tutti, ma non voleva provare la vedetta di Nico, e di due draghi invincibili e arrabbiati. <<Reyna calma, siamo ad un incontro pacifico, non abbassarti al loro livello, non macchiare il tuo onore>> cercò di farla ragionare Annabeth, che capì troppo tardi di aver sbagliato scelta di parole, e si maledisse per questo<< Si console, non macchiare il tuo onore>> la supportò Percy ridacchiando, facendo imbestialire ancora di più Reyna<<AH vero, che sbadato>> si batté platealmente la mano in fronte <<Il tuo onore è già macchiato di vergogna vero Reyna? Ti ricordi?>> le fece notare sorridendo sadico << Ti sei arresa a noi, e impotente hai assistito allo stupro di tua sorella, lo ricordi vero?>> continuò dando sfogo alla sua mente perversa e avvelenata<<Ma sì che lo ricordi, ogni notte rivedi tutti, dico bene?>> Reyna aveva già mollato la presa su di lui<<Non hai più alcun onore Reyna, lo sanno tutti, hanno solo pietà di te>> continuò lui sussurrando<<Su uccidimi, uccidi lo stupratore di tua sorella, avanti fallo>> la incitò Percy fuori di sé <<Uccidimi, avrai avuto anche la forza per rialzarti, ma il tuo onore è già perduto, abbraccia il male, avanti, UCCIDIMI>> le urlò. Reyna si accasciò al suolo singhiozzando, impotente: Percy aveva vinto un'altra volta. Tutti erano orripilati dalla scena, persino l'imperturbabile Enea era rimasto provato da quello sfogo di pura malvagità da parte del Principe. <<Bene>> spezzò il silenzio Nico, dopo che Percy e Reyna tornarono a sedersi <<prima di iniziare, abbiamo un dono per voi Rinnegati, caro Will>> sputò con odio trattenendosi a stento dall'usare i propri potere sul figlio di Apollo, che nonostante la paura sosteneva il suo sguardo di sfida senza scomporsi.

Dopo un minuto, Anax calò in picchiata verso i semidei, fermandosi appena in tempo sopra le loro teste. Emise un potente ruggito e sputò una violenta fiammata in cielo prima di atterrare dietro i Principi. Se Valiryon era terrificante nella sua bellezza quasi rasserenante, Anax era terrificante nella sua oscurità. Le scaglie color cremisi lo facevano sembrare uscito da un mare di sangue. Il grande drago scrutò attentamente tutti i presenti, prima di abbassare il collo, rivelando due figure, due semidei: Piper McLean, bellissima come sempre, e Leo, che a seguito delle terribili torture di Nico era ridotto a uno scheletro. I due Rinnegati vennero soccorsi da Micheal e fatti accomodare al tavolo. Immediatamente le ninfe portarono nettare e ambrosia a Leo. <<Che cosa gli hai fatto!>> urlò rabbioso Will verso Nico <<Nulla che non si sia meritato>> rispose facendo spallucce il figlio di Ade, chiaramente divertito dalla situazione. Will fece per ribattere, ma Percy si intromise<<Bene, ora che siamo tutti, possiamo davvero iniziare...>>

𝐁𝐥𝐨𝐨𝐝 𝐚𝐧𝐝 𝐏𝐨𝐰𝐞𝐫 - 𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐉𝐚𝐜𝐤𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora