Skip time~
T/n POV
Passarono circa 6 mesi dalla nascita di Akira.
Mi presi qualche mese di vacanza, così che possa stare vicino al piccolo il più possibile e badare a lui. Inizialmente voleva congedarsi per un po' anche Levi, ma Hanji aveva bisogno di lui nelle spedizioni e per poco non si é inginocchiata ai suoi piedi per farlo rimanere. Tipica scenata da Hanji.
Le cose stranamente andavano di bene in meglio, gli attacchi alle mura cessarono per un po' ed anche all'interno del quartier generale si intravedeva un briciolo di pace.
"Pace" nel senso che non ci furono chissà quante perdite e quindi si era un po' più sereni, ma a dire la verità ci stava davvero un gran baccano.Ogni notte Akira si svegliava di soprassalto ed iniziava ad urlare come un dannato, tirava i peli a N/l e vomitava solo ed esclusivamente addosso a Levi.
All'inizio era più gestibile ma adesso che é più grande sembra iperattivo.
Questo piccolo esserino entrò nei cuori di tutti fin da subito, lo riempivano sempre di giocattoli e pupazzi. Soprattutto Levi, ogni volta che andava a Sina per consegnare le lettere di Hanji tornava sempre con qualche regalo assurdo, come per esempio kit di pulizia giocattolo o stravaganti cappelli con le orecchie..
insomma, sono impazziti tutti.In questo momento sto cullando Akira in camera da letto. Levi era partito da circa una settimana e non avevo notizie di lui da 3 giorni, non era raro che succedesse e a dire la verità ero abbastanza tranquilla, infatti proprio in quel momento la porta si aprì ed entrò il corvino.
Che coincidenza, vero? Parli del diavolo e spuntano le corna.."Sono tornato" disse poggiando un pupazzo sopra la poltrona.
"Shh, si é appena addormentato" lo zittii.
"Torno dopo un esplorazione e mi rispondi così? È un piacere anche per me rivedermi" disse sarcastico.
"Sai, almeno tu hai dormito in questi giorni, non lo vedi in che condizioni pietose sono io?" Domandai quasi esasperata.
Non mi sarei mai immaginata fosse così difficile essere un genitore. Ok, ho avuto esperienze con i bambini in passato ma non fino a questo punto ed anche se ero mamma da un po' di tempo non mi ci ero ancora abituata a questi ritmi.
"Allora facciamo così, io controllo Akira e tu ti fai una bella doccia" mi ordinò.
"Mi ci vorrebbe proprio.. non addormentarti tu, faccio veloce tanto" dissi andandomene in bagno.Stesi sotto l'acqua per un'oretta buona, lavai i capelli e finalmente non puzzavo di vomito e latte. O almeno per i prossimi 15 minuti..
Uscii dalla doccia e mi misi un asciugamano in vita, mi pettinai i capelli e togliendo l'acqua in eccesso uscii dal bagno.
Non sentii nessuno in camera, così alzai lo sguardo incuriosita e vidi sopra il letto un abito, bianco come la neve. A quella vista mi cadde il panno dalle mani e tremolante mi avvicinai ancora di più. Lo presi in mano e lo guardai per bene.
Al tocco sembrava un velluto pregiato, morbido come una nuvola quasi. Profumava di rose, era fresco.Dietro di lui c'era un biglietto con su scritto;
"T/n, so che sono passati parecchi mesi da quando te l'ho chiesto e, magari dimenticandocene, non siamo riusciti a festeggiare per bene.
Noi due ci conosciamo bene, fin da prima di scambiarci una parola probabilmente e da subito ci siamo capiti, insomma, da quando sono stato portato qua non ho smesso di pensare a te.
Perché si, da che eri la 'bambina a cui tenergli occhio' sei diventata la donna più importante della mia vita e adesso che c'è anche Akira qui con noi ho scoperto che l'amore è un sentimento così forte che può mandare in manicomio.
Io non riesco più a vivere senza te, T/n.
Vai dove tutto è iniziato ed indossa l'abito che ti ho lasciato sul letto, spero ti piaccia.Con amore, il Tuo Levi"
Con le lacrime agli occhi finii di leggere la lettera e me la portai alla bocca, baciandola.
Come un'idiota iniziai a sorridere e proprio come quel giorno, mi vennero le farfalle allo stomaco.M'infilai il vestito di fretta e furia e ancora con i capelli bagnati cominciai a correre per i corridoi del quartier generale.
Solo dopo mi accorsi di essere scalza, ma ormai non potevo tornare in camera.Tutti i cadetti mi guardavano straniti e dubbiosi, effettivamente sarebbe stato strano il contrario.
Scesi le scale e aprii il portone tirandomelo verso di me, aprendosi.
Andai nel luogo indicato da Levi nella lettera ma non vidi nulla, una folata di vento mi scompigliò i capelli portandomeli in faccia, appiccicandosi.
Provai a togliermeli di torno ma percepii una figura davanti a me, pensando fosse proprio lui mi stesi ferma e alzai il volto, anche se non vedevo nulla.
Una mano mi spostò le ciocche dagli occhi e rimasi incantata, mi soffermati sui suoi occhi freddi, che tanto freddi non erano perché potevano scaldarti il cuore.
Improvvisamente non sentii più nulla, esistevamo solo noi due.
"Mi hai trovato" disse soffermandosi sulle mie iridi lucide.
"Ti ho trovato" risposi mettendomi in punta e baciandolo.Mi prese le mani dolcemente e senza staccarmi gli occhi di dosso mi portò sotto quell'albero, proprio quello del nostro primo bacio. Dove tutto ha iniziato.
E chissà, magari se quel albero potesse parlare quante ne direbbe.. i pianti, le fughe, le bravate da ragazzi e dio sa solo quante volte ci siamo saliti sopra io e Levi.
Quante ne racconterebbe, unico testimone del nostro amore. Un amore così puro da non poter essere dimostrabile."Chi lo avrebbe mai detto che in un mondo così crudele, si possa trovare una ragione per andare avanti?" Pensai guardando Levi.
Feci un unico gesto.
Sorrisi.
Fine~
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× La Bellezza In Questo Mondo Crudele × {Levi Ackerman x Reader}
Fanfic~Tratto dalla storia~ "Giuro che ti faccio cadere dal tetto a calci in culo" si avvicinò Ridacchiai "Beh a cadere posso pensarci io" "Che intendi dire mocciosa" "Questo" Mi alzai all'impiedi, diedi le spalle al cornicione del tetto, alzai le brac...