Bradley pov's
- Bradley, restano 15 minuti prima che la bomba esploda...
-Cazzo! Cosa facciamo?
Disse Josua. Camminai avanti e indietro per il bagno, passando la mano nervosamente sui miei capelli, dopodichè lasciai un grugnito di frustazione.
-Bradley, i minuti passano.
Mi ricordò Alis.
-LO SO, CAZZO!
Provai a riflettere con più calma. Andiamo Bradley non hai molto tempo, rifletti! Devi trovare un idea. Inspirai ed espirai, per farmi calmare..ho trovato! Tirai fuori il telefono e composi il numero di Jason perchè non ci ho pensato prima?
-Bradley, dove siete?
-Jason abbiamo bisogno del tuo aiuto..Mia ha un piede attaccato a una bomba.
-COSA? Sei serio?
-Sei tu il migliore in questo campo, puoi entrare all'interno?
-No, i poliziotti non ce lo permetterebbero.
-Jason, restano 12 minuti cazzo!
Dissi impaziente.
-Okay, metti il viva-voce.
Feci ciò che mi chiese sospirando.
-James , la bomba assomiglia a quella che ha avuto Mark sotto la sua macchina? Quella che abbiamo visto pochi mesi fa.
-Si, è quasi identica.
Rispose.
-Allora, inanzitutto Mia non muoverti.. è una bomba automatica.
Mia piangeva sempre di più, mise la mano sulla bocca per cercare di trattenere i singhiozzi. Vedevo che cercava di non muoversi, ma si trovava in difficoltà dato che il suo corpo stava tremando.
-James, abbiamo disattivato una bomba simile, ascolta le mie istruzioni.
Disse Jason.
-Non ne sono capace Jason..
-Stai zitto, è la vostra unica possibilità.
Disse lui interrompendolo.
-Okay, cosa devo fare?
-Prendi qualcosa di abbastanza piccolo, per riuscire a cliccare sul pulsante sotto la casellina bianca.
Alis prese una molletta dai suoi capelli e la diede a James e fece ciò che Jason gli aveva detto.
-Presto ragazzi.
Disse Alis.
Appoggiai il telefono vicino a James e mi avvicinai a Mia.
-James togli il viva-voce, Mia si innervosisce sempre di più.
Dissi. Lui prese il telefono e tolse il viva-voce e lo appoggiò all'orecchio. Io mi avvicinai ancora di più a Mia, ma lei mi fermò.
-Bradley ...non..avvicinarti.
-Non me ne vado senza di te.
Mi avvicinai a lei e le porsi la mano, lei la guardò esitando ma decise di pormi anche la sua,strinse forte la mia mano e le dissi:
-Chiudi gli occhi.
Lo fece e mi avvicinai attaccando il mio piede al suo, lei aprì gli occhi bruscamente e voltò il suo sguardo verso di me, i nostri visi erano così vicini l'uno all'altra che potevo sentire il suo respiro caldo sul mio viso.
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Undecided.
ActionMi chiamo Mia Taylor, ho quasi 18 anni e ho vissuto una vita complicata a dir poco fin dai miei primi anni di età. Mia madre è un tossica, spesso mi picchia senza motivo,Mio padre ci ha abbandonate fin da quando sono nata. Praticamente é come se viv...