42

3.4K 76 33
                                    

È passato già un giorno da quando sono a casa, pensavo che i rapporti  con papà erano cambiati ma mi sbagliavo, non c'è la faccio a essere arrabbiata con lui anche se il torto che mi abbia fatto è enorme...però devo dire che adesso siamo più legati rispetto a prima, vabbe succede sempre così prima si litiga e dopo si fa pace per essere più uniti, se ci facciamo caso succede anche nelle amicizie (ovviamente quelle vere, perché se non fosse vera, fosse già a quel paese).
Andrew non si è fatto sentire nemmeno un secondo e non ho intenzione di mandargli un messaggio, anche se vorrei sapere come procede o meglio dire se sta bene...
Sono in camera a leggere per la cinquantesima  volta un libro di romanzo rosa, era il mio preferito, e guai chi me lo toccava, però adesso rileggendolo lo guardo con occhi diversi, l'idea che avevo prima è sparita adesso ho un'altra idea, che i cattivi di una storia sono quelli che hanno davvero un cuore enorme, proprio come Andrew, lui si sta rivelando in questi giorni una persona piena di umanità, se qualcuno me lo avesse detto nei giorno scorsi avrei riso a crepapelle per la sciocchezza detta..
Ma ora basta pensare a lui, ma non so il perché ogni volta lo paragono a ogni singola cosa!!! Mi sa che stare 24 ore su 24 con lui mi sta facendo proprio male..
Mo vado a guardare papà che fa..
Scendo le scale pian piano senza far rumore, perché in realtà non so se dorme ancora, visto che è tornato tardi da lavoro..
Apro la porta della cucina, e ciò che vedo è realmente scioccante..

"Papà cosa fai?"

Sobbalza non si aspettava minimamente della mia presenza...
Rimango sulla soglia a guardarlo con la bocca aperta e il cuore in mano, che pian piano si spezzará in frantumi

"Pensavo dormissi.."

È qui le parole di quella strega di Carlotta mi vengono in mente, in tutta la sua malignità c'era un pizzico di verità, papà prende veramente i farmaci, ma perché? So che prendere i farmaci sia una cosa comunemente normale per tutti, ma per una persona che non ha mai preso una pillola in vita sua è una cosa strana..

Sul tavolo c'è di tutto pacchi di pillole, siringe e piccole dosi in piccole boccette.. il tutto contenuto in una sola valigetta..
Nell'altro lato cartelle cliniche, noto subito le ricette che prescrive il medico di base..

"Vieni Clary, siediti accanto a me"

"Papà st-ai m-al-e?"

Non riesco nemmeno a dire una frase completa.
Gli occhi si annebbiano subito a causa delle lacrime che a momenti escono fuori come se fosse acqua da rubinetto..

Si alza, e mi prende la mano e la stringe forte a sé

"Sto bene, siediti ti spiego un paio di cose"

Annuisco e mi siedo accanto a lui..
Non vorrei sapere perché la verità di tutto ciò può far più che male, ma devo sapere, non posso permettermi che mio padre soffra, ha già sofferto tantissimo per la perdita di mamma e non oso immaginare cosa c'è sotto con queste cartelle cliniche e farmaci...

"Quasi 4 settimane fa, a lavoro ero totalmente a pezzi, ma la cosa strana fu che mi succedeva anche la mattina, quando la mattina dovevo essere bello riposato ed attivo invece...ho iniziato a sospettare che fossero sintomi di vecchiaia visto che avevo sempre un forte mal di schiena all'altezza della del torace, ma poi dopo settimane i sintomi peggiorarono, come debolezza, sensazione di nausea, vomito..nulla pensavo che avessi beccato l'influenza stagionale o addirittura un virus visto che ci furono tanti colloqui e stetti a contatto con diverse persone...dopo giorni non me la sentivo di andar a lavoro ma dovevo andarci, vennero a farmi visita un mio carissimo amico d'infanzia con sua moglie da cui e medico, mi sono sentito male, e sua moglie ha capito che qualcosa non andava, diceva che il mio colorito di pelle era un pó giallastro e palpebre dilatate.."

Si ferma fa un sospiro..
Significa che il peggio ancora deve avvenire..
Mi stringe forte la mano mentre io gliela accarezzo come segno di incoraggiento, gli sarò sempre vicina.

"Da lì mi portarono in Ospedale per dei controlli, ma a via di litigi, perché io insistevo che non ci dovevo andare,dopo aver effettuato i controlli, atriva l'esito finale.. hanno riscontrato un tumore..il tumore al pancreas"

Le lacrime fuori escono, piango a dirotto..
No non può essere..

"Papà tu non mi puoi lasciare"

Riesco a dire solo questa frase, non può lasciarmi, anche lui no..

"Shh piccola, non ti abbandonerò, starò sempre con te, non ho ancora finito"

Lo ascolto attentamente con la speranza che ci sia una via d'uscita.
No ci deve essere per forza.

"Sono al 2 Stadio di malattia, l'altro ieri ho fatto un'ecografia per vedere se si può rimuovere con un'intervento..aspetto la risposta dalla moglie del mio amico, lei mi sta aiutando a trovare una buona via per curarmi.."

"Perché non me l'hai detto prima?"

"Lo so dovevo parlartene molto prima, ma non volevo farti stare in pensiero o rovinarti ogni singolo giorno della tua vita pensando a me"

"Ma papà, tu mi hai crescita facendo 2 ruoli genitoriali, quando io stavo male tu non eri in pensiero per me? Non mi rovini la vita, anzi devo sapere che cosa ti succede, non puoi nascondermelo"

"Lo so piccola ho sbagliato, dovevo parlartene quando eri venuta nel mio ufficio insieme a Andrew, ma non me la sono sentita per colpa di quel battibecco"

Andrew sapeva?

"Quindi lui lo sapeva?"

"Si gli scrissi una lettera, quando ho avuto l'esito del tumore, l'unico pensiero che mi venne in testa eri tu, non potevo andarmene in cielo senza vedere la mia piccola bambina.."

Queste parole sono più potenti di un colpo di pistola nel petto..

"Tu non te ne andrai ok? Tu rimarrai qui con me"

Ci abbracciamo per diversi minuti, piangendo sia io che lui, quando può essere crudele il mondo ? Perché cerca di far male sempre alla persone buone mentre quelle 'cattive' restano vive e vegete..non ci sarà mai una risposta a tutto ciò...

Sono passate due ore dalla brutta notizia, e sono rimasta nella vasca da bagno a pensare e pensare ancora..
E se quella donna non trovasse una soluzione? Papà morirà?
Non mi importa una soluzione si deve trovare, come dice un vecchio proverbio 'c'è una soluzione in tutto' quindi anche qui ci sarà, non mi importa se l'operazione costa un botto, ma l'importante è che il medico è un professionista, giuro mi basta solo questo.
Per mio padre farò di tutto.
Ormai l'acqua nella vasca da bagno saprà di salato, visto che ho pianto a dirotto.

Inaspettatamente la porta del bagno si apre è sbatte contro il muro violentemente...
Nemmeno ho il tempo di girarmi per vedere cosa è stato a provocare tutto ciò e mi ritrovo improvvisamente sottomessa.

Qualcuno sta cercando di soffocarmi...
Non riesco più a respirare
La vista è appannata  a casua delle lacrime
Le mie mani non hanno la forza per liberarmi da questa corda attorno al mio collo..

Sei solo Mia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora