Carlotta era costantemente preoccupata, era molto in ansia per ciò che aveva visto e continuava a interrogarsi su cosa diavolo significasse.
Ovviamente quello che aveva visto non riguardava lei ma Harry, evidentemente la Cooman aveva avuto una visione anche con lui.
La cosa peggiore? Quella era la profezia che Voldemort cercava e ora lei la sapeva. Nessuno doveva saperlo, non poteva dirlo a nessuno.
Carlotta era seduta nella sala grande fissando un punto indistinto davanti a sé in sovrappensiero.
Doveva raccontarlo a Silente? No meglio di no, avrebbe saputo che aveva letto nella mente di una professoressa. E poi, probabilmente ne era già a conoscenza, dopotutto è Albus Silente.
Avrebbe dovuto cercare di carpire il significato della profezia? Forse era meglio farsi i fatti suoi... però-
Sussultò sentendo due ragazzi sedersi uno alla sua sinistra e un altro di fronte a lei.
Due teste rosso fuoco, identiche fra loro.Continuò a fissare il muro, aveva troppi pensieri in testa per parlare con loro.
"Black adesso basta! Tu ora vieni con noi"
"Ah si?" Rispose finalmente guardandoli.
"Una giornata con i ragazzi più belli e simpatici di Hogwarts!" Continuarono scortandola fuori dalla sala."Fred George davvero no-non è proprio giornata"
"Motivo in più per divertirti un pò con noi"Arrivarono in un corridoio deserto.
"Allora questo è il piano"
Carlotta sbuffò.
"Black ti piacerà fidati" le disse Fred facendole l'occhiolino."Allora" riprese parola George "Io ora andrò nell'ufficio di Gazza"
"Possibile che c'entra sempre Gazza?""Non è colpa nostra se sequestra le nostre invenzioni!"
"Si invece voi idioti vi fate sempre beccare"
"Non è vero" Obbiettò Fred.
"Smettetela. Rimanete professionali! È uno scherzo importante questo" li rimproverò George."La fai sembrare una missione per la salvezza del mondo"
"In realtà è una missione volta a infinite risate per i serpeverde. Si saranno loro le nostre vittime"Spiegò compiaciuto Fred.
"Ragazzi io vado. Fred voi andate nel posto stabilito e fate la vostra parte di piano""Va bene"
George si avviò lasciando i due ragazzi da soli.
"Noi dove andiamo?"
"Vieni" Le disse afferrandola per un braccio."Fred"
"Si?"
"Credo di saper camminare anche da sola"
Il ragazzo la guardò confuso, sembrò accorgersi in quel momento dove fosse poggiata la sua mano destra."Oh... si" la lasciò velocemente, continuando a indicare la strada.
"Mi dici dove stiamo andando?"
"Nelle cucine"
"A fare cosa?"
"Oggi a pranzo quando i serpeverde mangeranno qualsiasi cosa ci sia sul loro tavolo diventeranno vittime del nostro scherzo""Mh, e quale sarebbe lo scherzo?"
"Beh ci stiamo avvicinando a natale no?"
"Si lo so, oggi è due dicembre"
"Diciamo che i loro capelli diventeranno a tema"Carlotta scoppiò a ridere.
"Farete diventare i loro capelli verdi come un albero di natale?"
"Una cosa del genere, ma molto meglio""Dai dimmelo!"
"Sorpresa"
"No non la voglio"
"Ah, sta' zitta"
"Non dirmi di stare zitta"Fred si girò a guardarla, serio in viso. I loro occhi si incatenarono tra loro. Erano immobili, entrambi con lo sguardo fisso negli occhi dell'altro.
"Carlotta..."
"Cosa?"
Fred ghignò."Stai zitta"
"Ma dai! E io che pensavo volessi dirmi qualcosa di serio! Dove diavolo stai correndo adesso? Fred!"
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Una Black
FanfictionLa figlia del famigerato pluriomicida Sirius Black. La notte del 31 Ottobre 1981 Sirius Black venne rinchiuso ad Azkaban per colpe che non aveva. Quella stessa notte morirono anche sua figlia e sua moglie. O almeno così credevano tutti. Carlotta Bl...