CAPITOLO 46

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pov's Bradley

tutti si girarono verso di noi alzandosi, ma tranne una persona. C'erauna ragazza coi capelli biondi era l'unica cosa che riuscii a vedere. Ma chi è? La ragazza si alzò e si voltò verso me e Mia, la rabbia salii in me vedendo il suo viso apparire e strinsi forte i pugni.

- Mi sei mancata figlia mia.

disse la madre di Mia. No ma davvero? E' veramente qui? Lei non sa più niente di sua figlia e ritorna come se nulla fosse successo, poi osa chiamarla figlia mia. L' ultima volta che l'ho vista stava picchiando Mia. In più, come ha fatto a ritrovarci? Io proteggerò Mia e non lascerò mai che questo soggetto la tocchi.

-Come osa chiamarla così dopo tutto quello che ha subito per colpa sua?

lanciai uno sguardo a Mia e la vidi nello stesso stato, scioccata e paralizzata. mi voltai e lanciai uno sguardo carico di odio a sua madre, lei avanzò verso di noi, anzi verso Mia. Mi misi davanti a Mia impedendo a sua madre di avvicinarsi.

-Farebbe meglio ad andarsene prima che la faccia uscire io stesso, la avverto non sarò buono, è a casa mia e non ha nessuna autorità qui. L'avrei voluta uccidere al nostro ultimo incontro, ma Mia me l'ha impedito. Non so perchè vuole proteggerla dopo quello che ha subito per colpa sua, ma questa volta nessuno mi potrà fermare.

-E' mia figlia ho tutto il diritto di vederla

-Non è più vostra figlia!

gridai.

-E' ancora sotto la mia autorità, tra due mesi avrà 18 anni e in questi mesi che restano deve stare con me.

-Sta bene qui dov'è! Ritornare con lei? pft mai. Dovrà prima passare su di me

-E tu dovrai vedertela con la polizia.

Agrottai le sopracciglia e i miei amici cominciarono a preoccuparsi della situazione che cominciava a farsi seria.

-La polizia?

disse Silvie.

-Si, la polizia. Posso dire che voi l'avete rapita e che mi avete minacciata di morte..

-No!

gridò Mia dietro di me. Mi voltai verso di lei e la vidi guardare sua madre con un' espressione carica di odio. E' la prima volta che parlava cosi a sua madre, passò di fianco a me per mettersi davanti a lei coi pugni chiusi e le disse

-Non puoi portarmi via, altrimenti lo rimpiangerai fino alla fine dei tuoi giorni. Dovresti essere felice che tua figlia sia felice della vita che ha or, è grazie a loro se sono ancora viva e che dormo tranquilla la notte, senza preoccuparmi che domani èun altro giorno dove tu mi potresti picchiare. Non sai nulla di quello che ho passato in questi due mesi, sono finalmente felice, puoi capirlo? Allora non tornare a rovinare la mia vita di nuovo. Voglio restare qui con le persone che amo.

Mia indietreggiò di due passi e io mi misi a al suo fianco, si voltò verso di me e vidi i suoi occhi diventare rossi e le lacrime farsi largo nei suoi occhi. Cazzo! Proprio questa sera? Volevo passare una bella serata con lei. Ogni volta c'è sempre qualcosa che rovina tutto. Il mio viso e i miei muscoli si tesero per la brutta situazione. Giuro che se entro 30 secondi quella donna non se ne va la uccido.

-Ma, tesoro..

-Ma chiudi quella boccaccia cazzo!

gridai

-Tu non centri nulla, è una cosa tra me e lei. Voglio parlarle in privato.

Presi la mano di Mia e dissi a sua madre.

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