CAPITOLO XXXVII.

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- E poi dicono che io sono pazzo- dichiarò Kazutora, fissando il ragazzo di fronte a lui.

Ragazzo che, in quel momento, si trovava sdraiato di lato sul loro letto, completamente nudo.

- Perché sarei pazzo?- commentò il minore con un sorriso.

- Non so, sei nudo davanti a me dopo anni di astinenza... pensi di riuscire a uscire da qui sulle tue gambe per i prossimi tre mesi?- commentò Kazutora, sbattendo la porta alle sue spalle con forza, come per ribadire il significato delle sue parole.

- Chi ti dice che per me sia un problema?- Ryusei si tirò su, mettendosi in ginocchio e avvicinandosi al lato del letto; Kazutora si avvicinò e il ragazzo gli circondò il collo con le braccia.

- So che hai aspettato tutto questo tempo perché volevi prima essere sicuro: di essere di nuovo parte della Toman, che Mikey ti avesse perdonato, di poter fare qualcosa per i tuoi amici. Ma adesso ce l'hai fatta: sei di nuovo con loro, hai aiutato nella battaglia, Izana è di nuovo qui, manca solo Kisaki come ultimo ostacolo. Non hai più motivo per trattenerti, no?- fece notare, fissandolo negli occhi.

Kazutora lo osservò, un lieve sorriso in volto: come sempre, quel ragazzo aveva capito tutto senza che lui gli dicesse niente... era davvero speciale.

- Anche perché, tra non molto Baji vorrà riallacciare i legami... vuoi che ci senta alla nostra prima volta dopo tanto?- rise Ryusei.

- Non mi dispiacerebbe traumatizzarlo come la prima volta... anche se temo che non stia facendo molto di diverso- Kazutora gli poggiò le mani sui fianchi - ma voglio che questa volta sia solo nostra- sussurró, fissandolo negli occhi.

È vero che quel ragazzo lo aveva attratto dall'inizio, ma era stato grazie a Baji se era riuscito a capire veramente i suoi sentimenti: quella volta, voleva riuscire a farcela da solo, ad aiutare a mandare avanti la loro relazione, senza più affidarsi solo agli altri.

In fondo, sapeva bene di voler stare con lui, ne era certo.

- Hey Kazu! Hai visto che colpo?-. Kazutora, seduto sul prato a parlare con Baji, si voltò verso Ryusei, che si era avvicinato a loro due.

- No, non ti stavo minimamente guardando- mentí.

- Bugiardo! Adesso vedrai, ne butterò giù altri dieci!- dichiarò Ryusei, voltandosi e correndo verso i membri della Toman con cui si stava allenando... e che stava praticamente massacrando.

- Oi Ryusei, ricordati che sono membri della gang, ci servono vivi e in forma!- gli urlò Keisuke, ricevendo un cenno della mano non molto convincente dall'amico.

- Hai portato una persona davvero particolare nella Toman, eh Suke?- commentó Kazutora, fissando il ragazzo.

Era fuori di testa, ma solo perché si divertiva a esserlo: in realtà, bastava conoscerlo un pochino e si capiva che era un bravo ragazzo, che teneva parecchi ai suoi amici.

Baji gli aveva detto che ogni tanto tendeva a fare le cose di testa sua se aveva paura di ferire qualcuno, e a Kazutora quel dettaglio ricordava inquietantemente il suo migliore amico, ma in fondo sapeva che Baji sceglieva sempre persone buone al suo fianco.

Quel ragazzo gli stava simpatico: aveva la giusta dose di follia, però allo stesso tempo sapeva quando fermarsi... e con il suo potere lo stava aiutando a tenersi a bada.

- Guarda un po'... non è che ti piace?- commentò Keisuke.

Kazutora si voltò di scatto verso di lui.

- Piacermi? Ma sei pazzo?! Sai che non sono il tipo da...- osservò il suo lieve sorriso, e capì che lo sapeva già.

- Piacermi è esagerato... diciamo che è un ragazzo interessante- mormorò, tornando a guardarlo.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora