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AARON

Sapevo che sarebbe potuto succedere.

Ne ero consapevole io, così come ne era consapevole Tessa, insieme a Josh.

Le avevano sconsigliato forte agitazione, ma purtroppo, non la si può controllare.

Difatti ha perso i sensi per questo, ci hanno informati pochi attimi dopo che Grace avesse messo piede nella camera per controllarsi.

Josh nel frattempo, ha continuato a contattare i genitori di Jennifer, dopo aver continuato a non ricevere risposta da parte della sua ex ragazza, e la madre di lei, lo ha informato di un evento spiacevole, che ha spiazzato tutti noi.

La donna ha incolpato Josh dell'accaduto, più che altro di essere rimasti lontano da Jen quando aveva più bisogno di lui.

Ma Josh non aveva la minima idea.

Sembra che Jen aspettasse un bambino da Josh, ma che non è riuscita a fare in tempo a dirglielo, o almeno, è la mia supposizione.

C'è sempre la seconda strada, quella di nascondere la verità.

Magari ha voluto evitare l'argomento perché Josh l'ha lasciata, ma non è una buona spiegazione, quindi meglio pensare che non sia riuscita a dirglielo.

Jen ha avuto un incidente con l'auto nella quale è rimasta ferita gravemente.

Il piccolo non è sopravvissuto subito, lei invece, ha lottato con tutte le sue forze senza riuscirci.

O meglio, è entrata in uno stato di coma dalla quale non sa se riuscira ad uscirne.

Anche lei, stessa sorte di Grace.

Peccato che al volante c'era Jen.

Josh si è sentito la terra sprofondare sotto ai piedi e il respiro mancare, ma avere mia sorella accanto l'ha aiutato.

Ma non sappiamo se dirglielo a Grace, ne tantomeno come.

Il medico ha continuato a dirci di evitare lo stress, le forti notizie.

Ma è la sua migliore amica, se le nascondiamo qualcosa di così forte, è probabile che non ci rivolga più la parola.

«Tua sorella si è svegliata, Josh, vuoi andare prima tu a vederla? Così almeno le dici qualcosa su Jen, prima di raggiungerla»

Questo perché lui vuole andare a Los Angeles da Jennifer.

Assicurarsi che tutto sia vero.

Anche se non potrebbe mai essere una bugia.

Vuole parlare con i genitori di Jennifer.

Chiedere loro scusa.

Tessa accompagnerà lui, ma non so se sia la scelta migliore.

«No, Aaron, va prima tu. Raccontiamole qualcosa che possa calmarla, ma senza entrare nel dettaglio, almeno per il momento. Grace non può prendere spaventi»

Annuisco, entrando nella camera, trovandola con occhi sbarrati a fissare la porta.

Mi sorride brevemente, uno di quei sorrisi nella quale puoi perderti.

Cammino a passo veloce verso di lei, dopo averle preso la mano.

«Ehi, splendore»

«Ciao amore mio»

Le bacio una guancia.

«Come stai?»

«Rispondi tu a questa domanda. Come sta Jen?»

Perfetti, Ma Imperfetti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora