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Pov Andrew.

"Ah non rispondi? Frustatelo ancora più forte"

Odio chi non obbedisce ai miei ordini

"NOO BASTAA AAAAH.."

Le urla, il dolore, la sofferenza mi fanno godere.

Le gocciole di sangue schizzano sulle pareti, la frusta lo avrà aperto proprio con le ferite..

"Basta"

Si fermano e mi guardano curiosi di quello che sto per dire..

In realtà, gli vorrò dare un'altra possibilità, se parla bene, sennò cambiamo torture passiamo subito con quelle più forti..

"Te lo chiedo di nuovo, cosa c'è sotto in tutta questa situazione con Clarissa?"

Il suo respiro é irregolare, e tutto bagnato dal sudore provocato dal dolore..mi dispiace da una parte provare queste torture a uno dei miei uomini, ma secondo me questi due stanno tramando qualcosa, lo devo scoprire o nelle buone o nelle cattive

"N-on ce nulla"

Risposta ovvia.

"Capo passiamo a qualcos'altro più forte?"

"Sapete già cosa fare"

Se non tira fuori le parole, gli tiro io qualcosa che forse non torna più indietro..

Uno dei miei uomini prende la valigetta  posizionata a terra e estrae una boccietta contenente un liquido che passerà dentro in una siringa

"C-che v-volete f-fare?"

"Tranquillo é solo una sorta di esperimento, devi essere onorato sei il primo a testarlo"

Dico.
Il peggio é un'altro, Joe mi aveva spiegato che non si sa l'effetto che può dare ben preciso,  tra un paio di secondi lo sarpró..
Sarebbe un vero peccato se darebbe  morte all'istante

"N-no N-no.. "

Cerca di agitarsi mentre gli iniettano il liquido nella vena del collo

Si proprio così la vena del collo, la più importante perché é collegata con il cuore..

Guardo l'ora e ed sono le 13:14, nulla per oggi ho saltato il pranzo. Clarissa a quest'ora starà sicuramente pranzando..gli ho dato 20 minuti per prepararsi..anche se farò un po' di ritardo visto che il signorino qui davanti me non vuole parlare..

Ad un tratto inizia ad urlare, cerca di liberarsi, ma non può e seduto su una sedia e ha le braccia e la gambe legati a una catena a x

Le pupille si dilatano tantissimo, sembra che gli occhi gli stanno uscendo fuori dalla faccia

"Parli?"

Niente..

Sto perdendo perfina la pazienza..

Basta.
Prendo la pistola la carico e gliela punto dritto nella sua fronte, sgrana gli occhi più del dovuto del suo stato..

"No..no..ti prego.."

"Parla"

"Io l'amo, ma lei sta sempre con te.."

Parla a tutto in un fiato, con le lacrime agli occhi.
Il suo respiro é irregolare, l'effetto della droga comincia a sentirsi nel suo organismo
Lui l'ama??
Impossibile.

"Non mi piacciono le prese in giro, dimmi perché gli tenevi le braccia ferme priva di muoversi, o ti faccio ignettare altra droga"

Sparo un colpo nel tetto, facendo sobbalzare tutti in particolare lui, che comincia a urlare..

"Parla, o il prossimo te lo conficco in testa"

"Voleva un piccolo aiuto.."

Finalmente.

"Che aiuto?  Continua la frase."

"Una fuga, ma non ci é riuscita..mi sono dichiarato ma mi ha rifiutato"

Astuta la ragazza.
Dopo dovrò fare i conti pure con lei.

"Qual'é il piano della fuga?"

"Non lo so, non gli ho detto nulla a riguardo.."

Qualcosa puzza.

"Va bene così per il momento, rimarrai qui per un paio di tempo.. e voi ripulite sto schifo"

Esco dalla cella, prossima battaglia.

Sei solo Mia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora