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"Harry ora dobbiamo proprio fermarci sei stanco"
"Va bene" "Quanto ci metterò a imparare?"
"Non lo so Harry" gli rispose sorridendo mentre metteva a posto il tavolo e le sedie.

"Tu quanto ci hai messo?"
"Mi sembra quasi un anno"
"Imparerò in due io allora"
"Non fare lo stupido Harry sei un grande mago. Non è da tutti evocare un patronus così bene a quindici anni"
"In realtà ho imparato a tredici"
"Visto?"

Harry sorrise.
"Andiamo dagli altri dai"

Li trovarono tutti quanti in una stanza posizionati in cerchio a fissare un piccolo carillon che canticchiava una strana melodia.
Sembravano come ipnotizzati, nel vero senso della parola.

"Ma che diavolo-?"
"Uh" sbuffò Carlotta e andò velocemente a chiudere quell'affare.

"Merlino... cos'è successo?"
"Quel coso vi aveva ipnotizzati, adesso l'ho chiuso"
"Oh... grazie"
"In tal caso direi che sia meglio buttarlo"
"Già"

"Com'è andata a voi due?"
"Bene dai. Non ha ancora imparato ma è sulla buona strada"

"Io vado a preparare il pranzo ragazzi"
"Vuole una mano signora Weasley?" Dissero Hermione e Carlotta contemporaneamente, si guardarono e scoppiarono a ridere.

"Allora vengo anche io mamma" disse Ginny.

◇◇◇

"È pronto!"
Arrivarono tutti e si accomodarono iniziando a chiacchierare tranquillamente.
Ci fu poi qualche momento di silenzio che venne interrotto da Ginny.

"Carlotta?"
"Mh?"
"Lui non può trovarti qui giusto?"
"No qui no"
"E ad Hogwarts?"
"Sa che andrò lì, è da quando sono piccola che gli chiedo di andarci. Mi ha persino lanciato per la seconda volta un crucio la prima volta che l'ho chiesto"

"Quanti anni avevi?"
"Sette"
"Ed è stata la seconda volta? E la prima allora quando?" Chiese indignata Hermione.
"Cinque" rispose come se fosse del tutto normale.
"Oh Godric e perché?"

"Avevo chiesto dei miei genitori"
"E che ti ha detto?"
"Che mia madre era morta per colpa mia e che per questo Sirius non mi voleva. Poi visto che sono molto potente, a detta sua, mi ha portata da lui perché è l'unico che può aiutarmi a controllare questo mio potere"

"E poi ti ha torturato? Così a caso?" Chiese George.
"No, quando mi ha detto che mia madre era morta per colpa mia mi sono sentita in colpa e ho iniziato a piangere" spiegò la ragazza, ma vide che nessuno aveva ancora colto il motivo. Decise di imitare l'oscuro signore per chiarire il concetto.

"Ora sei mia figlia e la figlia del signore oscuro non piange. Non voglio più sentirti parlare dei tuoi genitori intesi?" Imitò incupendo la voce.

"Ma avevi solo cinque anni!" Esclamò Hermione orripilata.
"Vallo a dire a lui Hermione" le rispose Harry.
Carlotta sogghignò annuendo.

◇◇◇

31 luglio
Quasi una settimana era trascorsa da quando Carlotta era arrivata a Grimmauld Place, e aveva conquistato la simpatia di tutti, di alcuni più di altri.

Si era infatti particolarmente avvicinata ai gemelli Weasley. Ormai non erano più un duo ma un trio che faceva al contempo dannare e divertire la povera signora Weasley, la quale temeva per quando sarebbero andati ad Hogwarts...

Ma manca ancora molto al primo settembre anche se oggi non è di certo un giorno come gli altri: è il compleanno di Harry Potter.

I gemelli e Carlotta si alzarono prima degli altri per fare per primi degli speciali auguri al festeggiato.

"Black!" "Black svegliati!" "Blaaack" "Svegliaaa"
"Si si eccomi sono sveglia. Che ore sono?"
"È l'ora perfetta per il nostro piano cara. Ti aspettiamo fuori, preparati e fa in fretta" le dissero facendole l'occhiolino i due gemelli.

"Uh va bene va bene"

"Ecco ho fatto"
"Perfetto allora. La torta l'abbiamo nascosta giù in cucina giusto?"
"Più che una torta è un piccolo ammasso di panna, ma si, è in cucina"

"Andiamo a prenderla. Mi raccomando fate piano che quel mostriciattolo chiamato gatto di Hermione potrebbe rovinare il nostro piano"

"Scusa ma non dorme con Hermione in camera?"
"Oh Black quel coso te lo ritrovi ovunque fidati"
Carlotta rise silenziosamente.

"Ah diamine!" Urlò sussurando George, aveva sbattuto il ginocchio allo spigolo di un mobile.
"Sta zitto brutta copia, rovinerai il nostro piano!"

"Ragazzi eccola possiamo andare"
"La scarti qui o lì?"
"Non posso scartarla Fred perché altrimenti non saprei come portarla visto che due deficienti non hanno messo questo ammasso di panna su un piatto prima di incartarlo!"

"Ehi!"
"Andiamo dai"

Entrarono nella stanza di Harry e Ron e si diressero verso il letto di Harry. Fred e George si misero ai piedi con due piccoli sparacoriandoli di loro invezione in mano e Carlotta vicino al viso del malcapitato per spiaccicargli la torta in faccia.

"Black?"
"Un attimo ragazzi se non si gira non riesco a prenderlo bene"
"Ma che diavolo sta dicendo?"
"È tutto matto questo qui"

Risero tutti e tre cercando di non farsi sentire.
"Cavolo ragazzi, il gufo pazzo di Ron si sta svegliando" disse George.
"Eh?"

Si girarono anche gli altri due portando lo sguardo verso l'armadio, dove sulla cima di esso c'era un Edvige profondamente addormentata e un piccolo gufetto grigio che invece sembrava stesse aprendo gli occhi.

Se si fosse svegliato vedendo i tre ragazzi stare intorno al letto di Harry fissandolo con una torta e degli sparacoriandoli in mano, avrebbe sicuramente iniziato a volare rumorosamente in giro per la stanza.

"Ora lo pietrifico" Disse Carlotta.
"Menomale che tu puoi fare magie! Ce la siamo scelta bene la complice fratellino" Disse George con un sorrisetto.

"Pietrificus totalus" sussurrò Carlotta e il povero gufetto cadde all'indietro con un piccolo tonfo.

Tornarono tutti e tre in attesa che il festeggiato si girasse supino.
Stavano iniziando a pensare di infilarsi nel letto con Harry e Ron e tornare a dormire quando finalmente Harry si giro dando completamente il suo viso nelle grinfie dei tre.

"Ora Black!"
Carlotta prese bene la mira e spiaccicò tutta la panna sul viso del povero Harry.

"Ah!" Urlò Harry.
Anche Ron si svegliò e appena Potter aprì gli occhi e si alzò a sedere arrabbiato i due gemelli spararono il loro coriandoli addosso all'occhialuto che venne ricoperto interamente da dei coriandoli brillantinati di tutti i colori.

"Vaffanculo! A tutti e tre!"

Fecero finta di non sentirlo e iniziarono a cantare con in sottofondo Ron che rideva di gusto.

"Happy birthday to you
Happy birthday to you
Happy birthday to Harry!
Happy birthday to you!" E batterono poi le mani. 

"Siede degli idioti ma grazie, ora vado a togliermi tutta questa panna dalla faccia... mi è entrata anche nel naso" disse infastidito.

I tre cercarono di non scoppiare a ridere. Quella panna era impossibile da togliere sarebbe andata via da sola tra un paio d'ore.

Lo capì anche Harry che arrabbiato uscì dal bagno ma i tre erano già scappati via.

◇◇◇

"Dove sono Ron ed Harry?"
Erano tutti quanti seduti a fare colazione.
"Boh" rispose George guardando poi con la coda dell'occhio Carlotta e Fred che lo guardarono a loro volta.

Qualche secondo dopo entrarono i due ragazzi in questione, Ron si teneva la pancia ridendo ed Harry brillava ad un miglio di distanza, aveva della panna sulla faccia e sul collo e uno sguardo assassino negli occhi, rivolto ai tre artefici della malefatta.

Risero divertiti tutti quanti.
"Auguri Harry" gli dissero poi.
"Che ti è successo?" Chiese Hermione.

"Chiedilo a quei tre idioti!"

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Allora se ci sono errori ditemelo, l'ho riguardato soltanto una volta. Se avete letto i commenti del capitolo precedente saprete il motivo, ho dovuto riscriverlo dall'inizio perché wattpad mi ha eliminato tutto😂.

Stellina se vi è piaciuto e ditemi un pò cosa pensate/sperate che accadrà nel prossimo capitolo sono molto curiosa di saperlo ;)

Una BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora