CAPITOLO LIV.

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- Diamo il via alla nostra festa tra ragazze!- esclamò Senju, provocando un paio di urla di approvazione.

- Quanto mi piacerebbe essere lì a festeggiare di persona!- esclamò Hina, che aveva sistemato il telefono di Akane sulla scrivania della loro nuova camera in modo che potesse inquadrare lei e anche le altre tre ragazze presenti.

- Non appena tornerete faremo una mega festa!- dichiarò Emma con un sorriso.

- Possiamo partecipare anche noi vero?- chiese Luna.

- Ma certo! Le sorelle di Mitsuya sono nostre sorelle- affermò Yuzuha, sorridendo.

- Evvai!- esclamò Mana.

- Voi quanto cibo avete?- chiese Akane.

Mentre Senju elencava tutto il cibo che aveva preso apposta per la festa, Emma notò che Hina sembrava parecchio pensierosa; avevano deciso che quella serata avrebbero pensato solo a divertirsi, per cui decise di scriverle in privato, in modo da non disturbare le altre.

Va tutto bene?

Hina sentì il telefono vibrare e sorrise nel notare il messaggio preoccupato dell'amica.

Si, non preoccuparti; ho solo...
una strana sensazione

Emma serrò appena le labbra.

È per... Takemitchy e mio fratello?

Hina scosse la testa: non era per quello, l'aveva già preso in considerazione quando aveva parlato con Takemitchy e poi se n'era andata.

Certo, quando Emma le aveva detto che stavano ufficialmente insieme aveva provato un po' di tristezza ma... Se loro due erano felici, non poteva che esserlo per loro; sapeva che Takemitchy avrebbe potuto aiutare parecchio Mikey, e in questo modo stare meglio anche lui stesso, per cui era a posto così.

Eppure...

Non è per loro... Ma riguarda Takemitchy

Emma aggrottò le sopracciglia.

È successo qualcosa?

Hina scosse nuovamente la testa.

È solo che... Ho una brutta sensazione

...

- Ormai è pronto- dichiarò Tetta.

- Uh, lo farai ora? Che emozione!- esclamò Shuji, saltellando leggermente sul posto, un sorriso emozionato in volto.

- Adesso è il momento migliore- confermò il biondo.

Lui e il suo esercito si erano ripresi completamente, non aveva più dubbi su da che parte stessero i vari elementi in gioco; e cosa più importante, in quel momento tutti nella Toman erano particolarmente felici.

Distruggerli quando si trovavano in quello stato... Sarebbe stato ancora più divertente.

- Sei sicuro di volerti fidare di quel ragazzino? Non mi sembra molto in gamba- commentò South, seduto come al solito sulla poltrona in camera di Kisaki.

- Non è di lui che mi fido, è del mio potere: ormai ho preso il suo controllo, non potrà sfuggirmi- dichiarò Tetta, voltandosi verso di lui - e poi, ormai dovreste sapere che ho sempre più di un piano in mente. Otterrò ciò che voglio, e la Toman non riuscirà a fermarmi-.

TOKYO REVENGERS: VENDICATORI MALEDETTIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora