CAPITOLO XV.

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- Eh? Mitsuya mi vuole parlare?- chiese Takemichi, sorpreso.

- Perché sembri così sconvolto? Se combatterai tanto sarai nel suo squadrone- rispose Mikey con uno sbadiglio, mentre cercava di non addormentarsi con la testa sul tavolo.

- Eh? Davvero?!-.

- Fratellone, dovresti imparare a dare prima certe notizie- rise Emma, mentre sparecchiava.

- Mikey, devi lavarti- affermò Draken, andando verso l'amico.

- Ma ho sonno- si lamentó lui.

- Appunto, magari ti riprendi- dichiarò il più alto, caricandoselo sulle spalle; poi riportò lo sguardo su Takemichi.

- Lo squadrone di Mitsuya è il migliore per inserire le nuove reclute: diciamo che è quello in cui hai più possibilità di sopravvivere. Ti aspetta al suo appartamento: bussa forte, se c'è Hakkai potrebbero non sentirti- affermò.

- Va bene- rispose Takemichi, poi lanciò uno sguardo a Mikey - mi sembra stanco... sta bene?- mormorò.

- Eh?! Pensi di essere più bravo di me a prenderti cura di lui?- ringhiò il più alto.

Takemichi sbarró gli occhi.

- Assolutamente no! È solo che...-. Draken scoppiò a ridere, interrompendo la sua frase.

- Stavo scherzando! Non temere, Mikey starà bene: vai pure-. Quel ragazzo aveva capito subito che se Mikey stava dormendo era perché era parecchio preoccupato... Baji aveva ragione, Takemitchy era parecchio collegato a loro, e probabilmente soprattutto a Mikey.

- Allora... io vado- mormoró; Draken annuì e il ragazzo uscì di casa.

Takemichi si sentiva leggermente nervoso: è vero che Mitsuya era più tranquillo di altri, e anche Yamagishi aveva detto che non aveva avuto problemi a comunicare con lui... Ma era pur sempre uno dei fondatori della Toman, e non ci aveva mai parlato troppo.

Sperava andasse tutto bene...

Prese l'ascensore, scendendo di tre piani rispetto all'appartamento di Mikey; un po' ancora non si era abituato a tutti i membri della gang che c'erano in giro, anche se nessuno gli aveva mai detto niente... seppur qualcuno lo guardasse un po' male, visto che aveva ottenuto il favore del capo in un attimo.

Ma proprio per questo dubitava che qualcuno volesse toccarlo.

Si fermò davanti all'appartamento di Mitsuya e fece un respiro profondo, prima di suonare il campanello.

Attese un attimo, sperando di non trovarsi nella situazione imbarazzante di non sapere se risuonare o andare via, ma per fortuna Mitsuya andò ad aprirgli praticamente subito.

- Ciao; entra pure- gli disse.

- Grazie- rispose Takemichi, leggermente agitato, entrando nell'appartamento.

Si guardò intorno: era uguale a quello in cui viveva con Mikey e Draken, ma se l'aspettava perché Chifuyu gli aveva detto che erano tutti uguali...

- Hakkai non c'è, tranquillo... certo che vi ha terrorizzato tutti- commentò Takashi, chiudendo la porta e superandolo.

- Bè, quando qualcuno ti guarda lo fissa sempre con un'espressione piuttosto minacciosa- disse Takemichi, leggermente imbarazzato, mentre lo seguiva.

- Hakkai è molto geloso, e anche molto insicuro: ha paura che, se vedesse qualcuno provarci con me, non potrebbe farci niente e la cosa lo distruggerebbe. Temo che anche se dovessimo sposarci rimarrebbe comunque insicuro- sospirò Takashi; aveva messon in chiaro con Hakkai i suoi sentimenti, infatti la sua gelosia era già diminuita, ma probabilmente anche la loro situazione gli metteva addosso parecchia ansia.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora