Axel

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Ciao stelline, sono tornata e questa volta di nuovo con il vostro Axel.🖤🌪️


Come al solito vi invito a lasciare una stellina al capitolo per supportarmi. ✨🫶🏻

Per me è molto importante. Grazie in anticipo a chi lo farà❤️

E adesso vi lascio proseguire con la lettura.  


Eccola, la ragazzina che mi ha completamente fottuto il cervello, è qui tra le mie braccia e non m'importa se intorno a noi ci sono un mucchio di persone che ballano, si spingono e fanno baldoria, non m'importa se i cazzoni dei miei amici mi stanno guardando, m'importa solo di lei in questo preciso momento.

È incredibile tutto ciò, non riesco ancora a darmi una spiegazione logica, non ci riesco.

«Axel cosa ci fai qui?», le sue labbra si stanno muovendo, sta parlando con me? Non lo so, la musica è forte ma il rumore dei miei pensieri lo è di più. Ritorno in me e mi avvicino di più a lei per farle ripetere la domanda.

«Ti ho chiesto, cosa ci fai qui?» ripete, avvicinandosi al mio orecchio, il suo respiro mi accarezza il collo e il mio cazzo subito ne risente.

Sono completamente andato, mi sento come un ragazzino alle prime armi con gli ormoni a tremila, cazzo Axel vedi di darti una calmata.

La mia vocina interiore ha ragione, devo assolutamente calmarmi, è solo una ragazza, ne ho avute tantissime nella mia vita, non è poi così diversa da tutte quelle che mi sono scopato, giusto?

Giusto, giusto un cazzo! Stella non è come tutte le altre, lei è diversa...O forse sono io ad essere diverso con lei?

Non lo so cazzo, e non m'interessa scoprirlo proprio ora, mentre lei si avvicina ancora di più a me, mettendomi una mano dietro la nuca, il suo seno schiacciato contro il mio petto, cristo non devo farlo. Non è il momento di pensare a lei, nuda, contro di me, o anche sotto di me, e perché no...anche inginocchiata tra le mie gambe mentre me lo succhia con la sua inesperienza e innocenza, con quei suoi occhi da gattina spaventata ma allo stesso tempo da ammaliatrice...

«Allora, intendi rispondermi? Axel stai bene?» domanda con aria preoccupata.

«Cosa? Ehm si si bene. Tu invece come stai?» balbetto, cazzo Axel adesso ti metti anche a balbettare, ritorna subito in te adesso!

«Io si, sto bene. Non mi aspettavo di trovarti qui ad essere sincera» afferma sospettosa

«Be nemmeno io.»ribatto

«Nat mi ha chiesto di uscire e di divertirci un po', lo so di solito non frequento questi tipi di locali però ero troppo in ansia per restarmene a casa, per cui eccomi qui. Tu invece?» chiede aumentando leggermente il tono di voce per farsi sentire dal volume della musica sempre più alto.

Qualcuno mi spinge da dietro, e sempre più persone iniziano ad ammassarsi, devo assolutamente uscire da questo cazzo di locale e lei deve venire con me.

Le prendo la mano, la intreccio alla mia e con il capo indico di seguirmi. Lei lo fa, mi segue, stringe la presa mentre ci avviniamo all'uscita del pub, ma arrivati quasi alla fine mi accorgo che la folla non diminuisce anzi aumenta, mi avvicino al ragazzo della sicurezza e gli chiedo se c'è un'uscita secondaria, per fortuna mi dice di si, in fondo a destra c'è una porta che conduce al retro del locale, lo ringrazio e facendomi spazio tra ragazzi ubriachi e ragazze euforiche.

Ad ogni passo che percorro stringo la sua mano e mi assicuro che nessuno osi sfiorarla.

Dopo qualche secondo raggiungiamo finalmente l'uscita, spalanco la porta, la richiudo in fretta e una volta fuori inspiro l'aria fresca che mi circonda, e il rumore assordante di poco fa lascia spazio al silenzio della notte.

Due anime cadute Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora