CAPITOLO X.

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- Sicuro di volerli coprire tutti, fratellone?- chiese Angry, mentre applicava il correttore sul petto del gemello.

- Dal primo all'ultimo- confermò Smiley, fissando lo specchio davanti a lui: non poteva aspettare di allenarsi quando i segni fossero spariti, e se avesse combattuto contro qualcuno probabilmente la sua maglietta non sarebbe rimasta a posto, per cui non poteva permettersi di avere segni.

Angry gli lanciò uno sguardo: era raro che suo fratello non sorridesse... Anzi, in quel momento sembrava proprio assorto nei suoi pensieri.

Serrò le labbra.

- Fratellone, capisco perché tu non voglia dirlo a Mikey, ma come mai respingi Ran in questo modo?- mormorò.

Smiley si voltò di scatto verso di lui.

- Ma cosa stai dicendo?! È un nostro nemico, e inoltre è un folle che si diverte a spaccare le ossa alla gente! Come potrei non respingerlo?- ringhiò.

- Però...-.

- Però niente, Angry: accetto di andare a letto con lui solo perché è disposto a darci informazioni sui piani di Izana, nient'altro. Dovresti ringraziare che si accontentino di me e non vogliano anche te- Smiley si alzò e uscì dalla camera dell'azzurro, sbattendo con forza la porta alle sue spalle.

Angry abbassò la testa.

- Non si accontentano- sussurró.

- Angry, attento!-.

L'azzurro si voltò e sbarró gli occhi: gli stavano andando incontro in cinque... Non sarebbe mai riuscito a schivarli tutti, e suo fratello era già stato bloccato da altri nemici.

Serrò le labbra: doveva usare il suo potere, nonostante il rischio; altrimenti...

Vide una figura pararsi di fronte a lui e in un attimo tutti i loro nemici si immobilizzarono.

- Ma che...- mormorò Smiley, mentre Angry portava lo sguardo sul ragazzo che aveva davanti: lo vedeva di schiena, ma era alto, i capelli biondi gli arrivavano fino alle spalle e sembrava parecchio sicuro di sé stesso.

Il ragazzo si voltò e Angry non potè fare a meno di notare quanto i suoi occhi, nascosti dietro un paio di occhiali rotondi, fossero particolari: erano viola, di un viola davvero bello.

- Stai bene?- gli chiese con un sorriso, e Angry annuì, ancora confuso.

- Bravo fratellino, li hai immobilizzati tutti per bene-. Angry e Smiley si voltarono verso il ragazzo dai lunghi capelli mori, raccolti in due trecce, che stava camminando verso di loro.

Si guardò intorno, fissando i ragazzi immobilizzati, e sorrise.

- Vedi di muoverti Ran, non durerà per sempre- fece notare Rindou.

- Non temere- Ran spalancò le braccia, un sorriso in volto - tra poco, non saranno più in grado di muoversi- chiuse i pugni.

Delle urla si levarono dai ragazzi intorno a loro, che appena Rindou interruppe il suo potere caddero a terra.

- Che cosa...- sussurró Smiley.

- Oh, gli ho solo spezzato qualche osso- affermò Ran, voltandosi verso di lui con un sorriso.

- Abbiamo visto che eravate in difficoltà, state bene?- chiese Rindou; anche se aveva parlato al plurale, il suo sguardo era fisso su Angry.

Prima che l'azzurro potesse rispondere, Smiley lo afferrò per un braccio e lo tirò dietro di lui.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora