Ad Hogwarts procedeva tutto al meglio.
Era passata una settimana oramai da quando Carlotta era stata nell'ufficio di Dolores Umbridge, ma ricordava tutto perfettamente.In quel frangente anche Harry era finito in punizione con la nuova professoressa di difesa contro le arti oscure, inutile dire che avesse subito la stessa sorte della Black.
La Umbridge odiava proprio tanto le bugie a quanto pare, o almeno, quelle che reputava come tali...
Era da un paio di giorni che Carlotta rimuginava su quello che le era stato detto da Remus a casa di suo padre, cosa che a sua volta gli era stata spiegata da Silente tramite lettera:
"Silente ha mandato una lettera a tutti i membri dell'ordine della fenice..." iniziò Remus.
"E?"
"E... sei essenziale per sconfiggere Voldemort Carlotta, tanto quanto Harry, c'è... una profezia... che parla di te di cui non conosciamo il contenuto, a differenza di tu-sai-chi che invece sa perfettamente cosa dica""E perché non mi ha uccisa allora?"
"Crescendo con lui non saresti stata una minaccia ma... una sorta di protezione quando era debole per via di Harry. Senza saperlo... hai impedito per anni che Voldemort venisse rintracciato"Non aveva mai compreso a pieno il significato di quelle parole, nessuno lo aveva fatto.
Nessuno... a eccezione di Silente.
Il mago sapeva qualcosa in più altrimenti non avrebbe mai scritto quella lettera no?
Forse non era a conoscenza di ogni cosa ma sapeva almen-"Carlotta!" "Sembri lontana milioni di chilometri. A cosa pensi?"
Stavano camminando tranquillamente, diretti alla sala grande per fare colazione.
Era davvero una bella giornata ad Hogwarts, il sole illuminava la scuola ma aleggiava comunque una bell'aria fresca.
"Niente Fred"
Il ragazzo annuì non del tutto convinto. Poi sorrise.
"Io invece sto pensando ad una cosa..."La ragazza sorrise.
"Che cosa?"
"Io e George abbiamo inventato un nuovo prodotto per il nostro futuro negozio" le sussurrò all'orecchio eccitato."Di che si tratta?"
"Mh... più tardi te lo faremo vedere"
"Dai fred!""Uh ma come siamo impazienti... si chiamano crostatine canarine, servono a far trasformare chiunque le mangi in un grosso canarino per alcuni istanti"
"E che senso avrebbe esattamente?" Chiese la ragazza scoppiando a ridere.
"Nessuno in realtà... però è divertente!"
Carlotta rise di nuovo.
"Visto? Lo trovi divertente anche tu!""È talmente stupido che mi fa ridere"
"Ehi! Siamo geniali invece!"
La ragazza annuì comprensiva trattenendo le risa. "Certamente Fred"Fred Weasley scoppiò a ridere contagiando la ragazza.
◇◇◇
Era tarda sera, il sole era tramontato da poco, la luna illuminava i muri di Hogwarts, il silenzio regnava sovrano, persino i fantasmi erano silenziosi, ognuno rapito dai propri sogni.
Ognuno, tutti, tranne Carlotta, strappata da essi per mano dei suoi pensieri, preoccupazioni stanziate nella sua mente da giorni oramai.
Ma ogni volta che aveva intenzione di parlare con il professor Silente, egli non c'era.
Carlotta non ne poteva più, perciò quale miglior momento di adesso per andare a parlargli? Alle ventidue non poteva essere fuori no?
Ovviamente l'appuntamento era stato prefissato precedentemente per lettera.
La Black un tantino spaventata aveva chiesto al mago se potevano incontrarsi proponendo lei stessa l'ora spiegandone le motivazioni.
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Una Black
FanfictionLa figlia del famigerato pluriomicida Sirius Black. La notte del 31 Ottobre 1981 Sirius Black venne rinchiuso ad Azkaban per colpe che non aveva. Quella stessa notte morirono anche sua figlia e sua moglie. O almeno così credevano tutti. Carlotta Bl...