15.

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AARON•

Una delle prime domande che passa nella mia mente, è appunto quella che Megan non si sarebbe mai aspettata di ricevere.
Ma quando ti trovi in una situazione del genere, le pensi tutte.

"E se avesse corrotto il medico?"

Cerco però di non farglielo capire, provando a scoprirlo in altro modo, leggendo in dettaglio le parole scritte su carta.

Abbiamo lo stesso sangue.

"Su carta o nella vita?"

Sospiro, puntando poi gli occhi contro Tessa e contro mamma, che mi hanno seguito durante questo momento.

Megan poi si avvicina, con a sua volta dei fogli in mano.

«Questo è per te che avevi messo in dubbio la tua paternità, credendo ti avessi tradito. Hai avuto la tua risposta?» Si rivolge a me, non mantenendo le distanze.

I nostri occhi si sfidano, essendo vicini.
Forse troppo.

«Continuerò a non crederci fin quando non nascerà, Megan. Quando nasce, avrò l'opportunità di controllare se sul suo corpo c'è uno dei dettagli che porto sul mio corpo»

«E se così non fosse? Non sempre accade»

«Mia madre ha un neo sul braccio destro, così come ce l'ho io, Megan. Se lo dovesse avere anche mio figlio, allora ti crederò, altrimenti puoi dirmi addio per sempre»

«Perchè non mi credi? Perché credi che ti abbia tradito?»

«Perchè ti sto conoscendo, e sto capendo che sei capace di fare qualsiasi cosa pur di tenertelo fra le gambe»

«Che cosa?»

È scioccata, ma non mi scuote neanche un po'.

Per nostra fortuna, eravamo già rimasti lontano dai medici.

Mamma riesce a prendermi dal polso per portarmi via dall'ospedale, prima di farmi scoppiare ad urlare, mentre Tessa è rimasta dentro con Megan, probabilmente per parlarle di qualcosa.

«Ti prego di calmarti, Aaron. Capisco si difficile, ma per ora, quel bambino è il tuo e non si può fare nulla per andare contro questa realtà»

«Devo trovare il modo per capire se ha corrotto il medico»

«Credi ne sarebbe capace?»

«Si»

«E credi che, se così fosse, i medici siano così stupidi da dirti la verità? Non quando c'è di mezzo qualcosa, probabilmente Megan avrà pagato ognuno di loro per fargli tacere, o avrà messo in mezzo altro»

«Dio... Che donna avevo accanto, mamma?»

«Fortuna che abbiamo capito che persona è, meriti di meglio, Aaron»

Sorrido davanti a quelle parole.
Ho avuto una bella idea a proposito.

Ma spero possa andar bene in un momento come questo.

Ho bisogno di svagarmi.
Di pensare ad altro.

E l'unica che può riuscirci è proprio lei.

«Posso presentarti una persona?»

«Chi?»

«È una mia amica, la ragazza che ho conosciuto alle Maldive»

«La ragazza con la quale sei uscito tutte queste sere?»

Io e Grace non ci siamo mai fermati.
Ogni singola sera siamo usciti insieme, nonostante l'oretta che ci separa.

Una volta, suo fratello ha accompagnato lei da me.
Ho avuto il piacere di conoscerlo solo attraverso l'auto, ma non abbiamo parlato personalmente.

Perfetti, Ma Imperfetti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora