CAPITOLO XX.

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- Questa è la sera prima della battaglia- affermò Mikey, fissando fuori dalla finestra.

Draken, seduto sul letto, si alzò e lo raggiunse.

- Noi vinceremo, Mikey- affermò; aveva affidato tutto sé stesso a quel ragazzo, sapeva bene che avrebbero vinto.

- E se qualcosa andasse storto? Ken-chin io...- Mikey fece un respiro profondo - so bene che tutti i nostri amici sono forti. Ma per quanto sembrino solo degli idioti, sono anche molto sensibili: Kisaki sfrutterà sicuramente questa cosa. Kazutora è contro di noi, mio fratello non c'è, Shin è ancora bloccato, Sanzu non si è ancora ripreso dal tradimento e...-.

Capendo che Mikey stava iniziando ad andare in panico, Draken lo strinse a sé.

- Mikey, lo hai detto anche tu: i nostri amici sono forti. Tutti loro sanno a cosa stiamo andando incontro, e sono pronti Mikey. Sono pronti a combattere perché, come te, vogliono sconfiggere Kisaki, vogliono riportare indietro Kazutora, vogliono Izana di nuovo con noi e vogliono che Shinichiro stia bene. Non sei solo a combattere per tutto questo Mikey: stiamo tutti combattendo per te, ricordatelo sempre. Non sei solo-.

Mikey chiuse gli occhi e si aggrappò leggermente a lui, sentendosi improvvisamente rassicurato: quel ragazzo aveva un potere calmante su di lui... non era solo perché gli rimaneva vicino, riusciva a fargli trovare la razionalità, a farlo rimanere sé stesso.

Senza Draken probabilmente si sarebbe già perso nei meandri della sua stessa disperazione: ma grazie a lui, poteva ancora riuscire ad andare avanti davvero.

- Grazie, Ken-chin- sussurró.

- Sai che sono sempre qui per te- dichiarò Draken, e il minore annuì.

Sentirono bussare alla porta e Draken si voltò.

- Vieni pure Emma- disse.

Emma aprì la porta, con un lieve sorriso in volto.

- Ho portato qualcosa di caldo da bere, per aiutarvi a dormire- affermò.

- Sei la migliore- dichiarò Draken con un sorriso, mentre Mikey si allontanava da lui per andare ad abbracciare la sorella.

- Grazie di essere qui- le disse.

Emma rimase un attimo sorpresa, poi sorrise.

- Voi in due non sapete preparare un pasto decente, devo pensarci per forza io- affermò, mentre Mikey si staccava da lei e si sedeva sul letto.

Emma gli passò una tazza, poi ne porse una a Draken, che si era avvicinato, rimanendo però in piedi, per poi prendere la terza, posare il vassoio sul tavolino nella stanza e sedersi di fianco al fratello.

- Le ragazze sono tutte più che cariche: Kisaki non è stato abbastanza intelligente da mettere donne nel suo esercito, per cui vinceremo di sicuro- affermò Emma.

- Sai che il potere femminile non è così esteso vero?- rise Mikey.

- No, ma è molto forte! Quindi è di sicuro un buon aiuto- dichiarò la ragazza.

- Non avevo dubbi, in fondo tu sei molto forte- affermò Draken.

Emma lo guardò male.

- Guarda che potrei battervi se volessi!- dichiarò.

- Di sicuro, quando è in quel periodo del mese può...- mormorò Mikey, e sia lui che Draken rabbrividirono.

- Per vostra fortuna, è già passato; altrimenti lo avrei usato volentieri contro Kisaki-.

Mikey si voltò verso Draken.

- Dici che siamo ancora in tempo per cambiare la data?- chiese.

- Se mandiamo Emma a chiedere, sicuramente ci riusciamo- rise Draken, ed entrambi ottennero una linguaccia dalla ragazza.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora