Capitolo 25

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Finalmente dopo qualche minuto riesco a riscaldarmi un pò, grazie all'aria calda che si è diffusa in tutto l'abitacolo. Durante il tragitto verso non so ancora quale destinazione Axel guida assorto nei suoi pensieri, non accenna ad intavolare un discorso , dal suo profilo corrucciato capisco che qualcosa lo sta tormentando, mentre sto per chiedergli dove siamo diretti vedo che ci troviamo nei pressi di una villa maestosa.
Si avvicina nei pressi di un cancello che copre tutta la visulae degli interni dell'abitazione, estrae un piccolo aggeggio e dopo aver premuto un tasto la ricenzione si apre ed Axel si appresta ad entrare.

Proseguiamo giusto qualche altro metro fermandoci poi in un'area riservata per il posto delle auto, noto che ci sono altre macchine posteggiate, entrambe dall'area abbastanza costose e lussuose, tutto intorno a me è sontuso sfarzoso.

Osservo l'ambiente a me circostante e assorta nell'ammirare ogni piccolo dettaglio, quasi mi spavento sobbalzando un pò quando Axel rompe il silenzio dicendomi <<Vieni, scendiamo>>.

Abbandoniamo l'auto e ci dirigiamo verso quella che penso sia l'entrata della villa. L'asfalto è bagnato, per cui cerco di fare più attenzione mentre cammino, evitando di fare figuracce davanti ad Axel.

<<Axel, dove siamo?>>

<< A casa mia, io ho conosciuto la tua camera ieri, e mi sembra doveroso ora farti conoscere la mia>>, mi dice sornione, sono alquanto confusa, credevo che la villetta dove eravamo soliti andare fosse la sua casa.

<<Forza, che fai lì impalata andiamo>>

<<Scusami Axel è che..insomma..io credevo che casa tua fosse l'altra..>>

<< beh si anche quella è casa mia>>, mi dice con nonchalance mentre io lo guardo sbalordita. Sapevo fosse benestante ma non a questi livelli. Mi prende subito dopo per mano e mi conduce all'interno della sua abitazione.

Varchiamo l'entrata e noto immediatamente il pavimento di marmo bianco con alcuni filamenti dorati, tirato a lucido, talmente pulito da sembrare uno specchio,cerco di pulire per bene le scarpe sullo zerbino ma mi sento comunque in colpa di dover calpestare il pavimento con queste scarpacce. Alla mia destra c'è un grande specchio anch'esso troppo schifosamente pulito. Più avanti ci sono alcuni divani ad occupare la grandezza spropositata della stanza, mentre a sinistra c'è la zona riservata alla cucina,anch'essa maestosa e ultramoderna, con accessori tecnologici e dall'area molto costosi.

Mi guardo attorno, meravigliata dalla bellezza di questa dimora, sono ipnotizzata dai lampadari di cristallo che si trovano sospesi su di me, ma una voce mi riporta alla realtà
<<Bentornato signore, si ferma a pranzare con Corinne e il signorino Tyler? Oh avete ospiti, apparecchio anche per la signorina?>>, la donna si rivolge ad Axel con cordialità, e i suoi modi di fare ispirano dolcezza.

<<No Carla se cortesemente puoi preparaci qualcosa veloce per me e per la mia..ragazza. Ah Stella lei è la signora Carla, Carla lei è Stella.>>, Axel fa le presentazioni mentre
io non credo alle mie orecchie, mi ha presentato davvero come la sua ragazza?
La signora Carla si avvcina per stringermi la mano, io ricambio ancora frastornata, imbarazzata e rossa in viso.

<<Piacere signora Carla>>

<<Oh sigorina il piacere è tutto mio, cosa preferisce per pranzo?>>, mi chiede dolcemente, ma Axel risponde al posto mio, e lo ringrazio tacitamente perché al momento sembra quasi di aver perso l'uso della parola.

<<Carla stia traqnuilla sia per me che per Stella vabene qualsiasi cosa. Ah e se gentilmente ce lo puoi far portare su nella mia camera da Susi>>

<<Ma certo signore, come desidera>>, Carla ci sorride per poi dilinguarsi verso la cucina.

Axel mi prende per mano e mi conduce verso la scalinata enrome che si trova al centro della stanza, anch'essa fatta di marmo. Dopo aver fatto le scale mi conduce verso quella che penso sia la sua camera.
Apre la porta e una volta dentro posso notare subito la grandezza della camera, sembra essere il doppio della mia. Alla mia destra c'è una portafinestra, alla sinistra invece c'è una scrivania, un computer da gaming, e altre diavolerie tecnologiche, sempre sulla sinistra noto quella che dovrebbe essere una cabina armadio enorme. Al centro della camera c'è un letto maestoso, mentre accanto c'è un'altra porta dove penso si trovi il bagno.

Due anime cadute Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora