Capitolo 18 - Il secondo enigma

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POV. Rei Furuya

19 ore all'attacco nucleare.

Impossibile.

Shinichi Kudo. Quel Shinichi Kudo.

Il detective liceale apparentemente ucciso dall'organizzazione in realtà è tornato bambino.

Rum, il braccio destro del boss, mi ha ordinato recentemente di indagare sul suo conto.
Forse sospetta che sia ancora vivo?
Questo ragazzo non sa in che guaio si è cacciato.

<<Shinichi Kudo, cosa ti è successo?>>

<<Questo non posso dirtelo, non ancora almeno>>

Probabilmente preferisce mantenere il segreto quando si tratta di persone vicine all'organizzazione, nonostante sappia già che io sono "solo" un infiltrato.
Acconsento quindi a non fare più domande, adesso dovrò anche proteggere il segreto di questo ragazzo dalle loro grinfie.

<<Adesso tocca a te. Dimmi chi è White Soldier e cosa gli è successo dieci anni fa>>

Un soffio di vento rende l'aria pomeridiana ancora più frizzante, tanto da procurarmi un brivido lungo la schiena.

<<Il suo vero nome è Daichi Yamada. È un ex agente speciale dell'ufficio di pubblica sicurezza, parte di una Task Force segreta che aveva il compito di operare in territori esteri.
Dieci anni fa Yamada, insieme ai cinque agenti della Task Force, ha preso parte ad una missione non ufficiale negli Stati Uniti, l'obbiettivo era eliminare un noto criminale giapponese che aveva dei contatti con alcuni funzionari del governo americano.
Ci fu una sparatoria nel quale persero la vita i cinque membri della Task Force e uno dei funzionari, la missione si trasformò in un grave incidente internazionale e per evitare una guerra tra Stati Uniti e Giappone, l'ufficio di pubblica sicurezza fu costretto a non riconoscere Yamada come suo agente.
Daichi dovette cambiare identità e venne inscenata la sua morte, mentre l'FBI e la CIA insabbiarono tutta la faccenda.
Da quel momento di Daichi Yamada non si ebbero più notizie>>

<<Adesso è tutto chiaro. Quindi il movente di Yamada è il risentimento che prova verso l'ufficio di pubblica sicurezza, probabilmente si sente tradito e abbandonato da esso>>

Le deduzioni del giovane detective vengono interrotte dalla suoneria del mio cellulare.
Guardo il numero sul display, si tratta di Yuya Kazami, uno dei miei sottoposti.

<<Pronto Kazami, ci sono novità?>>

<<Agente Furuya, è richiesta la sua presenza in centrale>>

<<Va bene, sto arrivando>>

Riattacco la telefonata e rivolgo le mie attenzioni nuovamente sul finto bambino che mi guarda con aria interrogativa.

<<Devo andare>> esordisco senza troppi giri di parole.

<<È successo qualcosa?>>

<<Nulla di cui tu debba preoccuparti, la mia presenza è richiesta altrove.
Ci vediamo, giovane detective>> dissi enfatizzando appositamente le ultime due parole.

POV. Conan

15 ore all'attacco nucleare.

Mi trovo a casa del Dottor Agasa, intento a decifrare il secondo enigma, mio padre non mi ha fatto sapere ancora nulla, segno che anche lui sta riscontrando delle difficoltà.

A dire il vero, sono passate 4 ore ma la mia mente sta viaggiando altrove, ogni volta che provo a concentrarmi sull'enigma mi ritorna in mente la conversazione con Amuro.
Adesso lui sa chi sono veramente.
Per un attimo ho pensato di raccontarlo ad Ai, ma tempo un secondo e ci ho ripensato.

Da quando le ho fatto compagnia quella notte - quando era malata e Agasa non c'era - ci siamo avvicinati molto.
Certo, eravamo attaccati l'uno all'altro già da prima, due persone che condividono le stesse condizioni e lo stesso obbiettivo.
Adesso però noto che si è creato un sentimento più profondo tra di noi, un sentimento sincero e spontaneo.
Oltre al cambiamento nel nostro rapporto ho notato un leggero cambiamento anche nel carattere della piccola scienziata, che da fredda e cinica è diventata più amichevole, sorridente e socievole anche con le persone che le stanno intorno, come se si fosse tolta un peso che le attanagliava il cuore.
Sa essere anche piuttosto divertente e buffa quando vuole.

Vederla così mi fa passare la voglia di coinvolgerla in qualsiasi cosa possa avere a che fare con l'organizzazione.
Dirle che Tooru Amuro alias Bourbun è a conoscenza della mia vera identità, non farebbe altro che stressarla, più di quanto non lo sia già per la minaccia nucleare in corso.

E poi...

Ci sono tante altre cose che lei non sa e che io ho deciso di non dirle per non farla soffrire ulteriormente.

Il passato di Shuichi Akai sotto le vesti di Dai Moroboshi, l'ex fidanzato di sua sorella Akemi.
La vera identità di Subaru Okya.
La minaccia di Rum che incombe su tutti noi.

Sono consapevole che arriverà il momento in cui dovrò dirle tutto quanto, ma non oggi.

Spero solo che quando le racconterò tutto, possa comprendere la mia scelta, d'altronde io le sto nascondendo delle informazioni solo per il suo bene.

Scaccio quei pensieri dalla mia mente e mi costringo a concentrarmi sull'enigma, quando nel salotto principale entra il professor Agasa che mi saluta con l'aria assonnata di chi si è appena svegliato da una bella dormita e si dirige nel divano per guardare la TV.

Mentre scorre i canali col telecomando, il dottore ne trova uno dove stanno trasmettendo un film che mi pare di conoscere.

<<Dottore che film è?>>

<<Mi pare si intitoli "L'ultimo Samurai". È un film molto famoso ma non l'ho mai visto>>

L'ultimo Samurai.

Ed eccola che ritorna, quella scarica al cervello che avverto ogni volta che trovo la soluzione ad un caso.

<<Ho risolto il secondo messaggio in codice>>

<<Di che parli?>> chiese Agasa guardandomi con aria confusa.

<<La leggenda del Samurai su cui si basano i primi due enigmi sono un riferimento al film cult "L'ultimo Samurai", che tra l'altro è stato citato proprio tra le righe del messaggio>>

"Il piccolo samurai è cresciuto, la leggenda narra che egli fu l'ultimo. Prima viene Harayuku"

<<Il film "L'ultimo Samurai" è incentrato sulla figura dell'imperatore Matsuhito. Se consideriamo che gli enigmi si riferiscono a dei monumenti importanti della città, allora la soluzione del messaggio non può che essere... il Santuario Meiji>>

<<Non ti seguo, cosa c'entra il Santuario con l'enigma?>> chiese ancora più confuso il professore.

Stavo per rispondere quando la voce di una bambina a me molto familiare mi precede.

<<Semplice, il Santuario Meiji si trova presso la stazione di Harayuku che viene citata nell'enigma, in più il monumento è dedicato alle anime dell'imperatore Matsuhito e di sua moglie, l'imperatrice Shoken.
Matsuhito è la figura su cui si basa quel film orrendo con Tom Cruise, da cui a sua volta, il terrorista ha preso spunto per creare la sua personale "leggenda del Samurai">> spiegò Ai senza tralasciare alcun particolare.

Per un momento mi ritrovo a pensare che solo una come Ai Haibara poteva insinuare che "L'ultimo Samurai" è un film orrendo.

<<Mancano ancora 14 ore prima del lancio del missile nucleare. Dottor Agasa, deve portarmi subito al Santuario Meiji, se la mia deduzione è corretta allora potremmo essere vicini a trovare l'ubicazione di White Soldier>>



















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