Come avrete potuto intuire dal titolo alquanto particolare ritorno ancora una volta a scassare l'animo su Domina. E questo perché La7 ha reso disponibili sul proprio sito i primi quattro episodi, che mi sono rivista.
E, devo confessare la verità, non mi ricordavo così tante assurdità concentrate in poche ore.
Tranquilli, so benissimo anch'io di starvi rompendo gli zebedei con questo programma😂quindi se siete stufi di sentirlo potete benissimo cambiare capitolo, avete il mio pieno appoggio.
Io non vi giudicherò 💅🏻✨
Se invece avete fegato (e sopportazione) e siete rimasti... allora, beh, benvenuti nel tunnel degli orrori🤡
Cominciamo già dai primi episodi, nella mia memoria totalmente erosi e non la biasimo affatto.
Tralasciando un secondo triumvirato che mi sembra il raduno di tre scemi, con Lepido che dice «guerra? Quale guerra?». Ciccio mio, la guerra che portate avanti da un anno e nella quale ci sei dentro anche tu. O per tutto questo tempo hai avuto le fette di salame sugli occhi? Mutina non ti dice niente? No? Poi partono subito in tromba con l'idea delle Proscrizioni. Ma un attimo di discussione? Cioè da quanto ho capito io questi ci hanno messo giorni a decidere. Potevate ridurmele a poche ore come in Rome, va bene, ma un minimo di messa a punto iniziale? «Siamo qui per x e dobbiamo decidere di y?» Nessun atteggiamento scontroso da parte di Antonio poi?
Avete appena finito di massacrarvi e vi scambiate bacetti e strette di mano? Con Antonio mi risulta irrealistico, anche una lieve rabbia ce la dovrebbe avere.
Poi, veniamo al sodo di questi primi episodi: il matrimonio di Livia. Nello specifico: Livia che entra, come chiunque di umano farebbe, in camera sua e trova sul suo letto Ottaviano (qua Gaio Giulio 😩😩😩AAAAH il dolore) che si sta facendo fare un pompino dalla moglie di Cicerone. Questo la guarda, continuando nel frattempo a farsi pompare, e pare goderci. Poi, mandata via la donna colta in flagrante insieme a lui, Ottaviano si avvicina comodamente a Livia e la bacia.
Capisco perché il mio cervello abbia eliminato totalmente questo schifo, Dio se lo capisco.
Ora, ignorando il nonsense completo di non Cesariano convinto che invita un Cesariano, quello per eccellenza, alle nozze della figlia, ma tu, tu Ottaviano Gaio Giulio quanti cavolo di nomi hai, sei così svitato, così scemo, da intrufolarti in casa altrui, su letti altrui, a trombarti la moglie del tuo principale sostenitore politico, che ti sta aiutando e non poco ricordiamo, e che se lo scopre potrebbe ridurti peggio di Antonio con le Filippiche? Va bene, siamo nel 43, Cicerone è via da Roma al 98%, ma ti vuoi compromettere da solo? Sul serio? Non baci la gente alla cazzo! Non scopi in casa di chi ti ospita! E Scribonia... perché sei innamorato di Scribonia se sappiamo chiaramente che la detestavi dal primo minuto? Perché?!
Apprezziamo la prima frase della didascalia iniziale: «il tiranno Giulio Cesare è stato assassinato.»
Il tiranno...
Gli sceneggiatori sostengono i Liberatori, non sussiste altra spiegazione.
UNO CHE SOSTIENE LA PLEBE, L'AVVANTAGGIA, LA SOCCORRE, CERCA DI DIMINUIRE IL POTERE DELL'ARISTOCRAZIA SFRUTTATRICE E TU ME LO CHIAMI TIRANNO?! Uno che è stato su un mese? Una tirannia si consolida e instaura in un mese? Un mese?!
Ma procediamo, perché l'orrido non finisce qui. Oh no. Ci speravate?😊
Livia e marito e baby Tiberio scappano in lungo e in largo a causa delle Proscrizioni e, dopo un incessante peregrinare, trovano rifugio presto Sesto Pompeo, in Sicilia. Circolano già sentori di un possibile divorzio, Livia che considera di unirsi con Ottaviano ma, badate bene, di non divenirne l'amante. Però cosa fa subito dopo la nostro Livia?
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Meme dall'antica Roma con furore
AlteleIl titolo parla da solo. Preparatevi al delirio.