CAPITOLO XIV.

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- Lo scontro contro Kisaki è stato deciso: sarà tra una settimana, la mattina del 31 ottobre- affermò Mikey; si fermò per un attimo, in modo che la notizia giungesse alle orecchie di tutti.

- Durante questa settimana, Kisaki eviterà di attaccarci: ha già ottenuto ciò che vuole, e crede di poterci schiacciare sul campo. Ma non accadrà: saremo noi a schiacciare lui. Ci riprenderemo Kazutora e strapperemo a Kisaki il suo potere: per cui, allenatevi. Approfittate di questa settimana per imparare le strategie, allenare i vostri squadroni, fate tutto il necessario per essere pronti a questa guerra. Non lasceremo che Kisaki ci porti via nient'altro- dichiarò - è chiaro?-.

- Si!-.

Mikey fece un piccolo sorriso: gli sembravano tutti più che determinati.

- Bene, potete andare. Stasera riposatevi, da domani inizieremo a prepararci- ordinò.

Tutti si alzarono e uscirono dalla stanza, lasciando dentro solo Mikey, Draken e Takemichi.

- Mi sembri abbastanza terrorizzato, Takemitchy- commentò Draken, divertito.

Il ragazzo arrossì leggermente.

- Bè... è la mia prima battaglia ufficiale. Ma ce la metterò tutta per aiutarvi!- dichiarò con decisione.

- Vedi prima di impegnarti negli allenamenti: ne hai parlato con i tuoi amici?- chiese Mikey.

- Non ne ho avuto il tempo, visto che c'è stata subito la riunione, ma dato che Akkun e Takuya mi avevano già chiesto come potersi allenare non penso che sia un problema- affermò Takemichi.

- Vai pure a dirglielo, così vi organizzate come siete più comodi- disse Mikey.

- Va bene! Ci parlo e torno subito!- dichiarò Takemichi, correndo fuori dalla stanza.

- Ha preso molto sul serio il suo ruolo eh?- commentò Draken, divertito dal comportamento impacciato del minore.

- Già- mormorò Mikey.

- Tutto bene con lui?- chiese il più alto.

- Diciamo di sì. Takemitchy non ha idea di quali siano davvero i miei demoni, per cui devo stare attento, però...- fece un piccolo sorriso - con lui, è impossibile non sentirsi pieni di positività. È un ragazzo che non molla mai- affermò.

- Vorresti che rimanesse vero?- gli chiese Draken.

- Mi conosci Ken-chin: non sono in grado... di lasciare andare- mormorò Mikey.

Era egoista, lo sapeva bene, ma quando incontrava qualcuno con cui si trovava bene... desiderava solo poterlo avere per sé, aveva paura quando temeva che potessero allontanarsi, impazziva, rischiava di arrivare a fargli del male per obbligarli a rimanere.

Mitsuya, Pah-chin, Kazutora... quando avevano trovato qualcuno che amavano, lui aveva avuto paura, paura che potessero portarglieli via.

Se da un lato tifava per la loro felicità, dall'altro non voleva per alcun motivo al mondo che lo lasciassero.

Era stato geloso anche di Ken-chin e sua sorella, ma il fatto di avere un ottimo rapporto con lei l'aveva tranquillizzato quasi subito.

Adesso che anche Baji aveva qualcuno, non era andato totalmente in ansia solo perché sapeva che il potere del ragazzo non gli avrebbe permesso di allontanarsi... E perché aveva potuto concentrarsi su qualcun altro.

- Però Ken-chin... lui non è come noi; merita la sua vita tranquilla con la ragazza che ama. Voglio che sia felice, la sua luce non può spegnersi: per cui, se quando vorrà andarsene tenterò di fermarlo... ti prego Ken-chin, bloccami prima che possa fare qualcosa di cui mi pentirei per sempre- sussurró.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora