Mercoledì
«Chi è troppo veloce, arriva tardi, come chi va troppo lentamente»
Romeo e Giulietta, W. Shakespeare«No aspetta, in che senso scusa?» continuai a guardare Maddy con un'espressione al limite dell'esasperazione.
«Nel senso che la casa la compro io, quante volte ancora devo ripeterlo?» lei mi fissava con gli occhi sgranati.
«Oddio! Posso abbracciarti?!» si coprí la bocca con le mani, saltando di gioia.
«No» mise il broncio, ma due secondi dopo tornò bella pimpante.
In realtà prima della reazione euforica continuava a dire che non poteva accettare la mia offerta.
Ma dopo aver parlato con la mia famiglia al telefono dissero che avrebbero fatto questa cosa più che volentieri, così alla fine si era lasciata andare ad degli urletti stile Enid.«Grazie davvero!» ogni tanto pensavo che dietro a quella maschera di allegria ci fosse una ragazza triste che aveva subito violenze dal proprio padre, e la cosa mi faceva arrabbiare.
Tyler si alzò in piedi, l'effetto del sedativo era praticamente del tutto svanito.
Le prese una mano, ma lei gli saltò addosso, la sentii sussurrare un: ce la abbiamo fatta e in quel momento mi sentii...felice di aver aiutato qualcuno.
Stavo per andarmene, concedendo ai due cugini un po' di privacy, ma Maddy mi trattenne.
«Non andare via, non sei di troppo. Anzi, almeno per me adesso fai parte della famiglia, se a te sta bene» la guardai con gli occhi sgranati, e Tyler mi sorrise.
Alzai le spalle annuendo.
«Okay» sussurrai incredula di me stessa, la bionda si staccò da Tyler e mi abbracciò.
Rimasi immobile, ma non mi scostai, alla fine avevo capito che mi voleva bene davvero.
«Non so come ringraziarti, sono anni che proviamo a liberarci da Satan-mio padre».
Satana, nome più che azzeccato per un mostro come lui.Incrociai lo sguardo di Tyler, che mi fece l'occhiolino.
Sentimmo bussare alla porta e Maddy andò ad aprire.
«Ho sentito bene??» non avevo mai visto Luke così raggiante.
Maddy continuava ad abbracciare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, fratello compreso.
Io in quel momento mi sentii di troppo, non volevo rovinare il rapporto di famiglia che avevano.
«Non sentirti in imbarazzo, Maddy è anche fin troppo contenta di averti qui» non mi ero neanche accorta che Tyler fosse arrivato accanto a me.
«Lo so, ma voi siete parenti, vi conoscete da una vita» continuai a sussurrare, «Lo so, ma fidati quando ti dico che mia cugina ti vuole bene e che ti vuole qui» mi morsi il labbro inferiore, con lo sguardo basso.
«Ti fidi di me si o no?» lo guardai negli occhi, «Sì ma- insomma non so se capisci» «Capisco, tranquilla» mi sorrise.«Grazie Mercoledì, davvero» mi voltai verso Luke, che mi sorrideva.
«Di niente, noi di denaro ne abbiamo fin troppo, tanto vale spenderlo per una buona causa» il suo sorriso si allargò, mi porse la mano, «Grazie» esitai, ma poi la strinsi.
«Ma ora come facciamo con Satana?» Luke capì di aver detto una cavolata quando ricevette un'occhiataccia dalla sorella.
Mollò la mia mano, «Mo' ti meno» lo minacciò.
Non fece in tempo a dire altro, perché sentimmo suonare il campanello.
«Vado io. Come sempre» fece la linguaccia a Luke, che alzò le spalle.
Ci furono momenti di silenzio.
«Mercoledì, è per te!» mi urlò Meredith dal piano inferiore, Tyler mimò un vai e io annuii.Scesi le scale.
«Mercoledì!» sgranai gli occhi, «Enid?» sussurrai sconvolta.
Mi corse incontro, abbracciandomi.
Basta con questi abbracci!
Si staccò, «Cosa ci fai qui?» «Quando ho saputo che eri qui ho pensato di venirti a trovare» accennai ad un sorrisetto, «Grazie» sussurrai, Maddy le sorrise, porgendole la mano, «Piacere, Meredith, ma ti prego di chiamarmi Maddy» la bionda la squadró dall'alto in basso, aveva stampata in faccia quella sua espressione da detective.
Maddy rimase secondi interi con la mano tesa, «Piacere. Enid» rispose gelida senza stringerla.
Il sorriso di Meredith si affievolì, mentre ritirava la mano.
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Let me love you (Mercoledì x Tyler)
FanfictionDopo l'accaduto alla Nevermore Mercoledì torna a casa. La testa affollata da mille dubbi, troppe domande senza risposta è tante delusioni. Ma quando in un baleno giunge di nuovo Settembre, sua madre la obbliga a tornare nella scuola dove è praticame...