Capitolo 23 - Incontro ravvicinato

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POV. Eisuke Hondo

I corridoi dell'edificio erano vuoti e silenziosi, probabilmente la maggior parte degli agenti a quest'ora saranno tornati a casa, oppure si sono riuniti in qualche bar.

Io invece sono dovuto restare in centrale oltre l'orario di lavoro, a causa di una chiamata del direttore che ha richiesto un incontro nel suo ufficio.

Di cosa voglia parlarmi non ne ho la più pallida idea, però sono sicuro che sia qualcosa di importante, altrimenti perché fare un incontro così privato.

Arrivo davanti l'ufficio e busso alla porta <<Avanti>>

La stanza è abbastanza spoglia: ci sono solamente una cattedra, su cui sono poggiati un computer e delle cartelle. Una sedia girevole, mentre difronte, attaccato al muro c'è una piccola libreria perfettamente ordinata.

Nel muro opposto a dove mi trovo io invece, vi è una finestra che da ad un piccolo balcone.

Il direttore Mitchell mi guarda con quel suo modo di fare che mi mette costantemente in soggezione.

<<Agente Hondo, prego si sieda>>

Faccio come ordinato senza proferire parola, aspettando che sia il direttore a spiegarmi il motivo della mia presenza.

<<Ti starai chiedendo perché ti ho fatto chiamare, non è così?>>

<<Sì signore>>

<<Come ormai sai, abbiamo infiltrato tua sorella all'interno di un'organizzazione criminale. Il suo compito era quello di ottenere informazioni importanti che ci permettessero di distruggerla.
Ieri tua sorella mi ha inviato un messaggio tramite un telefono fonitogli dalla CIA, che usa soltanto per tenersi in contatto con me e fare rapporto.
Il messaggio in questione recita una sola parola: RUM.
Secondo una mia fonte al FBI, Rum altri non è che l'identità segreta del vicedirettore dell'organizzazione, il quale dovrebbe trovarsi in questo momento nei pressi di Tokyo>> Mitchell si tolse gli occhiali da vista e prese a massaggiarsi le tempie con fare stanco, prima di riprende la parola <<Se uno dei pezzi grossi si sta muovendo significa che l'organizzazione sta lavorando a qualcosa di grosso, e qui entri in gioco tu>>

<<I-io?>> chiedo sorpreso

<<Da quando sei diventato un'agente della CIA quattro mesi fa, ti sei distinto dai tuoi colleghi per il tuo intuito. Sei un ragazzo intelligente signor Hondo e sei anche il più giovane qui dentro, hai davanti a te una brillante carriera. Pertanto voglio che tu faccia ritorno a Tokyo e che aiuti tua sorella nella sua missione.
Non avrai false identità e anzi riprenderai gli studi presso la scuola superiore Teitan per sviare qualsiasi sospetto, tutto chiaro?>>

<<Credo di s-si>>

<<Bene allora preparati, ti ho già prenotato un volo per Tokyo, l'aereo parte tra tre ore>>


POV. Conan

Freno lo skateboard davanti ad un negozio di antiquariato.
L'edificio che sto cercando deve trovarsi nei paragi.

Mi volto a sinistra e finalmente lo vedo: 1123A, il condominio dove abitava Yoko Hirota.

Dall'esterno sembra un edificio qualunque, ma che in realtà apparteneva ad una ricca donna d'affari che in passato aveva finanziato dei progetti per l'organizzazione.

Dopo gli eventi che sono successi in quel famoso fine settimana a Nagano, ho chiesto ad Akai di svolgere delle indagini sulla donna.
Adesso, dopo più di due mesi, Shuichi è riuscito a risalire ad una possibile pista. L'indirizzo di casa di Hirota.

Detective Conan - Fatti l'uno per l'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora