- Non so se sentirmi onorato del fatto che ci abbiano dato questo compito o lamentarmi...- mormorò Hajime.
Inui alzò gli occhi al cielo.
- Ci hanno chiesto di aiutare i membri della Toman a tenere d'occhio quelli della Tenjiku, mica cose strane- gli fece notare, osservando di fronte a sé: Mikey aveva fatto attendere i combattenti della Tenjiku nel cortile dietro l'edificio della Toman, mentre i generali erano stati portati dai caposquadrone in una delle stanze all'interno.
- Bè, avrei preferito rimanere un pochino con te- mormorò Hajime.
Inui arrossì appena.
- Possiamo farlo dopo, prima di aprire il locale- mormorò.
Koko si avvicinò al suo orecchio.
- E se stessi nello studio con me stasera?- sussurró.
Inui cercò di mantenere una certa stoicità solo perché di fronte a loro c'erano centinaia di guerrieri che li fissavano.
- Sei tu il capo, decidi tu dove hai bisogno di me- dichiaró.
- Sulla mia scrivania-.
Inui per poco non si strozzò con la sua stessa salita; ringraziò con tutto sé stesso che si stessero avvicinando Akashi e Benkei a portarlo via da quell'imbarazzo.
- Stanno rimanendo tutti buoni eh?- commentò Takeomi.
- Si, per ora non hanno creato problemi- rispose Seishu.
- Anche perché non gli conviene, tra poco arriverà il cibo per tutti, se lo vogliono anche loro devono stare buoni- rise il maggiore.
- Comunque, complimenti per la vostra tecnica, si vede che siete abituati a combattere- affermò Hajime, voltandosi verso i due: anche se Shinichiro li aveva avvisati, avevano comunque avuto una prontezza di riflessi incredibile...
- Combattevamo sempre così: io seguivo gli ordini di Shinichiro su chi mandare dove, Akashi confondeva i nemici e Waka... bè, conosci le abilità di Waka, è una delle persone più agili al mondo- dichiarò Benkei.
- Mi mancava vedervi combattere- ammise Seishu; un paio di volte aveva assistito alle battaglie della prima Black Dragon, e aveva sempre amato come fossero uniti e si comprendessero tra di loro.
- Ormai siamo anziani per farlo sempre, ma diamo volentieri una mano- dichiarò Benkei.
- Allora che ne dite di dare una mano a noi?-.
I quattro si voltarono mentre Yuzuha e Senju andavano verso di loro.
- Dobbiamo portare il cibo a tutti questi ragazzi. Con il vostro aiuto sarebbe più semplice; tanto a voi piace dare una mano, no?- commentò Senju con un sorriso.
- Non è ciò che abbiamo detto- borbottó Takeomi.
- Si, ma vuoi tanto bene alla tua sorellina, giusto?- rispose Senju, allargando il suo sorriso.
- Questa è una grande maledizione...-.
- Vi ricordo che sono il secondo comandante del quinto squadrone, mi dovete ubbidire- Senju si voltò - andiamo?- chiese, iniziando a camminare insieme a Yuzuha.
I due ragazzi borbottarono leggermente, prima di seguirli.
- Allora era questo che avevi in mente quando hai detto che avevi un piano per farci aiutare?- commentò la castana.
- Esatto! Con loro faremo sicuramente prima- dichiaró Senju, e Yuzuha scosse la testa, divertita.
- A proposito, complimenti per il tuo ritorno ufficiale nella Toman- disse Senju.
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TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTI
Fanfiction- Tu sei sempre tu, Mikey-kun. Il dolore può fare molto alle persone, ma in fondo rimangono sempre loro: io so che sei un bravo ragazzo, e anche se ogni tanto cedi alla tua rabbia perché stai male non significa che non sei sempre Mikey- Da quando al...