Capitolo 32 - Rum (Seconda Parte)

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POV. Rachel Asaka

Le porte dell'ascensore si aprirono e ne uscì un anziano signore che riconoscerei ovunque: Rum.

Il numero due dell'organizzazione mi si avvicinò, fermandosi a circa una decina di metri di distanza da me <<Buongiorno mia cara>> mi salutò. Quella voce. Quella maledetta voce che per 17 anni ha tormentato i miei sogni.

<<Vedo che sei venuto da solo. L'età ti ha forse reso più stupido?>> dissi sarcastica.

<<Oh ma io non sono affatto solo. Due miei agenti, Chianti e Korn, mi preleveranno non appena avrò finito qui>> rispose lui con fare sicuro.

Credeva davvero di potermi uccidere? Doveva essere davvero impazzito...<<Mi dispiace per te ma tu non uscirai vivo da qui>>

<<Può darsi, in quel caso ho già preso delle precauzioni. Se non mando un messaggio a Chianti e Korn entro l'orario prestabilito, questi non verranno a recuperarmi. Vedi, nella mia organizzazione siamo tutti sostituibili. Tutti quanti siamo pezzi di una struttura più grande, ed in quanto tali possiamo essere rimpiazzati, me compreso. In sostanza, muore un agente e ne arriva un altro a prendere il suo posto. Tuttavia quello che non potrà mai essere sostituito è il nostro scopo. Tu mia cara sei stata una spina nel fianco per la mia organizzazione per troppo tempo, ti sei messa tra noi ed il nostro obiettivo, e per questo non posso in alcun modo lasciarti vivere.
Sei un errore. Un mio errore. E gli errori vanno sistemati>>

<<Però...sembri piuttosto arzillo per essere un vecchietto>> lo insultai, ma dal canto suo Rum non si scompose ma anzi iniziò a ridere.
<<La tua spavalderia ti costerà caro Asaka>>

Tutte queste chiacchiere stavano iniziando ad innervosirmi <<Basta parlare. Chiudiamo questa storia>> dissi infine.

<<Con piacere. Che lo spettacolo abbia inizio>> e detto ciò, Rum prese un telecomando e cliccò un pulsante, scatenando un'enorme esplosione che fece tremare tutto il pavimento, facendomi perdere l'equilibrio.
Caddi rovinosamente a terra e non appena mi rialzai, Rum mi sparò ad una gamba.

Urlai di dolore accasciandomi nuovamente per terra mentre il sangue mi fuoriusciva copioso dalla ferita.

Rum mi puntò nuovamente la pistola contro, ma questa volta sulla fronte, e con un sorriso sadico disse <<Tic tac, il tuo tempo è scaduto. Saluta Haneda e Amanda da parte mia>>



POV. Conan

20 minuti prima...

<<Quindi Rum si trova qui? È perché non mi hai informato prima?>> dissi, anzi urlai, furioso più che mai.

<<Perché non posso coinvolgere un civile in un'operazione ufficiale del FBI, specialmente un civile che agli occhi del mondo è solo un bambino delle elementari>> rispose Akai con voce risoluta.

Sbuffai, dopodiché chiesi <<Dove pensi si trovi adesso Rum?>>

<<Probabilmente si dirigerà all'ultimo piano. So che è inagibile. Questo gli consentirà di agire indisturbato>>

<<D'accordo, mi dirigo sul posto>>

<<No Shinichi aspe...>>
Non gli do il tempo di finire che chiudo la chiamata e mi dirigo agli ascensori, notando però che c'è una lunga fila di persone difronte a me che aspetta di salire, decido quindi di prendere le scale.

Arrivato alla quinta rampa sono costretto a fermarmi per riprendere fiato.

Ad un tratto una fortissima esplosione mi fa perdere l'equilibrio.
Non appena mi rialzo, sento una forte puzza di bruciato dai piani superiori.
<<Dannazione. Rum ha messo delle bombe nell'edificio>>
Cerco di avanzare ma le fiamme mi impediscono di proseguire.

Detective Conan - Fatti l'uno per l'altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora