Mercoledì
"Romeo, Romeo! Perché sei tu Romeo? Ah, rinnega tuo padre!...
Ricusa il tuo casato!...
O, se proprio non vuoi, giurami amore, ed io non sarò più una Capuleti!"
Romeo e Giulietta, W. ShakespeareRimasi qualche minuto con gli occhi sgranati a fissare Luke.
«Tu come fai a sapere di Coraline?» alzò le spalle, «Tyler mi aveva detto di tenerti d'occhio e così ho fatto. Poi io la conoscevo già» abbassò lo sguardo sulle sue scarpe, mentre io lo guardavo stupita.
«Dimmi di più» mi fece cenno di sedermi sul letto e lui mi imitò.«Un tempo vendevo droga. Mi facevo, roba pesante insomma, stavo vivendo una situazione come dire.. orribile con mio padre, i miei stavano divorziando e io avevo bisogno di sfogarmi con qualcosa» alzò le spalle.
«Frequentavo locali e gente poco raccomandabili, andavo a letto con ogni ragazza che trovavo praticamente.
Fatto sta che un giorno in uno di questi locali, il Lottery Club, incontrai questa donna» sorrise appena, perso nei ricordi.
«Mi sembrava di aver visto una dea. Era talmente bella che decisi che avrei voluto qualcosa di serio con lei. Al tempo usava un nome falso, o quasi. Si faceva chiamare con il suo secondo nome, Sophia. Quindi la raggiunsi e bevemmo qualcosa insieme».«Da allora iniziammo a frequentarci e alla fine ci fidanzammo. Durò anche abbastanza, per quattro anni decisi di smetterla con il mondo della droga e tutto il resto. Con lei stavo da Dio, poi un giorno di punto in bianco mi lasciò. Da allora non avevo più saputo nulla di lei, nonostante io abbia provato tante volte e rintracciarla».
Sgranai gli occhi.
«Wow» sussurrai, «Sì, stavo bene con lei, lei è stata l'amore della mia vita. Non amerò mai un'altra donna quanto ho amato lei. Pensavo di non rivederla, poi oggi ha parlato con te e il mondo mi è crollato addosso. Non so se andarle a parlare onestamente».«Non sai perché non ti ha voluto più vedere?» alzò le spalle con gli occhi lucidi, «No, non ne ho idea. Come vedi adesso sono abituato ad andare a letto con ragazze a caso, ma con la droga ho smesso» annuii.
«Ho capito» «Cosa ti ha detto?» «Non posso dirtelo».
Sul suo viso si dipinse un sorriso amaro, «Tipico» sibilò fra i denti.
Hai visto Luke cosa nascondeva.
«E per la cronaca, mi chiamo Lucas, non Luke. Ma odio che la gente mi chiami così. Perché Satana lo usava quando-» non finì la frase.
Abbassai lo sguardo.
«Questa storia la sai solo tu. Non dirlo a nessuno okay?» «Okay, promesso».«Vuole che ci rivediamo» mi guardò stupito, «Posso chiederti se tu-» «-Va bene, ti ci porto io» mi sorrise.
«Quando?» «Domani, alle 20.00. Ti prego non farne parola con Tyler, è tanto preoccupato per se stesso, non voglio che lo sia anche per me».
Annuì.
«Andiamo, è pronta la cena» «Alle undici di sera?» «Una cena un po' in ritardo» mi strizzò l'occhio e ci recammo al piano terra.***
Quella notte dormii male.
Ero agitata, in ansia, praticamente non chiusi occhio.
Ero a tanto così da farcela, il processo era vicino.
Bisognava incastrarlo, e poi era fatta.
Era fatta.
Spensi la sveglia e sbadigliai, mi voltai e passai minuti interi a fissare il volto addormentato di Tyler.
Quando mi accorsi che stava per aprire gli occhi cambiai lato e chiusi gli occhi.
«'Giorno Fufi» sussurrò al mio fianco, «Ciao Fufi» risposi con lo stesso tono di voce.
«Sai che parli nel sonno?» mi voltai a guardarlo.
«Davvero?» «Fai dei bei discorsi. Adorabile davvero Fufi» alzai gli occhi al cielo.«Delicato come sempre Fufi» storse il naso, «Io sì, sei tu quella che mi butta giù dal letto» ghignai, «Vuoi che lo faccia ancora?» scosse la testa spostando alcune ciocche di capelli finitami sulla fronte.
«Anche no» ribatté, «Immaginavo» continuai a fissarlo.
«Perchè mi guardi?» alzai le spalle dandogli un bacio, «Così» risposi con noncuranza.
Mi guardò confuso per poi baciarmi ancora, «Ci hai preso gusto» roteò gli occhi, «Forse», «Okay, ma adesso fermati prima che possa spingerti oltre, grazie da Mercoledì Addams» mi fece gli occhi dolci, «Mi liquidi così?» mi sfilai dal suo abbraccio, «Esatto» gli strizzai l'occhio e mi alzai.
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Let me love you (Mercoledì x Tyler)
FanfictionDopo l'accaduto alla Nevermore Mercoledì torna a casa. La testa affollata da mille dubbi, troppe domande senza risposta è tante delusioni. Ma quando in un baleno giunge di nuovo Settembre, sua madre la obbliga a tornare nella scuola dove è praticame...