Capitolo 33 - Braccati

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POV. Kir

La stanza degli interrogatori era umida, sporca e spoglia, l'organizzazione raramente la usava. Era avvolta nel buio, e l'unica fonte di luce veniva filtrata da una piccola finestra nella parete adiacente alla porta.
Al suo interno, la stanza era provvista di due sedie e un tavolo.

Questa è la prima volta che entro qui dentro, sono stata convocata dai piani alti dell'organizzazione ma non mi è stato detto a quale scopo.

Ho un brutto presentimento.
Perché farmi venire in una stanza per gli interrogatori?
Che mi abbiano scoperta? No è impossibile. Sono stata attenta e non ho fatto mai un errore. Sono sicura che la mia copertura non c'entra.

Smetto di pensare quando sento la serratura della porta aprirsi. Da essa entra un uomo vestito di nero con dei lunghi capelli argentati e uno sguardo glaciale: Gin.

Il nuovo numero due dell'organizzazione si siede difronte a me ed inizia a sfogliare un fascicolo <<Rena Mizunashi, nome in codice: Kir. Età 27. Entrambi i genitori sono deceduti. 3 anni di attività nell'organizzazione. 10 missioni svolte con successo. Nel tuo curriculum puoi vantare di aver eliminato l'agente Akai del FBI.
Perché tu l'hai ucciso, non è così Kir>> disse quell'ultima frase con un sorriso che non prometteva nulla di buono.

Il mio cuore mancò un battito.
Perché mi ha fatto questa domanda?

<<Certo che l'ho ucciso e tu lo sai bene. Quel giorno mi hai fatto mettere una telecamera nella giacca. Hai visto anche tu il sangue chi gli usciva dopo che gli ho sparato, per non parlare della sua auto che è esplosa con lui all'interno. Grazie alle impronte digitali la polizia è riuscita ad identificare il cadavere.
Shuichi Akai è morto>> dissi io fingendomi infastidita.

In tutta risposta Gin non disse nulla, prese un laptop e fece partire un video.

Si trattava di un servizio del telegiornale: la notizia riportata riguardava un attacco terroristico avvenuto presso un centro scientifico appena fuori Tokyo.
Gin bloccò il video in un frame e ingrandì l'immagine su una persona, aveva i capelli neri e i tratti leggermente occidentali.

Il sangue mi si gelò nelle vene non appena lo riconobbi.
Era proprio lui. Shuichi Akai.

<<Gin io...>> cercai di giustificarmi ma non ne ebbi il tempo. L'uomo in nero mi puntò una pistola e disse con voce atona <<Hai dieci secondi per darmi una spiegazione valida. Com'è possibile che quel bastardo sia ancora vivo?>>

<<Gin aspetta...io...non lo so>>

<<10...9...8...7...6...5...4...3...>> il countdown venne interrotto dalla suoneria di un telefono.
Gin lo prese e avviò la chiamata<<Cosa c'è Whisky?>>

Dall'altra parte la voce di Whisky mi arrivò debole fino alle orecchie pertanto non riuscì a capire di cosa stesse parlando.

<<D'accordo, vedi di fare attenzione>>  continuò Gin prima di riattaccare dopodiché rivolse lo sguardo di nuovo su di me e disse <<Mi ha chiamato Whisky. Recentemente abbiamo scoperto che ci sono delle talpe all'interno dell'organizzazione. A breve scopriremo le loro identità, spero per te che tu non sia una di loro>> disse con un sorriso sadico e perverso.

L'uomo si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza, lasciandomi sola con un unico pensiero per la testa: ero fottuta...



POV. Cory Steal

Posteggio l'auto difronte al quartier generale che gestisce la pubblica sicurezza.
Infiltrarmi dentro questo edificio ha richiesto una preparazione di oltre tre mesi.

Detective Conan - Fatti l'uno per l'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora