•AARON•
"Il bambino ha la sindrome di Down"
Abbiamo letto precedente di questi problemi che un bambino potrebbe avere e di come funziona, ma non credevamo che potesse succedere proprio a noi.
Mi sento spaesato, confuso.
Certo, questo non cambierà nulla, ma la sola certezza che nostro figlio sia malato, ha cambiato la visione che avevo di questo mondo così cattivo, quanto crudele.
Chi non si merita neanche un briciolo di sofferenza, è solito star male.
Piangere e odiarsi.
Mentre le persone che realmente dovrebbero soffrire, e meriterebbero tutto il male di questo mondo, puntualmente sono le persone che stanno sempre bene.
In salute e felici.
Nel tragitto per andare a lavoro, Grace ed io non parliamo.
Succede sempre così.
Quando abbiamo una notizia che ci getta col morale a terra, nessuno dei due ha mai il coraggio di affrontarla.
Quando arriviamo, Tessa è davanti all'ingresso insieme a Josh.
Jennifer ha lasciato Chicago per tornare dalla sua famiglia che aveva bisogno di lei, ma ha promesso che sarebbe presto tornata da noi.
Mentre la mia donna si avvicina a suo fratello, io mi avvicino a mia sorella.
Ne lei, ne Josh, capiscono.
Ma i nostri sguardi bastano per far intendere che sia successo qualcosa di forte.
Qualcosa che ha cambiato le nostre vite.
«Ragazzi, perché questo silenzio? Avanti, diteci qualcosa»
«Josh...» Grace prova a parlare, ma si blocca.
La sua mano è sulla pancia.
«Ehi, che c'è? Che succede? Ragazzi, mi sto spaventando»
«Si, anch'io» Tessa conferma.
Io guardo entrambi.
Credo sia il caso di prendere parola, Grace è sconvolta.
«Il bambino ha qualcosa che non va... È malato»
«Che significa malato? Che stai dicendo Aaron?» Quasi mi urla addosso Josh.
Poi Tessa lo intima di calmarsi, guardando me.
Poi Grace.
«Ha la sindrome di Down e io... Noi... Non ce l'aspettavamo»
Nessuno dei due può crederci.
Un po' come noi agli inizi.
Come adesso.
Tessa abbraccia Grace, che è scoppiata in singhiozzi.
Ariel, figlio mio, sarai sempre uguale agli altri, nulla ti differenzierà da loro.
Hai la mia parola.
«Purtroppo è andata così, dobbiamo accettarlo»
«Si, assolutamente... Il bambino avrà sicuramente una vita davanti, d'accordo? -Tessa incastra fra le dita il viso di Grace- non rimaneteci male, è logico, non fraintendetemi, ma il bambino verrà alla luce a prescindere, Grace, non vi ha lasciato... Capisci? Lui potrà comunque starvi accanto» Le sue lacrime si fondano con quelli di mia moglie.
Tessa sta sicuramente ricordando suo figlio.
Il suo aborto.
Com'è avvenuto.
STAI LEGGENDO
Perfetti, Ma Imperfetti.
FanfictionÈ brutto quando non si viene capiti da nessuno. Quando vorresti sempre sorridere, e invece non smetti di lacrimare. Non vieni compresa neanche da te stessa. Aspetti e speri che arrivi quella persona che riesca a farti cambiare. Che riesca nel suo i...