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Skip time~

Dopo essercene andati dall'ufficio di mio padre me ne scappai dritta in camera mia, con Levi che mi seguiva.
Stavo morendo di sonno anche se erano le 4 di pomeriggio, di solito non dormo a quest'ora ma oggi è stata una giornata molto stressante..

Appena aprii la mia stanza mi buttai sul letto, faceva abbastanza freddo e dovevo chiudere le finestre

"faccio io" disse Levi
"Grazie.." sbadigliai e mi rannicchiai sotto le coperte. Sentii il materasso affossarsi e un peso avvolgermi la schiena, mi girai e mi ritrovai davanti ad un Levi seminudo.
Arrossii
"Mi hai visto molte volte così, perché continui ad arrossire?" mi domandò
"I-io.." abbassai lo sguardo
Sentii due dita sul mento e il viso alzarsi. Vidi due iridi ghiacciate.
"Mocciosa guardami negli occhi mentre ti parlo mocciosa"
"L-levi.. Così io.." respirai affannosamente.

Iniziò a baciarmi dolcemente ma poi la situazione inizio a farsi abbastanza eccitante.
Si posizionò sopra di me ed iniziò a toccarmi ovunque, ansimai e come se gli avessi dato la conferma, mi levò la camicia bianca. Prima mentre mi facevo la doccia decisi di non mettere la canotta sotto, quindi in quel momento ero solo con l'intimo addosso.
A quella sua azione mi misi le mani davanti istintivamente, si avvicinò al mio orecchio ed a voce bassa e rauca mi disse "Non c'è bisogno che ti copri mocciosa" sgranai gli occhi e tolsi entrambe le braccia, sentii le sue mani premermi i seni e sobbalzai dal suo gesto improvviso, ansimando più forte.
Mi aggrappai alle sue spalle e cercai di non fare troppo rumore, in quel momento ero troppo imbarazzata e non sapevo cosa fare, così decisi di starmene ferma e di farmi guidare da lui.
Mi fece allarargare le gambe così che potesse mettersi in mezzo, sentii qualcosa di duro premere contro il mio interno coscia e abbassai lo sguardo.
Dimmi che stai scherzando.
Lo guardai in faccia e lo vidi ghignare
"Sei tutta per me, oggi ci andrò piano. Non abituarti" mi morse il lobo dell'orecchio.
Mi fece mettere seduta sopra di lui, mi sganciò anche il reggiseno e rimasi nuda nella parte superiore, continuò a palpare per un po' e poi mi fece mettere la mano sulla sua zip dei pantaloni, facendomela abbassare pian piano.
Si mise dinuovo sdraiato sopra di me e levò anche i miei pantaloni, eravamo entrambi con solo le mutande a coprirci. Iniziò a strisciarsi sopra la mia intimità e mi uscì un gemito più sonoro degli altri "non così forte piccola, non adesso" disse spostandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.
Levò anche le ultime coperture che ci rimanevano e con una mano mi bloccò entrambe le braccia sopra la mia testa. Entrò dentro di me piano, ma il dolore non faceva altro che crescere. Mi uscirono diverse lacrime di dolore e lui notandole mi baciò, continuando ad entrare.
Dopo un paio di secondi gli diedi un cenno di approvazione ed iniziò a spingere, all'inizio faceva un male cane però poi dopo qualche minuto, mi abituai e l'emozione non fece altro che crescere.
Ogni volta che aumentava il ritmo delle spinte il fiato mi si spezzava e non facevo altro che urlare il suo nome da sotto di lui, mi liberò le mani e con una mi tappai la bocca cercando di insonorizzare i suoni poco casti che ne uscivano, mentre l'altra l'avevo portata dietro la sua schiena, iniziando a graffiarla come se chiedessi pietà.
Continuò per un'altra decina di minuti fino a quando non sentii un fastidio al basso ventre mai provato prima, iniziai a sentire molto caldo e la testa girare.
"L-Levi ho c-caldo" dissi fra un gemito e l'altro
"Lasciati andare piccola" mi baciò
Dopo un paio di minuti venni con ancora lui dentro e dopo altri 5 minuti lui uscì, riversandosi sulle lenzuola.

Stanco si lasciò cadere a peso morto sopra di me, mi alzai un pò e gli tolsi qualche ciocca di capelli sudata dalla fronte baciandogli la testa.
"Come ti senti?" mi domandò
"Benissimo, però ammetto che mi fa un pò male" sorrisi leggermente
"Ti amo" mi baciò il collo
"Anch'io ti amo"

Restammò altri 2 minuti così e poi mi alzai andandomene in bagno, inizialmente quando mi sollevai dal letto sentii un dolore lancinante, ma con tanta forza di volontà riuscii a camminare.
Mi andai a fare una doccia e subito notai Levi dietro di me che mi aveva appena spinta contro al muro.

"Sei un cretino.." dissi mettendogli entrambe le braccia dietro la nuca
"Volevo dirti che sei bellissima" e mi baciò, facendo uscire dell'acqua calda dalla doccia

Ho il presentimento che non sarebbe finita qua.

× La Bellezza In Questo Mondo Crudele × {Levi Ackerman x Reader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora