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"Andrew!!!! Cuore mioo!! Finalmente sei arrivato, ti aspettavo da ore, mi sembrava che  non venissi più"

E gli salta sopra..
Non immaginavo proprio di trovarmi davanti lei..
La persona che si è fatta odiare fin da subito, apparte Andrew, ma lei è arrivata proprio alle stelle..

Andrew la scolla da sé, e nel modo in cui la tira lontano da lui si accorge della mia presenza

"E lei che ci fa qui?"

Con una faccia proprio sdegnata, ma la sdegnatura gliela faccio fare io se ci tiene così tanto

"L'ho portata io, sicuramente non avete iniziato con io piede giusto"

Se mi ha portata qui solamente per vedere questi strusciamenti tra di loro giuro che farò io stessa la terza guerra mondiale, altro che stamattina mi dice che ho solo una chance per comportarmi bene sennò mi uccide

Mi prende la mano e mi trascina..

"Lei non può ascoltare le nostre conversazioni...a meno ché non strappi il contratto dell'affidamento"

"Fuori discussione, ci sono altre cose da cui parlare e mettere in chiaro"

Apre un'altra porta e entriamo, è un ufficio antico ma carino, in tutte le pareti ci sono raffigurate la storia credo della loro famiglia..
In un tavolo  al mezzo siede un'aziano credo abbia 75 anni, non sono brava  a dar l'età..forse sarà il padre di Carlotta visto che siamo a casa sua..
Andrew mi tiene ancora per mano, la stringe forte, forse è nervoso..

"Buonasera accomodatevi prego"

Andrew mi fa segno di sedermi, accanto a lui in una delle due poltrone davanti al signore, mentre Carlotta se ne sta in disparte a guardare qualcosa nel suo cellulare, menomale che siamo lontane non avrei sopportato se si mettesse qui di mezzo a noi, non che mi da fastidio se si accolla ad Andrew, o forse un pochino..ma lasciamo stare vah

"Allora sig. Cupper, vado dritto al punto senza giri di parole, i miei scambi di droga in Europa sono andati a buon fine, tutto come avevo calcolato, altrettando in in America, Inghilterra..però non capisco perché due dei miei uomini più fidati, hanno avuto problemi con i suoi uomini, che volevano irrompere nella mia merce, me lo può spiegare?"

"Ne sono a conoscenza, ho dato io l'ordine di farlo e mi aspettavo che saresti venuto fin qui a parlarmi, però la cosa più che mi colpisce è che di questi miei uomini non c'è più traccia dovevano tornare l'altro ieri, non ci stanno nemmeno i loro corpi"

"Se lei ha dato l'ordine di farlo era già a conoscenza che stava giocando con il fuoco, non si dimentichi chi sono e soprattutto a chi appartengo, lei ha conosciuto benissimo mio padre e sa benissimo che nelle mie vene scorre il sangue del suo sangue, ma tutti mi dicono che io sono peggio di lui, boh forse è vero, chi lo sa? Ma ritornando a noi, i suoi uomini sono vivi, solamente che hanno avuto dei piccoli problemi con i mezzi per ritornare visto che sono saltati tutti in aria, ah e dimenticavo la parte più importante hanno bisogno di cure mediche, nella piccola esplosione sono rimasti gravemente feriti, mi hanno descritto che ad alcuni mancano le articolazioni braccia, gambe..e così via, ordine mio"

Ascolto e lo guardo con la bocca aperta, mentre il signore forse Cupper se non mi sbaglio, non si muove di un centimetro...

"Immaginavo...e lei? Deve essere la famosa Clarissa..come sta papà?"

"Bene grazie.."

Rispondo, mentre Andrew mi fulmina con lo sguardo..ok si mi aveva detto di non dire nemmeno una parola, ma se una persona ti parla è educazione rispondere..
Andrew si alza e io lo seguo alzandomi anch'io

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