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GRACE•

Ogni persona è diversa dall'altra.
Ogni essere umano prova sentimenti contrastanti, emozioni che non sono uguali alle altre.

Ognuno di noi vorrebbe esserci per qualcuno, ma se non si ha l'occasione, aiutare non è possibile.
Dare una mano, per cercare di sentirti utile in qualcosa, per sperare di cambiare qualcosa nel destino già scritto.

Ma non siamo noi a decidere, nessuno di noi prende decisioni sul nostro futuro.
Ho sempre creduto che la nostra vita è già stata scritta, noi viviamo quello che altri leggono.

Perciò rimaniamo fermi su quello che crediamo giusto, o forse anche sbagliato, senza avere possibilità di cambiare.

«Prendi un asciugamano e una bacinella d'acqua, Grace»

Ho sempre fatto tutto quello che mi hanno chiesto.
Procuro oggetti, dimostro che su di me possono contare, soprattutto quando mi vedono in lacrime, che cerco di non pesare su nessuno.

Da quando mamma è malata, la mia vita sta andando a rotoli.
Non abbiamo speranze, specie dal momento in cui abbiamo scoperto che è nato dal nulla.

«Arrivo» È la mia risposta, prima di dirigermi in cucina per riempire l'acqua.

Avverto mamma tossire, perciò corro nuovamente in salotto e mi sistemo di fianco a mio fratello, che le tiene la mano, la stessa, che poi sposta, una volta inserito l'asciugamano all'interno dell'acqua, da passare sulla fronte.

«Mi dispiace» La sua voce è fleibile.

«Di cosa?»

«Di tutto, Grace... Ho permesso a papà di andare via»

«Papà è andato via perché non voleva assumersi la responsabilità di due figli, non è colpa tua, non osare» Parla mio fratello, stringendo più forte la mano di mamma, che però non ricambia.

Ho sempre più paura che il momento sia vicino.

«Non sono stata forte dal trattenerlo» Scoppia a piangere, tossendo poi, ancora una volta.

I suoi occhi sono socchiusi. Le lacrime scendono dal viso, impossibili da fermare.

«Mamma...» Josh parla, avvicinandosi poco di più col volto, stesso movimento che ho ripetuto io un attimo più tardi.

«Vi amo» Sono le sue ultime parole, prima di chiudere per sempre gli occhi.

QUATTRO MESI DOPO.

Un cuore che batte, ma meno rispetto a prima.
Un tempo che è volato, ma sembra non essere passato mai.

«Allora ci stai? Una bella settimana da passare via, io e te, insieme» La mia migliore amica Jennifer, non ha alcuna intenzione di mollare, e di lasciarmi cedere.

Da quando mamma è andata via, insieme a mio fratello, è stata sempre presente, senza mai chiedere nulla in cambio.
Specialmente in quest'ultimo periodo, nei tre mesi d'estate, nella quale non ho vissuto come facevo una volta, ha deciso di portarmi per una settimana con sé, alle Maldive.

Nella settimana di ferragosto, sono molte le cose che accadevano tempo fa, eppure non ho più la stessa grinta che avevo una volta.

«Non mi va...»

«Andiamo, possiamo passare giorni spensierati, mettere da parte i problemi, e viverci la vita, prima di tornare a ciò che facciamo tutti i giorni»

Non è una cattiva idea.
Ma non ho la testa per lasciare mio fratello, e la mia casa.
Soprattutto non riesco a lasciare tutto da una parte.

Perfetti, Ma Imperfetti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora