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"Che diavolo sta succedendo!?"

Urlò Carlotta sgomitando tra la marea di ragazzi in cortile, radunati tutti intorno a qualcosa.
Individuò Hermione e i ragazzi e pose loro la medesima domanda.

"Fred sta picchiando Malfoy"
"Cosa?" Esclamò sorpresa.
"Si beh era arrabbiato per ciò che ti aveva detto e quindi eccoci qua"

Carlotta si fece velocemente avanti tra i ragazzi per guardare la scena con i suoi occhi.

"Fred!" Chiamò vedendo il ragazzo sferrare un pugno al biondo colpendolo in pieno su uno zigomo.
"Dio mio..." mormorò.

Prima che potesse fare un altro passo verso il rosso, una voce fu capace di ammutolire le urla e gli incitamenti alla rissa: Dolores Umbridge.

"Signor Weasley e signor Malfoy! In punizione! Anche il gemello del signor Weasley e la signorina Black"
"Che c'entriamo noi?!" Esclamò la ragazza chiamata in causa.

"Voi siete in punizione per lo scherzo fatto in sala grande, stavo per mandarvi una lettera, ma meglio così... Seguitemi! E voi altri tornate in classe!"

La seguirono attraverso i corridoi in un silenzio tombale arrivando ansiosi davanti la porta del suo ufficio.

Li fece accomodare davanti la scrivania l'uno al fianco dell'altro, badando bene a tenere il più lontano possibile Draco e Fred, il quale continuava a fulminare con lo sguardo il biondo.

Diede loro un foglio e una penna ciascuno, i Weasley e la Black si scambiarono uno sguardo, chiedendosi arrendevoli che frase avrebbero avuto scritta a sangue sul dorso della loro mano per un paio di giorni una volta usciti di lì.

"Ora mi scriverete queste frasi..."

◇◇◇

"Brucia da morire"
"Anche a me Georgie" Rispose il gemello.
"Carlotta ci sei?"
"Fred"
"Si?"
"Perché? So che non dovrei sentirmi in colpa perché sei tu che da idiota hai deciso di farlo però mi sento comunque in colpa"

"Per cosa? Non ci pensare nemmeno, sono io che da idiota come dici tu ho deciso di dargliele e modestamente stavo vincendo, ci terrei a sottolineare questo"
Carlotta rise.
"Sempre il solito"

"Non so voi ragazzi ma ho una fame da lupi"
"Fortuna per te Georgie è quasi ora di cena. Avrei voluto fare prima qualche scherzo ma lo faremo dopo"

"Io avrei un'idea per una scherzo nella lezione di trasfigurazione di domani" Iniziò la ragazza, facendo illuminare gli occhi degli altri due.
"Dicci immediatamente di che si tratta" Incalzò all'istante George, prestando particolare attenzione nel calcare la parola immediatamente.

"Segretoo"
"Ma dai Black!"

"Dai su domani ve lo dico"
I ragazzi sbuffarono sonoramente, la ragazza sghignazzò.

Continuarono a camminare, allontanandosi velocemente dall'ufficio della Umbridge, un trauma sia alla vista per tutto quel rosa che alla propria salute mentale e svoltarono tra gli innumerevoli corridoi diretti in Sala Grande.

Pochi minuti dopo, iniziarono a sentire le voci soffuse, felici e spensierate degli studenti già seduti a cena, il caldo profumo delle specialità degli elfi li scaldò, portandoli a dimenticare per qualche attimo l'orribile ora di punizione da cui erano appena fuggiti.

Entrarono sorridenti e si accamodorono al loro tavolo conversando allegramente, mentre mangiavano di tutto e di più su cose senza un minimo filo logico.

Una BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora