Mia pov's
-Vuoi sapere più cose su di me? ...
Lo guardai sorpresa, come sapeva che volevo sapere di più su di lui? Ma non voglio forzarlo, quindi gli dissi :
-Non ti costringerò.
-Discutiamone e poi vedremo. Mi sedetti sulla panchina e lui si mise al mio fianco, facemmo colazione tranquillamente dato che è alle 09:00 l' inizio delle lezioni di oggi. Quando finimmo, presi la mia cioccolata calda e lui fece lo stesso.
-Grazie, era deliziosa.
Mi rispose con un sorriso e mi disse:
-Cosa vuoi sapere su di me?
-Uh ... altre cose , cosa ami, tutte queste cose.
Rise e mi disse .
-Beh ... Mi piace giocare a calcio, anche se non mi hai visto giocare una volta, fare festa con gli amici, fare gare con le auto da corsa come puoi notare ... Farò 20 anni il 16 giugno ..faccio parte di una gang da quando avevo una giovane età, come ti ho detto.
-Perché hai deciso di andare dai Sureňos ?
Il suo viso si contrasse, distolse lo sguardo e abbassò lo sguardo. Credo di aver fatto un errore.
-Per vendicare i miei genitori ... Quando avevo 15 anni, abbiamo avuto grossi problemi finanziari, e mio padre non aveva nessun altra scelta se non chiedere una somma di denaro ai Killers ... Un giorno venirono a casa e mia madre mi nascose sotto il letto ... Mio padre cercava di spiegare a loro che presto avrebbero pagato, ma non erano disposti ad ascoltarli. E li vidi morire davanti ai miei occhi ... Non ho fatto niente. Volevo urlare, ma non venì nulla fuori dalla mia bocca ... Dopo me ne sono andato per vedere James che mi presentó Mark e entrai nella gang per vendicarli, giurai che un giorno o l'altro avrei ucciso quel coglione che ingaggiato quei ragazzi a distruggere la mia famiglia.
Non credevo che lui fosse rimasto calmo e che mi avrebbe risposto. Ma ciò che mi ha detto mi ha scioccò di più ed ero triste per lui, vidi nei suoi occhi l'omicidio. Ma chi potrebbe fare questo?
- Mi dispiace Bradley ... Non credevo che qualcosa di così orribile ti fosse successo . Capisco che non vuoi parlare di questo e ...
- Non è colpa tua! .. E voglio parlartene .. ne ho bisogno ..
Misi la mia cioccolata calda sul tavolo e le presi la mano. Distolse lo sguardo verso le nostre mani e le strinse. Poi continuó la sua storia.
-Dopo aver fatto parte della gang, mi allenai e i Kllers sentirono parlare del mio talento per il combattimento, e i piani di attacco. Da quel momento fummo nemici, anche se prima che io ne facessi parte della gang non li amavo... Inoltre, i Killers non funzionano come noi.
- Cosa vuoi dire con questo?
- Loro hanno un boss in ogni posizione in così tanti stati, noi abbiamo Mark per tutti i Sureňos e io sono il secondo. Ma quello che uccise i miei genitori e il più grande di tutti i boss dei Killers, non sappiamo dove sia per ora. Ma lo troverò e lo uccideró!
Disse questa frase con così tanto odio che faceva paura. Ora capivo meglio il funzionamento delle gang.
-I tuoi incubi sono legati a... voglio dire..
-I miei genitori?
Taglió.
-Sì.
- sì, ogni volta che faccio questi fottuti incubi, vedo la scena dove i miei genitori sono stati assassinati.
- Bradley , posso farti un'ultima domanda?
- Va bene
-Chi altro c'è nei tuoi incubi? .. Perché hai gridato "Lasciateli " e "lasciatela"?Bradley pov's
quando mi fece questa domanda un blocco mi si formò in gola. Se sapesse che quella persona era lei. Sì, era lei. Per la prima volta, l'ho vista nei miei sogni, dopo i miei genitori.
- FLASHBACK -
mi nascosi sotto il letto dei miei genitori, sentì un uomo urlare e mio padre che tentava di spiegargli qualcosa. Io piangevo, non sapevo che cosa stava accadendo al di là della porta, mia madre mi fece promettere di non uscire fino a quando questi uomini non se ne erano andati . Poi, la porta si aprì , trattenni il fiato e ascoltai quello che dicevano.
-Lascia mia moglie tranquilla, lei non ha fatto nulla.
Disse mio padre.
-Ti avevamo detto che se non ci ripagavi , ci sarebbero conseguenze!
Disse un uomo.
-Andate da Dio!
Disse un altro uomo.
-NO! Gridò mio padre.
Poi sentì due colpi, misi le mani sulle orecchie e chiusi forte gli occhi , quando riaprì gli occhi, mia madre giaceva a terra con un sacco di sangue. Volevo andarmene, ma mi fece segno "no" con la testa.
- è Il tuo turno!
Disse l'uomo. E altri due colpi di pistola, il corpo di mio padre cadde sul lato opposto, guardai mio padre che mi fece un debole sorriso. Volevo uscire, ma i due uomini erano ancora li , vidi i loro piedi.
-Andiamocene prima che i poliziotti arrivano.
-Andiamo!
Se ne andarono, sentì la porta chiudersi. Esco dal mio nascondiglio e misi mia madre tra le braccia. Era già andata, non l'ho mai venerata, non la avrei mai più presa tra le braccia di nuovo, piansi e chiusi gli occhi con le mani tremanti. La appoggiai delicatamente la terra e presi mio padre, aveva problemi di respirazione e mi sussurrò.
-Noi ti amiamo...
-Papà ...
Poi chiuse gli occhi . Per sempre. Lo strinsi forte contro di me e lo riposai accanto a mia madre. Mi alzai a gambe tremanti, le lacrime, la mia visione era offuscata e dissi loro.
- Mi vendicherò di voi, anche se devo morire per questo ... Vi amo.
Mi voltai per lasciare la stanza, quando mi sono trovai in un vicolo buio e faceva freddo. Camminai lentamente quando sentì un urlo. Corsi a vedere chi fosse. Poi vidi Mia con tre uomini che la tenevano ferma.
Gridai.
- LASCIATELA!
Gli uomini si voltarono e uno di loro tirò fuori un coltello. Corsi, non avrebbero fatto quello che pensavo, ma lo conficcò nel ventre di Mia . Lei cadde al suolo e gli uomini se ne andarono e la presi tra le braccia,lei disse con difficoltà.
-Bradley ... Io ...
Chiuse gli occhi, senza finire la frase. La mia rabbia aumentó in me,la strinsi a me e urlai con tutte le mie forze. Perché anche lei? I miei genitori erano già troppo, quindi perché lei?
- Fine del Flashback-
-Bradley mi stai ascoltando?
-Uh ... sì ... no ... Mi dispiace , cosa stavi dicendo?
-Che se non vuoi parlare di questo, smettiamo. So cose sufficienti per ora.
Questa ragazza mi capisce bene e sa quello che voglio e che non voglio. Non volevo dirle che era lei nei miei sogni, non ero pronto. Perché? Non lo so. Sorrisi leggermente e le dissi:
- Raggiungiamo gli altri?
- D'accordo.
Si alzò per dirigersi verso la porta della camera. Era davanti a me, voleva aprire la porta, ma la tirai verso di me dalla sua vita, aveva l'aria sorpresa dal mio gesto, si voltò verso di me e mi guardó con sguardo interrogativo.
- Grazie per avermi ascoltato.
Dissi dolcemente. Mi sorrise e si mise sulla punta dei piedi per arrivare alla mia altezza, si avvicinò a me e mi baciò teneramente, la serrai contro di me e lei mi accarezzò i capelli, mise fine al nostro bacio e mi disse:
-Sarà meglio se andiamo, sennò saremo in ritardo.
Sospirai all'idea di andare a scuola e Mia lo notó, mi diede una pacca sulla spalla e mi disse:
-È meglio se non dormi in classe, sennò...
- Sennó cosa?
Dissi con un sorriso beffardo.
- Non ti aiuterò per riprendere le lezioni che hai perso e avere un miglioramento dell' l'80% di tutto .
-Mio Dio, ci penseró prima di fare promesse stupide .
Dissi alzando gli occhi al cielo.
-Non è stupida! Andiamo!
Poi uscì dalla camera e la seguì, arrivati nella sala da pranzo tutti chiaccheravano e ridevano, quando ci videro Alex mi domandó con un sorriso perverso:
-Eh bene,avete fatto una colazione romantica cugino?
-Zitto Alex!
Dissi.
-Avete l'aria assonnata Bradley , avete passato una notte movimentata?
Domandò Josua con un occhiolino. Guardai Mia era cosi imbarazzata per quello che aveva detto Josua davanti a tutti. So che é timida e che questo genere di situazioni, la rendono a disagio. Io ero abituato agli scherzi di Josua , non cambierà mai!
- No, ma se vuoi che mi affatico un po, posso picchiarti e sfogarmi su di te, che ne dici?
-Nono, mi hai già battuto nella lotta, passo il mio turno!
Tutti scoppiarono a ridere, in questa casa nessuno mi ha ancora battuto. Abbiamo cominciato ad allenare le ragazze perché cosi possono avere dei metodi di difesa più efficaci. Devo insegnare a Mia qualche trucco per farla difendere anche a lei.
- possiamo andare, perché le lezioni iniziano tra 30 minuti?
Disse Silvie .
- Si piccola! Solo due minuti, vado a cercare i nostri zaini nella nostra camera .
Disse James.
James andó nella sua stanza e tornò dopo pochi minuti. Noi ci dirigemmo verso le nostre auto, Steve e Mark se ne andarono per il lavoro e noi per la scuola superiore. Decisi di prendere la mia moto oggi,mi avvicinai a Mia era che era in piedi a fianco a me.
-Sali?
chiesi.
-Uh ... Io non sono abituata a salire su una moto.
- Non guiderò veloce.
Le tesi la mano e lei la prese delicatamente. Si sedette dietro di me e gli diedi il mio casco, io ne misi un altro e partì . Anche Dylan aveva la sua moto con Alis seduta dietro. Mia avvolse le braccia intorno alla mia vita e la strinse forte. Mi ricordai la prima volta che lei era salita con me, lei non voleva mettere le sue mani, quindi l'ho fatto al suo posto. Sorrido a pensare e guidai fino alla scuola.
Durante il viaggio, Mia mi tenne stretto e non parló. Arrivati al liceo, raggiungemmo le nostre aule. Io, Mia, Alex, Annalise, Dylan e Ryan erano rimasi indietro. Ryan venne a sedersi dall'altra lato di Mia, parlavano e ridevano assieme. Strinsi i pugni, quando sentii una mano posarsi sulla mia, notai che era la mano di Mia, parlava con Ryan, ma lei accarezzava la mia mano. Mi calmai subito e presi anche io la sua mano , poi l'insegnante di inglese inizió la sua lezione.
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Undecided.
ActionMi chiamo Mia Taylor, ho quasi 18 anni e ho vissuto una vita complicata a dir poco fin dai miei primi anni di età. Mia madre è un tossica, spesso mi picchia senza motivo,Mio padre ci ha abbandonate fin da quando sono nata. Praticamente é come se viv...