I miei ragazzi

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Rebekah: allora T/n, chi dei due deve rimanere?
Klaus: nessuno dei due! Dovrei parlare un istante da solo con mia... oh stavo per dire figlia, ma come mi hai detto non sono tuo padre, T/n.
Tu: wow neanche due ore e già me lo rinfacci! Questo si che é un comportamento maturo, davvero!
Kol sussurra all'orecchio di Rebekah.
Kol: sai forse dovremmo andarcene entrambi!
Rebekah: é la prima volta che dici una cosa sensata!
Kol e Rebekah se ne vanno e vi lasciano da soli.
Klaus: allora... chi sarebbe rimasto?
Tu: Rebekah.. almeno credo.
Klaus: il lato positivo di questa storia, é che tu e Rebekah vi state riavvicinando..
Tu: Già!
Klaus: Bene!
Entra Marcel nella stanza.
Marcel: ok, adesso basta. Siete patetici!
Tu e Klaus lo guardate e fate delle facce strane.
Marcel: e non fate quelle facce! Siete davvero patetici. Klaus, io ho aiutato T/n a prendere le ossa ed é andato tutto bene. É vero abbiamo sbagliato, ma adesso possiamo sconfiggere il Vuoto. Inoltre devi smetterla di provare a proteggerci da tutto, non siamo più i ragazzini spaventati che hai preso con te. T/n, Klaus ti ha detto quelle cose per farti capire la gravità del pericolo che hai corso, e tu hai sbagliato a dirgli che non é tuo padre. Ora comportatevi da persone mature e chiedetevi scusa a vicenda.
Tu e Klaus vi guardate. Klaus decide di parlare per primo.
Klaus: Marcel ha ragione, non posso proteggervi per sempre. Ma sono vostro padre, per me sarete per sempre i miei ragazzini. Scusa per quello che ti ho detto T/n.
Klaus si avvicina a te e ti stringe forte tra le sue braccia. Più tardi.
Klaus: Rebekah, hai impegni stasera?
Rebekah: che io sappia, no.
Klaus: T/n, tu hai impegni per questa sera?
Tu: no, non credo. 
Klaus: io si, ma voi divertitevi al vostro appuntamento.
Tu: ci ha davvero organizzato un appuntamento?
Rebekah: si, e conoscendolo avrà soggiogato tutti i ristoranti della città. Ci vediamo qui alle 8, metti qualcosa di carino.

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