Fortunatamente le altre quattro ore le ho trascorse tranquillamente, nessuno è venuto a farmi discorsi strani.
E niente, sono pronta per andare via. Ho il borsone sulla spalla, pronta per una nuova avventura.
Gli altri sono ancora a dormire, ma meglio così, non voglio salutarli, proverei solamente un gran rimorso e tristezza.Guardo l'orologio: 7:06.
È ora.
Esco di casa facendo pianissimo e aspetto il furgone seduta sul marciapiede in strada.
"Non mi saluti neanche?" Chiede qualcuno dietro di me.
Mi giro di scatto, spaventata.
È Anastasha, in pigiama e con tutti i capelli arruffati.
"A dir la verità speravo di no." ammetto, scrollando le spalle.
Lei non se la prende, anzi, sorride.
"Sei uguale a mamma." commenta, sorprendendomi."Che intendi?"
"Ogni volta che avete a che fare con le emozioni, tendete a non mostrarle."
Se è così, perché io sono diventata una maga e lei no?
Alzo le spalle e controllo la strada: in lontananza vedo un macchinone scuro. È lui.
"Io... è arrivato il momento." Dico avvicinandomi e abbracciandola.
"Mi mancherai Haley." sussurra lei, fra i miei capelli.
Non funziona così però. Un giorno non basta per rimediare a 15 anni.
Le sorrido e mi dirigo verso il furgone. È di color nero opaco, con il van dietro molto grande.
Raggiungo un ragazzo, sui vent'anni, che mi apre lo sportello ed entro.
Dentro ci sono già alcuni ragazzi.Saremo una trentina. Alle mie spalle, il ragazzo chiude il portellone, provocando un gran chiasso. Suona come qualcosa di definitivo.
Dando un'occhiata al posto, scopro che fortunatamente ci sono delle bocchette dove entra aria pulita e la luce. Purtroppo, non ci sono sedie dove sedersi, così siamo costretti ad appoggiarci sulle pareti di legno, che di certo non sono comode.
Cerco Erik e lo trovo che sta parlando con un'altra ragazza: ha i capelli scurissimi e lisci, occhi di un verde caldo, con pagliuzze dorate.
"Ciao Haley!" Esclama lui spostandosi per farmi posto. Mi siedo accanto a lui, scostandomi i capelli dagli occhi.
"Allora: Haley, questa è Rachel, anche lei maga. Haley, Rachel, Rachel, Haley." Fa le presentazioni. E' impressionante come Erik riesca a fare amicizia in così poco tempo.
Io sono sempre in imbarazzo, non sapendo mai cosa dire.
"Piacere." dice la ragazza stringendomi la mano. Non sembra antipatica.
"Un posto molto confortevole." commento sarcastica, guardandomi in giro.
L'interno è in legno scuro e non oso immaginare quanto caldo farà una volta usciti da Shele e arrivati al deserto.
"In effetti..." dice Rachel, sorridendo.
"Beh dovremo abituarci,l'Accademia Suprema non è facile." Ci ammonisce il guerriero, passandosi una mano sui capelli cortissimi.
Ah si chiama così la scuola di addestramento?Direi che è leggermente presuntuoso come nome.
"Posso farvi una domanda?"chiede Erik.
"L'hai già fatta" rispondo io beccandomi un'occhiataccia.
Okay,era cattiva ma ci stava.
"Scusami" alzando le mani in segno di resa.
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Compagni Di Guerra
Science FictionSTORIA CHE DOVREBBE ESSERE REVISIONATA (Alla fine migliora) VOLUME PRIMO DELLA TRILOGIA "COMPAGNI DI GUERRA" Haley mai e poi mai si sarebbe aspettata di risultare essere idonea per diventare una maga. E non si sarebbe aspettata neanche di diventare...