Capitolo 5

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Il weekend è passato, finalmente oggi riprendo le lezioni, Gin non ha fatto altro che lamentarsi in questi due giorni, ha definito Axel un bastardo, e che le ha fatto intendere altro, ma che poi alla fine non l'ha nemmeno baciata o degnata di uno sguardo, dopo aver scambiato due chiacchiere appena arrivata .

Lei dice che quelli come lui non le guardano quelle come lei, e non riesce a capire il motivo per cui l'ha invitata alla festa . Poi drammatica com'è ha aggiunto che nessuno s'innamorerà mai di lei, e che nessuno la sceglierà mai , perché è brutta e bla bla bla, la solita fissata, per me è bellissima, sono gli uomini che non ne capiscono nulla! Io la trovo una modella , sarebbe perfetta sulla passerella e sul grande schermo , mah i ragazzi d'oggi avranno tutti dei problemi alla vista.

La stessa cosa dissi anche ad Henry la sera che venne a guardare Harry Potter a casa mia, le ho chiesto come fa a rifiutare una come Gin, oltre ad essere stupenda, è anche tanto simpatica, genuina , intelligente,insomma mi ci vorrebbe una giornata ad elencare i suoi pregi .Ma lui ha stroncato subito il discorso dicendo che non è il suo tipo di donna ideale , e che non possiamo fargliene una colpa. Purtroppo ha ragione , per questo motivo non ho infierito ulteriormente, e mi sono arresa subito .

Arrivata al campus non trovo nè Gin e nemmeno Henry fuori il cortile , per cui inizio ad entrare e mi fermo al distributore di bevande per prendere una bottiglietta d'acqua, ne porto sempre una con me, ma oggi l'ho dimenticata per la fretta . Mi inginocchio e recupero la bottiglietta, una volta in piedi ,distrattamente mi giro e mi scontro con una parete, aspetta da quando in qua le pareti camminano, alzo la testa e quello che vedo non è affatto una parete, ma un ragazzo in carne ed ossa, ma il suo petto è duro come una roccia giuro. Dopo aver messo a fuoco il povero mal capitato , noto che è lo stesso ragazzo che avevo osservato alla mensa. Colui che con uno sguardo era riuscito a mettermi in imbarazzo. Dopo un silenzio vergognoso mi rendo conto che gli devo delle scuse , visto che ho fatto rovesciare a terra il suo smartphone, e così timidamente e balbettando un po' come un imbranata gli dico << scu-scusami, i-o , io non, mi sono girata all'improvviso , non sapevo ci fosse qualcuno alle mie spalle , mi-mi dispiace davvero tanto>> mortificata e imbarazzata da morire mi presto a guardarlo negli occhi, e fu lo sbaglio più grande che potessi mai fare, i suoi occhi sono così neri, da non riuscire a distinguere la pupilla dall'iride , sono spaventosi ma anche ipnotici , e mi stanno osservando e studiando .

Lui mi guarda e dopo un po' finalmente mi toglie dall'imbarazzo dicendomi << no , scusami tu, ero distratto e non ti ho vista>> con quella voce così calda e sensuale, oh merda, ma che cosa sto pensando ! Riprenditi Stella per favore non sei in te ! Così decido di mettere fine a questa figuraccia ma lui mi precede e continua dicendo << comunque piacere io sono Axel , e tu sei? >> cazzo , cazzo , non mi dire, è proprio quel Axel , non ci posso credere, o forse no, forse ci sarà un'altro Axel qui al college da qualche parte . Ma dalla descrizione di Gin, è per forza lui. Merda devo scappare da qui, lui è il bastardo che diceva Gin ieri .
Ammaliata , però rispondo << ehm piacere Stella , comunque spero che non si sia rotto il tuo iPhone , giuro mi dispiace così tanto >> guardo l'iPhone , è l'ultimo modello, e a giudicare anche da come è vestito , direi proprio che è abbastanza ricco da potersi comprare altri dieci di iPhone . Lui comunque sorridendo mi dice<< nah tranquilla, il mio smartphone sta bene >> e continua a sorridere e a guardarmi . Ok devo andarmene assolutamente, non so cosa mi prende, ma questo ragazzo ha uno sguardo così ipnotico da ammaliarti completamente. Con fare timido e un po' impacciato decido di andarmene e così lo saluto << ok vabene Axel , scusami ancora, e buon proseguimento di giornata >> e niente senza dargli il tempo di replicare , fuggo via. Cavolo ma davvero , gli ho detto buon proseguimento di giornata ? Sono un caso perso, di sicuro adesso starà ridendo di me.

Arrivo a lezione, che sono rossa in viso come un pomodoro, e per tutto il tempo della spiegazione non riesco a togliermi dalla testa quella voce , quegli occhi, e quei capelli , oh mamma mia, mai nessuno mi aveva fatto quest'effetto. La lezione si è conclusa , e io? Non ho capito nulla di quello che ha spiegato la prof! Bene Stella , che ti serva di lezione, mai pensare ,durante le spiegazioni , un ragazzo sconosciuto che nemmeno ti considera !

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