Undecided.

CAPITOLO 22

Anonymous pov's
-Perfetto allora martedì sera, useremo la migliore auto...

Chiusi la chiamata e decisi di andare a vedere gli altri ragazzi di sotto.

Bradley pov's
Mi svegliai presto a causa dei raggi di sole sul mio viso. Aprì lentamente gli occhi e vidi il viso di Mia dormire tra le mie braccia. Alzai la mano sul suo viso e gli accarezzai i capelli morbidi. È cosi bella e innocente,  potrei rimanere cosi tutto il giorno.  Ripensai a quello che era successo ieri.
- Flashback -

Lei scese dalla macchina e si diresse verso il suo appartamento.  La guardai per essere sicuro che fosse entrata e misi in moto. Guidai tranquillamente, quando vidi il telefono di Mia  sul sedile posteriore. Non sapevo cosa fare,tornare indietro o no decisi di tornare nel caso lei ne avesse bisogno, in qualsiasi modo non starà già dormendo. Quando arrivai davanti al suo appartamento,parcheggiai l'auto e mi diressi verso il suo piano. Dopodichè , sentì un grido, il rumore veniva proprio da casa sua. Mi avvicinai tranquillamente  e vidi che la porta era aperta,  cominciai a preoccuparmi, sarà uno dei Killers  che è entrato a casa sua! Arrivato davanti alla porta, fui scioccato di vedere Mia a terra intenta a farsi picchiare da sua madre. Mi supplicò di fermarmi, ma la mia rabbia stava salendo in me. Gridai perché la donna smettesse di colpirla. Non aveva nessun rispetto verso sua figlia e io non potevo lasciare Mia tra le sue mani, decisi di portarla con me, a casa mia. Ero incazzato nero,mi aveva nascosto tutto questo. Non ne ha parlato con nessuno, perchè? Se non arrivavo in quel momento,sarebbe probabilmente svenuta.

Continuai a guardarla e ad accarezzarle i capelli. Ha così sofferto nella sua vita e non ha detto niente a nessuno, non merita questo.  È fragile e carina, quando sorride,ha delle piccole fossette sulle guance. Ad un tratto si avvicinò ancora di più a me e mise la sua mano sul mio petto. Cominciò ad aprire i suoi occhi azzurro oceano. Quando vide che la guardavo, arrossi un po' e mi disse dolcemente:

- Buongiorno.

- Buongiorno mia bella, dormito bene?

-Si, te?

-Molto!

Dissi dandole un bacio sulla guancia.

-È da molto che sei sveglio?

- Un po'

Dissi facendole l'occhiolino. Mi sorrise e si alzò mettendosi seduta sul letto. Mi girai di schiena e lei si girò verso di me .

-Che ore sono?

Presi il telefono che era messo sul comodino e guardai l'ora applicata.

- L'una del pomeriggio.

-COSA? L'una?

-Hahahahahaah perché fai questa faccia? Calmati! Oggi è domenica e abbiamo dormito cinque ore questa mattina.

-Ma....io lavoro!

-Nono nessun lavoro per te oggi, d'accordo ? Hai bisogno di riposo.

- Ma l'ho fatto molte volte, il padrone si stuferà e mi licenzierà.

- Non penso.

Dissi con un piccolo sorriso.

- Ah si? Come lo sai?

-Perchè  mia bella, tu non conosci bene il padrone. È lo zio di James e non dice niente agli amici del suo nipote adorato.

- Veramente? Suo zio? Perché non mi avete detto nulla? Non è giusto per lui, io vado a lavorare, è ingiusto per gli altri lavoratori.

Disse alzandosi per andarsene. La presi per le braccia e la tirai verso di me, facendola cadere su di me.

-Bradley !  Lasciami.