CAPITOLO 50

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Sconosciuto pov's
Los Angeles arrivo! Mi domandai cosa fosse successo di così grave per farmi chiamare?
Steve pov's
Sono così schoccato per la notizia che non so nemmeno come reagire, ho un fratellino? Per di più è Dylan, il Dylan dei Surenos, non so perché Mark me l'ha nascosto per tutti questi anni, nonostante tutti gli anni che ci sono stato vicino, ma la cosa peggiore è che nemmeno la mia famiglia me l'ha mai detto .
Delle volte la sera sentivo mia madre piangere nel soggiorno e mio padre diceva '' Non farlo per lui, starà bene. Fai affidamento ai nostri amici? Allora non preoccuparti . Non gli faranno mai sentire la mancanza d'affetto che un genitore gli può dare" parlavano di Dylan. Ero piccolo e non capivo cosa volesse dire, ora mi è tutto chiaro. Le notti che sentivo mia madre piangere , è delle volte mio padre le faceva compagnia nella tristezza, era perché avevano abbandonato il loro piccolo, perchè l'hanno fatto? perché me l'hanno nascosto?

- Ora che gli altri se ne sono andati possiamo parlare
Mi disse Laurent. Alzai la testa verso i due uomini che mi stavano davanti e strinsi forte i pugni.
-cosa cazzo vuoi aggiungere? Vuoi dirmi che ho anche una sorella?
Dissi sarcasticamente.
- No volevamo solo dirti perché l'hanno fatto.
Disse Laurent.
-Dylan è nato quanto le due gang erano in conflitt, i Killers volevano avere il territorio dove i Surenos avevano già potere e tu sai che quanto i Killers qualcosa fanno di tutto per ottenerla e in quel momento loro hanno saputo che tua madre aveva messo al mondo un figlioletto, allora i tuoi genitori sono andati in ospedale e mi hanno donato Dylan per far si che lo crescessi in sicurezza. I Killers non sapevano che il piccolo era qui a Los Angeles, ma credevano che i tuoi l'avessero portato con loro, no mai più riparlato con loro dopo quella sera. Ho dato loro la mia parola di non dire nulla a nessuno, in modo che così non potessero vendicarsi su di te.

Non so cosa dire, capisco meglio il perché l'hanno fatto non posso di certo biasimarli, l'hanno fatto per proteggere il mio fratellino, devo spiegare tutto a Dylan. Non posso lasciare che lui in colpi i miei... Nostri genitori, è sotto chock in questo momento, d'altronde come me, ma lo aiuterò come ho fatto con Isa,sono il fratello maggiore e i miei genitori vorrebbero che lo facessi per mio fratello e mia sorella, ho fatto una cazzata a insultare lui e i suoi amici. Perché l'ho fatto con il resto della banda quando volevo solamente farlo a Bradley?
-A cosa pensi?
Mi disse Laurent.
-Devo parlare con Dylan .
-Non vorrà saperne niente
- Non ti ho chiesto un parere , Mark.
Mi voltai per salire al secondo piano, salire le scale uno alla volta e arrivai davanti alla sua porta esitai un po' a bussare, presi un grosso respiro e infine bussai alla porta , feci un passo indietro e Alis mi aprì, aveva l'aria sorpresa di vedermi in piedi davanti a lei.
-Mi fai entrare?
-Non vuole vedere nessuno per il momento.
-Devo parlargli.. è importante.
Esitò un momento e si spostò dalla porta per lasciarmi entrare, lasciai un sospiro di sollievo e avanzai nella camera, notai Dylan seduto sul bordo del letto ma si alzò quando mi vide .
-Cazzo ci fai qui?
Disse arrabbiato.
-Sono venuto a parlare.
-Non ho niente da dirti.
Mi voltai verso la sua morosa e le dissi
-Ci puoi lasciare un momento.. per favore
Guardò Dylan e poi annuì con la testa per poi chiudere la porta dietro di sé e andarsene. Mi voltai verso Dylan e incrociai le braccia
-Dimmi quello che devi e vattene
-Sono venuto semplicemente a dirti... Che anch'io sono molto scioccato non avrei mai pensato di avere un fratello, l'ho sempre sognato, ma non avrei mai pensato di incontrarlo in queste condizioni.
-Hai finito?
-No, volevo dirti che non puoi biasimare i nostri genitori..
-E perché ? Non sei tu che sei stato lontano dalla tua famiglia dalla nascita..
-Si ero lontano dalla mia famiglia, perché mancava qualcuno. Non eravamo una famiglia completa.
- cosa sono queste cazzate? Da quando pensi così? Devi odiarmi e i miei amici anche, tu c'hai venduti ai killers e ora vieni a farmi un discorso sulla famiglia?
- lo so che ti ho fatto del male, ma non volevo includere te l'unico che odio è Bradley , non ci siamo mai capiti e il fatto che voi prendete sempre le sue difese ogni volta mi innervosisce.
-Perché lui ha fatto tantissimi sacrifici per noi, tu non sai quello che ha fatto per noi da quando sta nei Surenos..
-Sempre a prendere le sue cazzo di difese, non mi conoscete e mi giudicate come se fossi il diavolo in carne ossa. Ti avviso che Bradley ha fatto un sacco di cazzate e cose terribili quindi perché è lui il buono?
-Perché noi sappiamo che le ho sempre fatte per il bene di qualcuno.
-Io anche, ho fatto delle cose per il bene di qualcuno e sono comunque il cattivo della storia. Mi sono unito ai Killers per salvare la mia famiglia, lo capisci? Per proteggere nostra madre, nostro padre e nostra sorella. Credi veramente che a me piaccia tutto questo? sapere che se faccio uno stupido errore, la mia famiglia... La nostra famiglia sarà bruciata viva?
Dylan non aggiunse nient'altro, nervoso mi voltai per uscire dalla stanza credeva che Bradley fosse perfetto, ma non capisce che l'ho fatto per la nostra famiglia. Apro la porta della camera e prima che feci un passo Dylan mi prese per la spalla.
-Aspetta.
mi voltai e lui si avvicinò un po' dicendo
-Parlami di loro.
Avanzai verso di lui
-sono le persone più importanti della mia vita, c'è mia madre che si preoccupa sempre per i suoi bambini... E quando dico suoi bambini tu sei incluso.
Dylan mi guardò confuso e iniziai a spiegargli.
-Quando ero piccolo mia madre parlava sempre con mio padre di un ragazzino.. piangeva tutte le sere nelle braccia di nostro padre. ho realizzato che era di te di cui parlava, ti aveva abbandonato e sicuramente è stato il suo più grande rimpianto.
Vidi che Dylan era sul punto di piangere , ma faceva del suo meglio per non farlo a vedere.
-Nostro padre è uno che non abbandona mai a fatto di tutto per renderci felici... E ora che ci penso tu ai suoi occhi... Io e Isa abbiamo gli occhi di nostra madre... Poi c'è Isa la tua sorellona, avete soltanto un anno di differenza, lei è magnifica... Ma...
-Ma cosa ?
Strinse labbra per non crollare davanti a lui, la mia sorellina e così fragile, mi sentirò sempre in colpa pensando a quello che è successo con la notte, non mi perdonerò mai.
-non è più come prima, è una ragazza energica, piena di vita e... La sua voce dolce... Non l'ho più sentita parlare da due anni.
Perché? Che cosa è successo?
-È a causa mia, non ho fatto attenzione a lei.. Due anni fa quattro ragazzi l'hanno aggredita una festa, dovevo proteggerla ma io... Sono un cretino... Dopo questo avvenimento lei è rimasta incinta. Lei ha abortito per il suo bene e io non sono più riuscito a guardare negli occhi, ho provato a suicidarsi ma per fortuna l'abbiamo salvata in tempo. È caduta in depressione e non parla più, il dottore dice che a poco a poco dimenticherà tutto questo, però sono già due anni che aspettiamo..ho anche ucciso quei ragazzi.. sono entrato nella gang per vendicare mia sorella, gli ho fatti soffrire fino all'ultimo respiro , ma questo non ha cambiato la sua situazione.

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