Capitolo 21: «Posso farcela»

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Mercoledì

«L'amore è forse una cosa delicata? Direi piuttosto che sia troppo rude e troppo aspra e infine troppo violenta. E punge come uno spino»
Romeo e Giulietta, W. Shakespeare

No.
Assolutamente no.
Neanche lontanamente.
Mai.
Non mi sarei mai tirata indietro, manco per sogno.
La etica Addams prevede fedeltà e fiducia e un Addams quando fa una promessa, la mantiene fino alla tomba.

Quindi fanculo Luke e i suoi avvertimenti, fanculo le ferite che avevo e fanculo l'Hyde.
Perché Tyler non era un mostro, non lo era. I mostri erano state le persone che lo avevano maneggiato come si fa con un burattino.
Prima suo padre e poi quella pazza di Lorel Gates.
Sentivo di poter fare qualcosa per lui, sapevo che potevo fare qualcosa per lui.
Non sarei andata via, quindi me ne fregai di tutto e salii al piano di sopra mezza zoppicante.

Aprii la porta e notai che stava dormendo, come gli avevo detto di fare.
Mi avvicinai cautamente al letto e mi ci sdraiai sopra, continuando a fissare il volto addormentato di Tyler.
Quando dormiva era ancora più bello.
Eh no Mercoledì, basta cose romantiche a tutto c'è un limite.
«Quanto tempo vuoi rimanere ancora a fissarmi?» sussurrò con gli occhi chiusi.
Devo dire molto belle anche le lenzuola oltre che le mattonelle.
Che bella figura di merda Mercoledì!
Non risposi, «Pensavo dormissi» «Infatti, ma ti sei sdraiata accanto a me con la delicatezza di un elefante e mi hai svegliato. Non fraintendermi, sono felice che tu sia qui» sorrise aprendo gli occhi.
Mercoledì=Sfiga.

Sbuffai, «Non offenderti, lo sai che mi piace tutto di te, anche i tuoi modi poco romantici di fare le cose» si girò su un fianco per potermi guardare negli occhi.
«Non so se prenderlo come un complimento» fece finta di pensarci, «Prendilo come un complimento» fece per mettermi una mano sulla vita ma mi lasciai sfuggire un lamento di dolore.
Ritrasse la mano, come scottato.
«Scusa, è che hai beccato il punto in cui-» bloccai la frase rendendomi conto di quello che stavo per dire.
Mi maledissi mentalmente in centomila lingue diverse.
«Dove ti ho fatto male» sussurrò alzandosi dal letto.
«Dai, non è niente torna qui», dovevo chiudere la mia maledetta bocca.

«Perchè sei ancora qui?» mi tirai a sedere e lo guardai, confusa.
«Di cosa parli?» domandai, «Una persona normale sarebbe già scappata a gambe levate dopo che la ho picchiata due volte rischiando di ucciderla» sospirai.
«Io non sono una persona normale, e comunque la promessa-» «-Basta nominarla! Non vale più per queste cose, vattene via quando capisci che sto per trasformarmi. Chiaro?» esitai, ma poi mi alzai in piedi.
«Inveiscimi contro insultami ma tanto non ti libererai di me così facilmente» «Non sto scherzando Mercoledì» alzai le spalle, «Neanche io Tyler» risposi ovvia.

«Non ti voglio fare del male, lo capisci o no?» sbuffai, «Sì che lo so, ma non è questo il punto» «Non cercare di farmi ragionare, questa volta ti è andata bene ma non sai cosa potrebbe succedere in un futuro» alzai gli occhi al cielo.
«Ogni tuo tentativo di allontanarmi da te fallirà perché tanto non lo farò. Sono riuscita già due volte a farti ragionare, non mi importa se mi farai male ma dovrò far in modo che tu riesca a tenere a bada l'Hyde. È un rischio certo, ma io amo rischiare» mi avvicinai di un passo.
«Soprattutto se riguarda far star bene te» mi guardò in un modo che non seppi decifrare.
«Non mi interessa, vai via» mi passai una mano fra i capelli, «Di nuovo? Sto bene! E poi ti ho detto che non mi tiro indietro».

Poggiò una mano sul mio fianco e io contrassi l'addome per il dolore.
«Non ti fa male vedo» «Ascolta, non so più come dirtelo. Ho scelto te, ho scelto di stare insieme a te e quando stai insieme ad una persona accetti tutto di lui, anche le cose brutte. Tutto» «Non puoi parlare di noi come una coppia normale».
Non sapevo più cosa dirgli.
«Ogni coppia è diversa, non c'entra» «Stare insieme ad un Hyde è più pericoloso di quanto sembri, guarda i miei genitori e come è andata a finire. Ti ho chiesto di fare una cosa sola Mercoledì, fallo» strinsi i pugni, «E io ti ho risposto di no» ci scambiammo sguardi di sfida.

Let me love you (Mercoledì x Tyler)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora