EPILOGO

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- Shinichiro Sano. Prova a ripetere quello che hai detto- intimò Wakasa al ragazzo di fronte a lui.

Shinichiro rise leggermente, prima di fissarlo nuovamente negli occhi.

- Wakasa Imaushi. Mi vuoi sposare?- chiese.

Wakasa assottigliò lo sguardo.

- Stiamo insieme da quando eravamo dei ragazzini. Ci siamo uniti alla gang di tuo fratello per liberare una città di cui ormai siamo a capo da dieci anni, e tu ti svegli adesso a chiedermelo?- sbuffò, e Shinichiro rise ancora più forte.

- Sai che con me non funzionano più i trucchetti per fingere di non essere commosso vero?- commentò.

Wakasa lo fissò per un attimo, poi sorrise.

- Certo che ti voglio sposare, idiota- sussurró.

Shinichiro si alzò e gli prese delicatamente le mani tra le sue; fece appena in tempo a mettergli l'anello prima che il ragazzo gli gettasse le braccia al collo, unendo le loro labbra.

- Me la farai pagare per queste emozioni, sappilo- dichiarò il più basso.

- Non vedo l'ora- rise Shinichiro.

Sentirono bussare alla porta.

- Avanti- disse Shinichiro, e un attimo dopo Benkei e Akashi entrarono nello studio del ragazzo.

- Oh, ce l'hai fatta a chiederglielo!- commentò Takeomi.

- Eri pure nervoso che ti dicesse di no... Come se fosse possibile...- borbottó Benkei, facendo ridere Shinichiro.

- Waka è imprevedibile- dichiarò.

- Ancora un po' che aspettavi ti dicevo davvero di no- borbottò Wakasa - che ci fate qui?-.

- Volevamo ricordarvi che tra poco c'è la festa annuale della Toman- affermò Takeomi.

- Non preoccupatevi, non ce la perderemmo per nessun motivo al mondo- dichiarò Shinichiro, voltandosi verso la finestra dello studio, che dava una perfetta visuale su una Tokyo ormai ricostruita, in forma e che aveva ripreso il suo antico splendore, sotto la guida di quella che un tempo era la gang più temuta del paese, che invece adesso aveva organizzato ogni genere di attività per fare in modo che tutti, e soprattutto i Maledetti, si sentissero bene accettati in quella città.

E lui non poteva che essere fiero di ciò che suo fratello era riuscito a fare, e a capire, insieme a tutti i suoi amici.

- Speriamo che nessuno faccia casino...- mormorò Wakasa.

- Bè, li conosci... Sono passati dieci anni, ma rimangono gli stessi- rise Shinichiro; di sicuro, ci sarebbe stato da divertirsi.

...

- Ok ragazze, anche per oggi abbiamo finito- dichiarò Senju; le persone presenti nella sala smisero di combattere e salutarono le insegnanti, prima di allontanarsi.

- Lavorare qui ti piace parecchio eh? Hai un'aria parecchio soddisfatta- commentò Yuzuha, affiancandola.

- Ma certo! Le ragazze di tutto il mondo hanno il diritto di imparare a combattere- dichiarò la minore, incrociando le braccia al petto e sorridendo - anche se noi rimaniamo più forti-.

- Noi siamo anche Maledette- rise Yuzuha.

- Non mi dispiace per niente- dichiaró la minore.

- Andiamo a cambiarci, dobbiamo passare a prendere le altre prima di andare alla festa- dichiarò Yuzuha; Senju fece un sorriso furbo.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora